BONONIA
DOCET (OLIM DICEBANT)
Oggi
alle 13:20 sono partito in automobile per Domegliara dove alle 13:56
ho preso il treno per Bologna. Doveva arrivare alle 15:54, invece è
giunto alle 16:30 per un guasto alla linea... Sono corso a piedi in
università alle 17:00 per assistere ad una lezione di Antropologia
Sociale, ma mi dicono che oggi non c'è (sul sito del professore non
c'è alcun avviso). Decido di restare lì a studiare e alle 17:20 si
presenta una signorina la quale informa i due gatti presenti che la
lezione si tiene in un tal luogo che si raggiunge percorrendo via
Santo Stefano. Siccome non so dov'è ed è già tardi, decido di
andarmene per i fatti miei attendendo il treno delle 20.10 che
giungerà a Domegliara alle 22:05 (se in orario). Arrivo alle 22:12 e
quindi sono di ritorno a casa in auto alle ore 22:30
Nove
ore per assistere ad una lezione che non c'è...
Credo
che mi vedranno raramente a Bologna...
L'università
di Verona è più efficiente e meglio strutturata, ha aule
raggruppate e nuove. Bologna è decadente: BONONIA NON DOCET ULTRA (HODIE DICUNT)
P.S. E' da un mese e mezzo che
ho fatto domanda di part-time e di riconoscimento di crediti formativi
pregressi, ma non mi hanno ancora risposto. Intanto mi prenderò un
periodo di riposo e sabato volerò ad Ankara per visitare il Museo delle
civiltà anatoliche onde emozionarmi davanti ai Bucrani e alla Dea Madre
(o Venere steatopigia) provenienti da Çatalhöyük (sito archeologico abitato dal 7400 ad 5700 [incendio] avanti Cristo).
Bologna,
15 novembre 2017
* * *
FARNETICAZIONE
Una
dottoranda in Antropologia Sociale scrive: “La molteplicità
delle forme di testualizzazione è consustanziale alla poliformità
dei gesti di iscrizione della identità autoriale di ricercatore.”
ed il suo docente pubblica queste farneticazioni...!
L'Antropologia
Sociale - intesa come ricerca sul sociale mediante interviste ed
osservazione partecipata (come le inchieste giornalistiche) - è una
disciplina inventata di recente per dare qualche cattedra
universitaria a raccomandati e lecchini. - Questa disciplina,
diversamente dalla sociologia, non quantifica e non enuncia leggi, ma
descrive e racconta senza dimostrare niente: soldi (degli studenti e
degli italiani) buttati via.
La
frase che ho sopra riportato è estrapolata da una “saggetto”
sulla violenza nelle favelas brasiliane: non era necessario
accostarsi ad una favela senza nemmeno entrarvi... bastava
andare nell'entroterra casertano od ostiense... A proposito di
quest'ultimo, dove un giornalista della RAI è stato ieri aggredito
da un energumeno che gestisce una palestra, vorrei ricordare che in
Italia è maggiormente punito chi evade il fisco (come Cateno De
Luca eletto nelle liste dell'UDC che ha fatto vincere Nello Musumeci
arrestato dopo le elezioni siciliane... imputato anche di associazione per delinquere) piuttosto di chi
massacra di botte una persona indifesa. Perché ? Semplicemente
perché lo stato italiano tutela se stesso (senza tasse non
sopravviverebbe) e non i cittadini (della cui incolumità non gliene
frega niente).
A
proposito di UDC, il già iscritto fino al 2016 Pier Ferdinando
Casini, quale presidente della Commissione parlamentare di inchiesta
sulle banche che in questo momento si sta occupando di Veneto Banca,
si è opposto al confronto diretto fra Carmelo Barbagallo della Banca
d'Italia e Angelo Apponi della CONSOB (per via delle dichiarazioni
contrastanti), però la commissione ha deciso di acquisire le
dichiarazioni dei due come testimonianze giurate. - Proprio Casini
hanno messo a presiedere la commissione che indaga anche su Monte dei
Paschi di Siena (la banca del...)... Certo che i risparmiatori
italiani sono ben tutelati !
Bardolino,
9 novembre 2017
*
* *
LINGUA LATINA E LINGUA GRECA ANTICHE
Trovo
comunemente scritto che la lingua latina deriva dalla lingua greca:
niente di più stupido. Entrambe sono lingue protoindoeuropee (ipotetica
lingua della quale sono state ricostruite le radici), soltanto che la
documentazione scritta greca ha inizio tre secoli prima di quella
latina, ma questo non c'entra con la lingua parlata. In altri termini,
gli Italici non hanno imparato il latino dai Greci... Eppure tanti
cretini su Internet continuano a scrivere baggianate antistoriche che
mi fanno girare le ostreghe.
Altra
baggianata: la "civiltà" è sorta in Grecia nel V secolo a.C. ... quando
abbiamo documentazione mesopotamica di tre millenni prima ! - Abolire
il liceo classico ! Fortunatamente lo hanno riformato, ma i vecchi
diplomati sono ancora vivi. (L'altro ieri un apprendista ventunenne
dell'idraulico che mi sostituiva una caldaia, ho scoperto che si è
diplomato in un liceo classico veronese. [Non conosceva I Tusini])
Padova, 8 ottobre 2017
* * *
GRAVITAZIONE
UNIVERSALE
Rainer Weiss,
Barry C. Barish e Kip S. Thorne hanno ricevuto il premio Nobel per la
Fisica avendo dimostrato l'esistenza delle onde previste da Einstein
nel 1915.
Ed io che
quarant'anni fa trattai la natura corpuscolare dei gravitoni ?
Ovviamente non potei né misurarli né individuarli: la mia fu una
scoperta fisico-filosofica che è rimasta lì... Non ho ricevuto
riconoscimento alcuno per la mia intuizione, però ho la
soddisfazione di aver affascinato i miei alunni di seconda ragioneria
uno dei quali (Pippa) si iscrisse alla facoltà di Fisica di Trento.
Ecco cosa
scrissi nel 2008 sul mio sito nella rubrica SCIENZE.
GRAVITAZIONE
UNIVERSALE:
L'argomento
sopra trattato brevemente, l'ho sviluppato trent'anni fa
quando insegnavo fisica nell'I.T.C. "Lorenzo Calabrese"
di San Pietro in Cariano. Limitarsi a misurare la forza
gravitazionale è assolutamente riduttivo. Come può un corpo
"sentire" la presenza di un altro corpo e come fa a
cambiare traiettoria ? Se non si risponde a questi quesiti la
fisica è una materia arida che si limita a quantificare e non a
"spiegare". Sanremo, 2 novembre 2008
*
* *
GRAVITAZIONE
UNIVERSALE:
Tutte
le particelle pulsano ed espellono "gravitoni" che si
propagano in linea retta aventi caratteristiche ondulatorie. I
gravitoni quando colpiscono una particella provocano in essa una
reazione consistente nell'espulsione di uno o più gravitoni
avente stessa direzione ma verso opposto con il risultato di
indirizzare la seconda particella verso la prima particella che ha
emesso il gravitone.
La
particella colpita dal gravitone si comporta come un palloncino
elastico pieno d'aria che colpito emana un getto d'aria da un foro
posto nella parte opposta e quindi si muove nella direzione da
dove è provenuto l'oggetto che ho ha colpito. E' lo stesso
principio del motore a reazione.
Sanremo, 29
ottobre 2008
* *
*
|
Deluso ? No: la
mia vita è sempre stata così: ormai mi sono abituato ad essere
sempre da solo con le mie idee. Incompreso ? No: è per me attuale
l'incomunicabilità di Michelangelo Antonioni.
Verona, 3
ottobre 2017
* *
*
PERPETUUS
CULTOR
Non
avendo mai cessato di studiare, continuo. Mi piace imparare cose
nuove e l'Estremo Oriente mi manca. Peccato che ci siano insegnanti
che non amano la propria materia e che parlano male dei dirigenti
politici cinesi criticando pure l'assegnazione a Vladimir Putin nel
2011 del “Premio per la pace Confucio”.
COMMENTO.
Ma l'associazione privata cinese (Associazione delle arti indigene
cinesi) che gestisce il premio (devolvendo la misera somma di
quindicimila dollari al vincitore, contro il milione di dollari
assegnato al vincitore del Nobel) a chi doveva assegnare il premio ?
Forse al bombardiere assassino Barak Obama come hanno fatto i
norvegesi nel 2009 assegnandogli il premio Nobel per la pace quando
lui stesso ha pubblicamente dichiarato che si erano sbagliati...?
Andare
a Bologna stanca e mi toccherà sostituire certi esami che mi
piacciono, ma odio la propaganda politica dei venduti. Vedremo se
reggerò i viaggi di andata e ritorno giornalieri con sveglia alle
5.30... ma mia moglie non vuole venire a Bologna dove potrei
comperare un monolocale da usare tre giorni alla settimana o
affittare una camera. Ma da solo cosa faccio ?
Intanto
mi sono iscritto part-time così ho meno da studiare e da viaggiare.
Bologna,
2 ottobre 2017
*
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RECUERDO
DEL ARTE MODERNO
Resultados
examen Junio 2017 de Historia del Arte Moderno en la Universidad de
Verona (file PDF).
COMENTARIO.
Más son escasos, más no aproban.
Affi, 1°
octubre 2017
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STUDENTESSE
UNIVERSITARIE
Oggi,
come ieri, l'aula V del dipartimento Storia Culture Civiltà era
gremitissima, così qualche ragazza ha pensato bene di sedersi per
terra accanto alla cattedra. Il curioso è che ce n'era una con gambe
bellissime e minigonna vertiginosa che muoveva le gambe in
continuazione... e che guardava se la guardavo.
COMMENTO.
Ma l'università non è forse il luogo solenne del sapere ? Forse ora
è diventata il luogo del piacere. Certo che le ragazze sono
terribili. Povera ALMA MATER STUDIORUM !
P.S.
C'erano dei posti liberi in alto e poteva anche sedersi sui gradini
delle scalinate così non avrebbe girato le spalle allo schermo.
Bologna,
28 settembre 2017
*
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TIPOLOGIA
DI LAUREE
In
Italia comunemente si parla di lauree triennali e di lauree
magistrali attribuendo a queste ultime un valore superiore alle
precedenti, ma non è sempre così. Infatti – a parte i master ed i
dottorati di ricerca – abbiamo:
- Laurea:
corso triennale con 180 CFU che conferisce il titolo di dottore (come Filosofia ed Economia aziendale)
- Laurea
magistrale che conferisce il titolo di dottore (magistrale) e che si
distingue in:
Laurea
magistrale biennale con 120 CFU (come Arte e Scienze pedagogiche) e
Laurea
magistrale a ciclo unico (come Giurisprudenza e Medicina) della
durata di cinque o sei anni con 300 o 360 CFU
Di
conseguenza la gerarchia delle lauree è la seguente:
1° Laurea
magistrale a ciclo unico
2° Laurea
3° Laurea
magistrale biennale
Affi,
20 settembre 2017
*
* *
ANTICIPAZIONE
SU SIGMUND FREUD
Eros
e Thanatos in Freud sono la stessa cosa quando egli non li
contrappone, cioè quando intende Thanatos come la morte della
pulsione amorosa. Thanatos è il non fare di Pasini o il
Nirvana indiano è quindi la morte dell'Eros. In termini
correnti potremmo parlare di energia vitale e di mancanza
della stessa. Quando non c'è più energia, non resta che la morte o
la vita da zombie.
Dopo
lo studio di Jenseits des Lustigprinzips tornerò
sull'argomento.
Garda,
16 settembre 2017
*
* *
ARTE
E RELIGIONE
Gli
ultimi due esami che ho sostenuto a Beni Culturali sono stati il corso progredito di
Storia dell'arte moderna che riguardava El Greco (Domínikos
Theotokópoulos) e l'esame di laurea con tesi su Michele da Firenze
(Michele di Niccolò Dini).
Cos'hanno
in comune questi due artisti ? Che hanno prodotto quasi
esclusivamente opere religiose. El Greco ha fatto qualche ritratto
laico ma Michele neanche quello. Insomma, dopo mesi di studio e
ricerca, sto avendo una crisi di rigetto: non ne posso più di
Madonne con Bambino e Crocifissioni. Devo respirare aria nuova.
In
effetti nella scelta della tesi di laurea ero orientato verso i
Simbolisti e gli Espressionisti, ma sapevo che il docente di
Contemporanea Roberto Pasini non avrebbe avuto molto tempo da
dedicarmi. Ho pensato anche al miglior docente della facoltà:
Valerio Terraroli, che mi avrebbe dato carta bianca su qualsiasi
argomento però sapevo anche che mi avrebbe fatto seguire
dall'assistente perché lui è impegnatissimo in attività extra
accademiche. Ho scartato Enrico Maria Dal Pozzolo di Moderna perché
troppo orientato verso il mnemonicismo non creativo e quindi mi
restava soltanto Storia dell'arte medievale. Tiziana Franco è il
massimo nel suo campo (è anche l'unica di Storia dell'arte che sia
di ruolo ordinario) e quindi sarebbe stato prestigioso laurearsi con
lei.
Mi
sono rivolto alla docente proponendole la tesi sul raffronto
iconografico fra le due maggiori opere di Michele da Firenze:
l'Altare delle statuine del Duomo di Modena e la decorazione fittile
della cappella Pellegrini in Santa Anastasia a Verona. La docente,
per non sconfinare accademicamente in Emilia e per questioni di
competenza, mi ha consigliato di limitarmi a Verona anche perché era
necessario dare ordine ai esistenti vari interventi parziali su
Michele da Firenze. E così ho fatto.
Perché
Michele da Firenze ? Le ragioni sono due: la prima è che l'Altare
delle statuine era una delle ultime opere grandiose che avevo visto e
che potevo confrontare con Verona, la seconda è che volevo preparare
una ricerca teorica e non sperimentale come avevo fatto per
Sociologia impiegando un anno di lavoro... Le tesi teoriche – per
me – sono molto più semplici da documentare: ricordo che a Trento
i marxisti preparavano tesi politiche mastodontiche in un paio di
mesi “incollando” vari saggi... perché di elaborazione personale
c'era il nulla. Mentre io mi sono fatto il mazzo raccogliendo dati
sul campo ed elaborandoli. Poi, in sede di esame, rifiutai la lode.
Anche qui a Verona mi hanno scartato due esami pregressi da trenta
lasciandomi i due più bassi, impedendomi di prendere centodieci.
Lasciamo ai giovani i voti alti che forse gli serviranno da stimolo
per proseguire fiduciosamente nell'ardua lotta per la sopravvivenza.
Tornando
ad arte e religione: una pausa di riflessione perché il troppo
stroppia.
Verona, 12 luglio 2017
P.S. Quando anni fa ipotizzai
al prof. Valerio Terraroli una tesi sulla "Sessualità nell'arte greca",
commentò: "Lei trova in me una porta aperta".
Bologna, 2 ottobre 2017
* * *
ULTIMO ESAME - Verona, 22 febbraio 2017
* *
*
...E NE RIMASE SOLO UNO ... DI ESAME
Oggi ho sostenuto il
penultimo esame prima di preparare la tesi per laurearmi in Beni
Culturali indirizzo Storia dell'Arte. Si trattava di Storia dell'Arte
Moderna (i). Ho ottenuto un voto medio basso anche perché nella prova mi
sono impegnato pochissimo: non ho nemmeno riletto l'elaborato che ho
consegnato per primo con largo anticipo (ero stanco e avevo fretta di andare
comprare un po' di ostriche..).
Mi
dispiace soprattutto per quei nove compagni su diciannove che sono
stati bocciati (quasi tutti maschi) sia perché sono anni che li vedo
bazzicare per l'università sia perché si tratta di un esame
veramente ostico: conoscere a memoria i dati di oltre un migliaio di
opere più la teoria... A qualcuno è rimasto solo questo esame per
laurearsi... Però bisogna avere memoria fotografica e saper cogliere
i particolari perché molti sono i quadri simili. L'unica ragione a
giustificazione di tanto nozionismo è che una guida turistica
italiana deve conoscere bene le opere dal '400 al '700 (io come guida
ho già mia moglie... perché sono impegnato nella fotografia
documentale).
A
proposito di fotografie: pare che attualmente si possa fotografare
liberamente nei musei pubblici forse su iniziativa ministeriale. E'
l'unica cosa buona oltre la gratuità della prima domenica del mese
(come hanno da tempo applicato i musei diocesani), però gli spagnoli
hanno tutti i lunedì gratuiti e gli anziani pagano biglietto ridotto
mentre in Italia hanno abolito questa agevolazione (senza aumentare
le pensioni).
Adesso
mi prendo un giorno di pausa, uno solo perché ormai lo studio [di qualsiasi
genere] mi è entrato nel sangue e non riesco a farne a meno: lo impiegherò per suonare e sognare.
Verona, 8 febbraio 2017
* *
*
UNIVERSITAS
Dopo
un agosto di studio di fotocopie con immagini in grigio (che mi hanno
costretto alla ricerca delle foto a colori col cellulare) in ispiaggia
sotto l'ombrellone ed uno studio più agevole in settembre a casa col
computer, stamattina ho sostenuto l'esame connesso al corso progredito
di Storia dell'arte medievale il cui programma verteva fondamentalmente
sull'arte veronese del primo Quattrocento. Mi ero anche documentato sul
campo rivisitando Santa Anastasia e San Fermo. E' stata una faticaccia
perché nel corso avanzato si entrava nei particolari: basti pensare al
tralcio del cenotafio di Cortesia Serego o all'attribuzione della
Madonna del'umiltà (o della quaglia) di Castelvecchio (ancora in
Ucraina perché gli italiani non contano un c...). Comunque mi sono
culturalmente divertito e arricchito (non in soldi, perché solo di
tasse universitarie ogni esame mi costa come un viaggetto di tre
giorni...) anche perché la docente è la migliore dell'ateneo.

"Statino" voto esame Storia dell'arte
medievale (progredito)
PS1. Mi ha indispettito che nella documentazione da studiare ci
fosse, fra l'altro, "La pittura nel Veneto. Il Quattrocento" di Esther
Moench Scherer
la direttrice Petit Palais di Avignone che conserva (senza
didascalie...) i quadri che i francesi hanno rubato nelle chiese
dell'Italia settentrionale ai primi dell'Ottocento. E la Scherer
discute con supponenza di attribuzioni quando nel suo museo non vi è
indicato un solo autore...! Le direttrici dei musei - come Paola Marini
- è meglio facciano un altro mestiere: il settore turistico offre
numerose possibilità specialmente d'estate.
PS2. Una
menzione va a Michelino da Besozzo il quale, oltre a Gentile da
Fabriano, è l'artista del periodo che più apprezzo per il fascino
della sua
espressività (che non commento per non comportarmi irreligiosamente)
come:

Michelino da Besozzo (Michele de'
Molinari) - Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria
(Pinacoteca di Siena) 1420
Ora,
per dirla alla René Magritte, ho diritto a ventiquattr'ore di libertà
(solo che lui riteneva che il diritto
fosse permamente...).
AUTODEDICA.
Siccome fondamentalmente sono un solitario, mi dedico da solo questre
tre composizioni musicali:
- Claude Debussy: "Première arabesque" - File MID
- Django Reinhardt e Stéphane Grappelli: "Minor swing" - File MP3
- Mikis Theodorakis: "Eimaste dyo" - File MP3
Verona, 19 settembre 2016
*
* *
STORIA
DELL'ARTE MODERNA: ANTONIO PINELLI
Sto
leggendo (molto velocemente...) “La storia dell'arte. Istruzioni
per l'uso” di Antonio Pinelli professore emerito di Storia
dell'arte moderna presso l'Università di Firenze.
Antonio
Pinelli è un luminare, ma non per me. Innanzitutto è un
immodesto cappellista che prima di osannare se stesso e
denigrare i colleghi dovrebbe pensarci molto bene. Forse non ha mai
trovato uno senza pudore riverenziale come il sottoscritto. Infatti,
a pagina 209 del suo libro, quando parla dell'attribuzionismo
afferma che uno storico dell'arte deve avere buona memoria visiva e
che “Non tutti possiedono questa predisposizioni naturale, che,
tra l'altro, per essere mantenuta ed affinata richiede studio ed un
costante esercizio. Checché se ne dica o pensi, si può essere degli
eccellenti storici dellarte e non possederla: ne conosco parecchi, e
i migliori tra di essi, essendo consapevoli di questa loro carenza,
si astengono dal praticare questo approccio metodologico, dedicandosi
ai tanti aspetti della nostra disciplina che non ne richiedono,
necessariamente, l'applicazione”. Cioè loda se stesso e
sminuisce (in rapporto a lui) i propri colleghi (infatti è stato
docente di Storia dell'arte moderna nientepopodimeno che a Firenze
!).
Come
faccio a dimostrare che Pinelli è un cappellista ? Quando
alle pagine 236 e 237 (La rivoluzione caravaggesca) parla della
simultaneità e dell'istantaneità (hic et nunc) di Caravaggio
e cioè del flash che blocca l'azione in un preciso istante,
porta come esempi la “Santa Caterina d'Alessandria” del 1598 e
l'echeggiante gruppo scultoreo dell'”Annunciazione di Orvieto”
(1605-9) di Francesco Mochi. Di quest'ultimo scrive: “Osserviamo
le due sculture che compongono il gruppo: l'angelo è appena
atterrato e la sua posa instabile è la risultante dell'ultima
circonvoluzione con cui ha concluso il suo volo. Per puntellare il
suo incerto equilibrio si piega verso il basso, in cerca di appoggio,
e contemporaneamente si sbilancia distendendo il braccio opposto in
tutta la sua lunghezza...”. Niente di male, però un
attribuzionista con memoria visiva formidabile come Pinelli non può
dimenticare l'”Annunciazione” di Recanati (non molto distante da
Orvieto...) di Lorenzo Lotto dipinta nel 1534 cioè settant'anni
prima...! (Guardare il gatto ed i capelli dell'arcangelo Gabriele). Forse avrà avuto un vuoto di memoria... e/o una voglia di
forzare la sua tesi ispirata al povero G. E. Lessing (“Laocoonte,
ovvero sui limiti della pittura e della poesia” – 1766), il che
non è assolutamente accettabile.
Annunciazioni di Francesco Mochi (1605/9) e di Lorenzo Lotto (1534)
Questi
docenti di Storia dell'arte che hanno studiato l'idealismo e non lo
strutturalismo, che non hanno studiato né economia né psicologia,
non sono storici dell'arte ma romanzieri dell'arte.
PS1.
Diamo a Lotto ciò che è di Lotto (Michelangelo Merisi non ne ha bisogno
e, poi, del povero Lotto ne parlai non lusinghieramente lo scorso anno,
quindi merita una riparazione).
PS2.
E mi tocca studiare su 'sti libri ?!
PS3. Scritto di getto.
Garda, 25 ottobre 2016
PS4. Ci sono tanti altri esempi di "fermo immagine" fra i quali ricordo con grande ammirazione l'"Annunciazione" del Tintoretto conservata nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia del 1583/87.
Sant'Ambrogio
di Valpolicella, 26 ottobre 2016
* * *
ESAMI DI STORIA DELL'ARTE
Ecco i quattro libri che devo imparare a memoria - per un totale di mille e duecento pagine - se voglio superare un esame da sei crediti...
COMMENTO. Laurearsi in Beni
Culturali indirizzo Storia dell'Arte a sessanta crediti all'anno... per
poi fare la guida turistica o il custode di un museo... è da folli !
(Io lo faccio solo per divertimento, ma adesso che mi avvio a
concludere gli studi, sta diventanto una faticaccia).
Torri del Benaco, 12
luglio 2016
*
* *
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE
Statino
E' l'esame universitario più complesso che abbia mai sostenuto, basti
pensare che gli argomenti affrontati hanno spaziato da Dura Europos a
Simone Martini passando dai Longobardi a Giotto e discutendo delle
questioni teoriche affrontate da Luciano Bellosi e Beat Brenk... cioè
oltre un millennio... Il tutto per sei crediti ...
P.S.
Per studiare ho dovuto rinunciare all'abbronzatura (dovevo stare in
casa davanti al monitor), però adesso partirò soddisfatto per Москва.
Verona, 11
luglio 2016
*
* *
DONNE NELLA STORIA DELL'ARTE MODERNA
Gli esempi sono infiniti giacché il fine esistenziale dell'uomo è
possedere interamente la donna... [Vedere le mie massime...]. Però
l'insegnante di storia dell'arte moderna oggi ha presentato due esempi
curiosi che conoscevo da tempo e che riporto più che altro per il suo
commento ...
Donna barbuta (Maddalena
Ventura) con marito e figlioletto - Dipinto ad olio a grandezza
naturale (196x127 cm) di Jusepe de Ribera del 1631 che ho visto a
Toledo una ventina d'anni fa
Il prof. ha commentato che c'era una correlazione fra arte e scienza
(irsutismo), ma si è sbagliato perché il committente Duca di Alcalà ha
presentato il caso come curioso ovvero
fenomeno da baraccone... Inoltre, per non spaventare le studentesse, ha
affermato che oggi si sono le cerette e l'elettrocoagulazione (ma anche
allora c'erano i rasoi...)

Venere dormiente del Giorgione terminato e ritoccato da Tiziano -
Gemaelde Galerie di Dresda - Olio su tela a grandezza naturale 108,5 x
175 cm. del 1507 ca.
Questo quadro fu commissionato a Giorgione dal veneziano Girolamo Marcello per il proprio matrimonio con Morosina Pisani ed il prof. domanda
retoricamente alle ragazze: voleva metterlo in salotto ? o in sala pranzo ? no, in camera da letto !
Io penso che sua moglie non fosse bruttina, ma non era nemmeno la donna barbuta...!
PS1. Meno male che mi diverto...
PS2. Però, dopo aver letto sospettosamente la parte del trattato di Marcantonio Michiel "Notizia
d'opere di disegno nella prima petà del secolo XVI. Esistenti in
Padova, Cremona, Milano, Pavia, Bergamo, Crema e Venezia..." dove scrive:
si nota che Michiel non fa
riferimento alcuno dove si trovasse il quadro... E dove l'ha visto ? Ovviamente in
sala da pranzo o nel salone e non in camera da letto dove
non aveva accesso e che si trovava in altro piano del palazzo...
Inoltre Girolamo Marcello si credeva discendente dalla gens Iulia, da
Enea e quindi da Venere. Ecco perché commissionò questo quadro: non per
metterlo in camera da letto e sognare... ma per posizionarlo ben
visibile e quindi gloriarsi con gli ospiti.
Evidentemente la fantasia in presenza di belle ragazze galoppa. Però è giustificabile...
Verona, marzo 2016
* * *
ESAME DI STORIA DELL' ARTE CONTEMPORANEA
Con ansia ho controllato gli esiti dell'esame
di Storia dell'arte contemporanea (corso iniziale e corso avanzato) ed
ho scoperto di averlo superato. Mia moglie mi ha chiesto se ero
contento: le ho risposto che ero sollevato... anche perché avevo letto e non studiato o, per fare un'analogia - per addetti ai lavori - con Claude Monet ed Edgar Degas, avevo visto e non guardato. D'altronde non potevo dedicare un anno di studio per preparare due esami...
P.S. Non è falsa modestia, ma un duplice 26 è assai soddisfacente se
confrontato con studentesse fresche di studi superiori di Storia
dell'arte.
Colà di Lazise (Terme), 26 febbraio 2016
* * *
VITA DA STUDENTI
Oggi,
per la prima volta in vita mia, ho sostenuto due esami universitari
scritti nello stesso giorno pur essendo in part-time. Non ne posso più ! Non so come sono
andati: i risultati si conosceranno fra circa venti giorni. So soltanto
che voglio prendermi un meritato riposto perché ho studiato
(parzialmente) per un mese assieme ad un sacco di problemi come ad
esempio la cantina-taverna nuova da sistemare (pavimentazione, impianto
elettrico, riscaldamento, tinteggiatura, arredamento). Sono lavori che
sto facendo da solo perché se mi affido agli artigiani sono rovinato:
il cambio dell'interruttore del baule della mia auto mi è costato 120
euro e per il vetro termico della stufa di 28x26x0,4 centimetri ho
speso 30 euro !
Verona, 10 febbraio 2016
* * *
ESAME UNIVERSITARIO
Questo tardo pomeriggio alle
ore 19:30 ho sostenuto l'esame universitario di Storia X e Y dopo
undici ore di attesa (dalle 8:30 con 12 euro di parcheggio in
strada)... Sono contento di aver ottenuto un ventotto (credo sia il
voto massimo assegnato ai 35 candidati dei quali una cinquina
accomiatati con un "arrivederci") anche perché non mi piaceva la
conduzione paternalistica del colloquio (*), ma comunque valeva doppio cioè
dodici crediti che sono molti per un iscritto in regime di part-time
(trenta crediti all'anno). Il/la docente non era soddisfacente tant'è
che ha detto che l'Index librorum prohibitorum
è stato abolito nel 1948 da Paolo VI, quando nel '48 era in carica Pio
XII il quale promulgò in quell'anno l'ultimo Indice dei libri proibiti
che fu poi abrogato da papa Paolo VI ma nel 1966 quando la
Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (cioè il Sant'Uffizio) venne sostituita dalla Congregazione per la dottrina della fede.
(*) Ne approfittava per pontificare una lezione sempre diversa ad ogni
interrogazione: parlava più lui del candidato con tolleranza
preferenziale per le femmine .
Comunque un esame in meno che per un più che 58enne... è da festeggiare come ho fatto un'oretta dopo.
Bardolino, birra e gelato: mi accontento di poco ... però giovedì mi recherò in Norvegia che considero un viaggio-premio.
Se fossi stato bocciato, non riuscirei ad immaginarmi con che spirito
sarei partito e come avrei trascorso l'estate dovendomi preparare
nuovamente l'esame per settembre...! - Ma chi te lo fa fa' di sostenere
'sti esami...? dice mia moglie. L'università, le lezioni e lo studio
sono magnifici e da tempo ho deciso di concludere la mia esistenza da
eterno discipulus medievale.
P.S. Non ho raggiunto nemmeno la metà della mia vita presunta...
Verona, 30 giugno 2015
* *
*
CULTURA UNIVERSITARIA
X Y: i
primi maestri si sono diplomati dopo riforma Gentile del 1923 (questo è
un merito di Mussolini): prima insegnava gente senza qualifica.
COMMENTO1. Peccato che Benito Mussolini abbia conseguito il titolo di
maestro presso la Regia Scuola Magistrale maschile di
Forlimpopoli nel 1901...
COMMENTO2. E' mai possibile che uno storico più che sessantenne non sappia che Mussolini era maestro ?
Verona, 15 aprile 2015
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CULTURA
UNIVERSITARIA BIS ...
Il
Tintoretto nel '700 illustrava
libri, mentre la stampa in Australia è arrivata nel 1796 perché questa nazione era stata scoperta soltanto nel XVIII secolo.
Costermano,
2 aprile 2015
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CULTURA UNIVERSITARIA ...
Oggi ho assistito ad una lezione di X all'università di
Verona. Il docente, che vuole fare sfoggio di cultura, ha detto che le
ragazze un tempo si mettevano il rossetto ma ormai questa pratica è
passata in disuso ed è meglio così perché per prepararlo ci vogliono
migliaia di coccinelle
come quelle che ha visto questa mattina sui vetri della sua finestra.
Io l'ho corretto sottovoce (non volevo umiliarlo) dicendo cocciniglie,
ma non ha sentito. Alla fine della lezione ho detto alla mia vicina che
per preparare il colore rosso si impiegano le cocciniglie e non le
coccinelle e lei ha aggiunto che sono molluschi ... (forse pensava alla
porpora...). Le ho chiesto se avesse un giardino ma ha risposto
negativamente.
COMMENTO1. Posso capire la ragazza che non ha studiato i coloranti e che non si occupa di giardinaggio, ma il prof. ...
COMMENTO2. Forse il prof. pensava alle elitre delle coccinelle...
CONCLUSIONE. Aiuto !!!
Verona, 30 marzo 2015
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MUSEOLOGIA
PER ADDETTI AI LAVORI BIS
La
museologia universitaria è una disciplina ridotta a studiare i
contenitori delle opere reputate degne di essere conservate per i
viventi ed i posteri. Le collezioni – fondamentali per i
fruitori – sono assolutamente trascurate: sembra che non esistano.
Quando in museologia si studia un museo, non si studiano le opere in
esso contenute, ma l'edificio, gli allestimenti e l'organizzazione.
L'importanza di un museo, invece, non è data dalla sua
struttura, ma dalle sue collezioni. Nessuno va alla National Gallery
di Londra perché essa ha un bel pronao, ma per vedere quadri di
Memling, Leonardo, Cranach, Vermeer, Monet, ecc.
Comunque,
restando ai contenitori possiamo distinguere i musei che occupano
edifici preesistenti (normalmente storici) come il Castello del
Buonconsiglio di Trento

Trento
- Museo Buonconsiglio
da
quelli che utilizzano edifici appositamente costruiti per ospitarli
come quelli ottocenteschi tipo l'Altes Museum di Berlino

Berlino
- Altes Museum
oppure
novecenteschi come il Guggenheim di New York che ha un percorso a
spirale non modificabile

New
York - Museo Guggenheim
Debbo
dire che i musei contemporanei fanno abbastanza schifo... il migliore
è il Museo della Capitale a Pechino, il quale, oltre alla magnifica
architettura, è razionale e godibile

Pechino
- Museo della Capitale
COMMENTO.
La museologia va riformata collegando analiticamente le collezioni
con i loro contenitori, cioè bisogna cacciare gli architetti ed
introdurre gli storici dell'arte, o, meglio ancora, dare spazio agli
artisti che abbiano competenze critiche storiche ed architettoniche
(Come il sottoscritto [Me lo dico da solo: ce ne sono pochi che hanno
conoscenze competenze e capacità vaste come me ! Oltre alla fantasia
{Tipo Leon Battista Alberti}] Ma non lo sa nessuno o non
capiscono.).
Sanremo, 13 febbraio 2015
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MUSEOLOGIA
PER ADDETTI AI LAVORI
Questa
mattina a Verona ho sostenuto e superato l'esame di Museologia con la
stessa soddisfazione di quello di Storia della critica d'arte che
avevo sostenuto due settimane fa, cioè positiva perché è un esame
di meno, ma negativa per l'esaminatrice. Non è dignitoso essere
valutati da un'assistente che domandandomi gli interventi museali di
Carlo Scarpa (1906-1978) non conosce Palazzo Abatellis (Mabuse
compreso) e sostiene che non si può criticarlo perché “erano
altri tempi...” (io ho replicato che era stato il professore ad
affermarlo...). Per la precisione, ho parlato dell'allestimento
scarpiano del museo veronese di Castelvecchio dove i rocchi erano
fissati indissolubilmente al pavimento con l'impossibilità di una
qualsiasi modifica della disposizione delle opere, mentre a Milano
nel Castello sforzesco i supporti di Franco Albini (1905-1977) erano
modificabili poiché collocati in fessure predisposte nella
pavimentazione... Inoltre non ha capito che il supporto della pietà
Rondanini può essere trasparente e non è datato trecento anni...
essendo stato collocato sotto il gruppo marmoreo nel 1904.
COMMENTO1. Capisco perché il docente titolare si tiene questa
mezza assistente: non c'è pericolo che gli faccia ombra...
COMMENTO2. Tanti musei come li ho visitati io non li ha visitati
nessuno...!
PS1. Per fortuna festeggio a Sanremo il superamento di
questi due esami e fra una settimana partirò per il Tamil Nadu
(India meridionale).
PS2. Viaggio indiano fai-da-te. Per darne
un'idea, cambieremo ben otto alberghi... e mia moglie, rispondendo
alle amiche le quali hanno detto che ha un bel coraggio..., ha
esclamato: “Non vedo l'ora di tornare a casa !” (prima ancora di
partire...).
PS3. Se la vita non è complicata non mi piace...
Sanremo,
12 febbraio 2015
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"VITTORIO
SGARBI"
Oggi,
dopo un'attesa di sei ore in piedi nel freddo corridoio del terzo
piano dell'università veronese, ho sostenuto e superato l'esame di
"Storia della critica d'arte". Mi hanno fatto domande su
Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci,
Marco Antonio Michiel, Benvenuto Cellini, Giorgio Vasari, Marco
Boschini e Giovan Pietro Bellori. Bastano ? Ho preso ventotto e sono
contento (invece la mia amica vicentina è uscita dalla porta accanto piangendo...).
Avevo studiato in più per isbaglio tutta la Storia
della critica d'arte
di Leonello Venturi (era da studiare solo fino al Winckelmann), la
biografia di Aby Warburg e Mnemosyne... il prof. ha detto che sono
sbagli che non fanno male...!
Sarà...!
La mia amica malcesinese Marilena mi ha paragonato a Vittorio
Sgarbi... ma avrei preferito a Philippe Daverio anche se è più brutto
(almeno non fa l'impollinatore di sconosciute...).
P.S. Adesso
sono critico d'arte certificato... !
Verona, 27 gennaio 2015
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LEONARDO DA VINCI
Oggi in università,
durante il seminario di XYZ, ho fatto una lectio
magistralis... sul Trattato della pittura di Leonardo. Mi erano stati assegnati da commentare i paragrafi 258 (Della prospettiva aerea) e 413
(Precetto di pittura) del Trattato. Ho avuto quattro giorni a
disposizione per preparare la relazione, ma ho fatto in tempo a
leggere pressoché tutti i 935 paragrafi con vari collegamenti
artistici, storici e scientifici.

Autoritratto di Leonardo da Vinci (1515)
Ecco alcuni passaggi
della mia relazione:
…
…
…
...
Questo
paragrafo sulla prospettiva (argomento già affrontato da Piero della
Francesca il quale ha trattato quella geometrica ma non quella di
colore o quella aerea) ha natura sia teorica sia pratica essendo
probabilmente destinato agli allievi della scuola d'arte fondata a
Milano da Lodovico Sforza. Leonardo non quantifica le dosi di colori
o pigmenti da utilizzare, non usa formule come non lo fanno i
matematici di quel tempo e ovviamente non può utilizzare le
conoscenze della fisica ondulatoria, però riesce a far prendere
coscienza all'allievo della densità dell'atmosfera e a trasmettergli
la necessità delle gradazioni dell'azzurro anche se, dal punto di
vista delle comunicazione scritta, non brilla di chiarezza: non
definisce il concetto di azzurro (ciano, blu, celeste...) ed è
equivoca l'affermazione dell'aumento dell'intensità del colore
azzurro in funzione della distanza quando le montagne invece
sbiancano. Comunque il suo uso di sei colori fondamentali
(nero/bianco, rosso/verde, blu/giallo) anticipa di quattro secoli la
teoria dei colori puri o psicologici opponenti di Ewald
Hering (1872).
…
...
Leonardo titola
l'argomento con il termine precetto che deve essere inteso in
senso perentorio (cioè più di una raccomandazione) sia per gli
alunni sia per i pittori finiti. Inoltre, questo paragrafo tratta
apparentemente di un argomento squisitamente pratico, mentre fa
riferimento al fenomeno fisico della diffrazione della luce
preparando la strada a Francesco Maria Grimaldi che due secoli
dopo (1665) ipotizzerà la teoria ondulatoria della luce.
…
...
Abbiamo visto che
Leonardo nella prima parte del Trattato si perde in polemiche che
avrebbe potuto signorilmente evitare, comunque i confronti sono utili
per capire l'arte della pittura. Successivamente si occupa della
metodologia dell'insegnamento, poi dei soggetti da dipingere, della
composizione delle figure, dei colori, dell'anatomia e della dinamica
del corpo umano, della luce, delle ombre, dell'abbigliamento, della
prospettiva, della lucentezza, dei riflessi, dei paesaggi, della
vegetazione, dell'atmosfera, dell'orizzonte. Ha cioè scritto un
trattato completo della pittura. Si può anche affermare che Leonardo
abbia dedicato gran parte della sua vita a raccogliere le sue
riflessioni sulla scienza collegata all'arte, per utilizzarle
nell'insegnamento. In queste riflessioni Leonardo dimostra di essere
un acuto osservatore dei fenomeni sia fisici sia psicologici e, come
abbiamo visto, relativamente ai quali fornisce una spiegazione
“protoscientifica”. Interessante, per fare uno dei tanti
esempi possibili, è l'ultimo paragrafo il 935 (Perché
l'aria grossa vicina all'orizzonte si fa rossa) dove
attribuisce alla umidità dell'aria la causa dello spostamento verso
il rosso ed il 239 dove attribuisce alla densità dell'aria la causa
del colore azzurro.
…
...
Spero di non essere stato
troppo dissacratore nei riguardi di Leonardo da Vinci, ma, senza fare
confronti, mi sembra eccessivamente sacralizzato. Eppoi, forse,
Baudelaire mi capirebbe poiché “la critique doit être
partiale, passionée, politique...” .
…
...
Chiedo venia per l’umile
esposizione anche per la tirannia del tempo e - immodestamente - come
scrisse Leon Battista Alberti nel Prologo di De Pictura:“Piacciati
adunque leggermi con diligenza, e se cosa vi ti par da emendarla,
correggimi.”
…
…
…
...
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Se
non frequentassi l'università non avrei queste occasioni per
divertirmi, però quanto lavoro per evitare figure barbine !
Verona,
16 dicembre 2014