ARCHIVIO NEWS
ARTE
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PADOVA - PALAZZO ALTINATE (Collegamento)
Padova, 8-9 gennaio 2021
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PADUA URBS PICTA (Collegamento)
Padova, 21 febbraio 2020
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SOAVE (Vr): FESTA
DELL'UVA
Uva garganega per
preparare il vino Soave ed il Recioto bianco di Soave.
Anna mi porta
un calice di recioto e si accinge a inforchettare bigoi col ragù d'anara
Bottiglie di
Recioto di Soave del 2015 ottenuto da uve appese nel volto di Porta
Verona a Soave
Queste
bottiglie sono millesimate e portano i numeri dal 101 e successivi.
Ne regalerò qualcuna agli amici come ho fatto con quelle del
Giubileo.
Oltre alla
festa dell'uva, c'era il mercatino dell'antiquariato e ne ho
approfittato per comperare un piatto decorativo birmano di rame
parzialmente argentato ed un busto in bronzo del 1990 di Enrico Parnigotto
(Padova 1908-2000) del peso di ventidue chili che ho dovuto portare
per quasi un chilometro fino alla macchina...
Soave, 17
settembre 2017
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PLACCHETTA ROMANA II SECOLO d.C.
Placchetta
romana di epoca imperiale, I-III secolo d.C. - Altezza 6 cm. - Peso 450
grammi - Raffigura un cerbiatto itifallico in corsa con zampe anteriori
alzate - Integra, incrostazioni.
Queste placchette, di materiale vario, venivano infisse nei muri delle case presso le porte come portafortuna (itifallismo).
Priapo pompeiano
CARMINA PRIAPEA
XXXIX - I
PREGI DI PRIAPO
Mercurio
può piacere per il bell’aspetto,
Apollo
è ammirevole per la bellezza.
Anche
Lieo viene dipinto bello
e
bello sopra tutti è Cupido.
Lo
ammetto, a me manca un bell’aspetto,
ma
il mio membro è davvero magnifico
ed
è desiderato più degli altri Dei da ogni fanciulla
che
non abbia la fica insensibile.
Bardolino, 5 luglio 2016
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TURISTI VERONESI A VERONA
Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo del VI secolo d.C. (con la cripta più antica di Verona)
Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo
Tarsie della sacrestia, opera di Fra' Giovanni da Verona (1457-1525)
Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo - Cristo entra in Gerusalemme ("Muletta" del XIV secolo)
Verona - Pausa pranzo in Piazza delle Erbe
Verona, 28 giugno 2016
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SCOPERTO ALTRO FURTO A "SANTA ANASTASIA"
Studiando
le terrecotte di Michele da Firenze nella cappella Pellegrini (o
degli Apostoli o di San Domenico) della basilica di Santa Anastasia a
Verona, ho scoperto che in un periodo compreso fra il 1920 ed il
2005, nella formella del “Bacio di Giuda” è stata rubata la
bellissima testa del sommo sacerdote del tempio di Gerusalemme che
sta soccorrendo il suo servo ferito da un apostolo che si opponeva
all'arresto di Cristo.
Basta
confrontare la foto in grigio del 1920 con quella a colori anteriore
ai restauri del 2005.
Foto della formella di Michele da Firenze
COMMENTO. Quando è avvenuto il furto se la cappella è sempre stata
chiusa da un robusto cancello e la formella si trova a ben quattro
metri dall'entrata ? Ovviamente quando qualcuno ha aperto il cancello
ed il ladro è entrato per una visita didattica (?) e, con una pressione
sul collo di argilla del sommo sacerdote, lo ha decollato...
P.S. La testina dovrebbe essere lunga sei centimetri.
Verona,
19 maggio 2016
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IL
FURTO DEL 1590 A SANTA ANASTASIA
Proseguendo quanto ho scritto due giorni fa dal titolo "Michele da Firenze da Verona a Zevio", aggiungo quanto segue.
Il
fatto che il priore Giovanni Maria Pellerini non abbia fornito
dovizia di particolari sul furto sacrilego del 1590 richiede un
piccolo approfondimento e cioè cerco di formulare un'ipotesi di
svolgimento dei fatti come credo siano avvenuti.
Non
era molto facile caricare su di un carro l'intero altare e passare
inosservati per le strade di Verona: è stato quindi necessario
frantumarlo e sezionare le parti interessanti aventi valore
commerciale. L'operazione di smembramento è stata molto rumorosa perché
ha richiesto mazze e scalpelli: sono stati vibrati poderosi colpi
anche se la terracotta non aveva una rete metallica di supporto. I
colpi si sono confusi nelle orecchie dei frati con quelli della
demolizione del pontile. I pezzi sono stati poi caricati su di un
solo carro coperto dai detriti del pontile. I residui saranno stati
mimetizzati con teli protettivi contro la polvere sprigionata dalla
demolizione.
Quando
il priore e gli eredi Pellegrini si sono accorti dello sfracello ?
Qualche giorno dopo quando la Madonna col Bambino e le quattro statue
degli Apostoli erano state messe al sicuro.
I
colpevoli ? Interni od esterni ? Propendo per le maestranze interne
senza complicità clericali avendo approfittato di un momento di
riunione collettiva dei frati. Certo che gli eredi Pellegrini non
devono essere stati contenti che i religiosi tenuti alla sorveglianza
non si siano accorti di niente se non troppo tardi.
Il
furto sacrilego potrebbe essere stato effettuato su commissione
perché vendere la Madonna con i Santi non è come vendere un
quadretto votivo che può avere molteplici compratori. Sta di fatto
che la terracotta è finita in casa Arrigoni a Zevio subito dopo il
furto (quindi nel 1590) e collocata in una stanza adibita alla
privata devozione. Lì è rimasta sino al 1911 quando Adele Smania
(gli Smania comperarono l'edificio dagli Arrigoni) donò il suo
palazzo all'ospedale Chiarenzi di Zevio il quale passò nel 1974 alla
parrocchia di San Pietro Apostolo e quindi venduto nel 1995 a
Giordano Giuliari. La terracotta di autore divenuto ormai
sconosciuto (M.d.F. non firmava le sue opere) uscì dal palazzo
Arrigoni-Smania e venne collocata nell'oratorio della chiesa
parrocchiale. Fu riconosciuta come opera di M.d.F., restaurata con la
supervisione della Sovrintendenza veronese e successivamente collocata nella chiesa
di San Pietro Apostolo.
Nessuno
fra i restauratori, studiosi, autorità ministeriali e religiose ha
mai sospettato che la Madonna fosse un'opera rubata dalla basilica di
Santa Anastasia con la distruzione dell'altare che l'accoglieva. Ora
credo che la Madonna debba tornare nella cappella Pellegrini dove è
stata rubata e l'altare debba essere ricostituito.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 20 aprile 2017
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"MICHELE
DA FIRENZE" DA VERONA A ZEVIO
Il
ceramista Michele da Firenze (1385-1455) ovvero Michele di Niccolò
Dini è documentato a Verona dal 1433 al 1438. In questa città ha
realizzato la decorazione in terracotta policroma della cappella dai
Santi Apostoli (conosciuta come cappella Pellegrini dal cognome dei
committenti) nella basilica di San Pietro Martire (meglio conosciuta
come Santa Anastasia). Nella cappella si trovano incastonate nelle
pareti ventiquattro terrecotte che hanno perso la cromia originaria,
però manca l'altare pure in terracotta. Dov'è finito ? Gli studiosi
non si sono occupati troppo del problema perché si sono sempre basati sulla
dichiarazione evasiva del priore Giovanni Maria Pellegrini che nel
1663 dichiarava che l'altare si era deteriorato ed i frammenti
riutilizzati per quello nuovo, e si sono interessati di "ricostruire" ipoteticamente
l'altare perduto con i pochi pezzi rimasti senza parti della Madonna
e degli Apostoli. Gli studiosi hanno dedicato tanti studi e
discussioni senza approdare ad alcunché. Il sottoscritto, invece,
con spirito da investigatore ed illuminato da intuito documentale
fortunato ha risolto il problema. Ecco come si sono svolti i fatti.
Chiesa di San Pietro Apostolo di Zevio (Vr) - Madonna con Bambino in terracotta di Michele da Firenze
Nel
1590 la basilica è stata interessata ad un'opera di restauro che ha
rimosso il pontile. E' stato in questa occasione che la basilica
aveva aperto dei varchi con facile accesso alla stessa ed alcuni
ladri sono entrati nella cappella Pellegrini, hanno fatto a pezzi a
suon di martellate l'altare in ceramica e ne hanno ricavato integra
la Madonna con Bambino ed alcune statuette di Apostoli. Solo i ladri
potevano compiere un atto sacrilego come fare a pezzi un'opera sacra
e l'altare con la pietra nera. La mensa con il trittico su due
livelli non è stato distrutta perché deteriorata (lo erano anche le
formelle ma queste non potevano essere estratte facilmente e sono
formate soltanto da rilievi [escluso Andrea Pellegrini]) ma smembrata
alla meglio per ricavare pezzi da rivendere a collezionisti di
antichità. A chi sono state vendute le terrecotte ricavate
dall'altare ? Per saperlo bisogna fare poca strada ed andare nella
chiesa di San Pietro Apostolo a Zevio. Qui c'è una Madonna con
Bambino attribuita unanimemente a Michele da Firenze. Questa grande
terracotta proviene dal palazzo Arrigoni-Smania di Zevio ed era
conservata a scopo devozionale. Ai primi del '900 (vado a memoria
perché non trovo più i documenti) è stata donata (rimorso ?) al
parroco di San Pietro Apostolo e messa in un corridoio dell'oratorio.
Qualche anno fa, accertato che era di Michele da Firenze, è stata
restaurata e messa presso il presbiterio della chiesa con tanto di allarme. Per
spostarla, il sacrestano mi ha detto che ci sono voluti sei uomini.
Come
faccio ad affermare che la Madonna con Bambino di Zevio è quella di Santa
Anastasia ?
Tra
i frammenti (conservati nei depositi del museo di Castelvecchio) non
ce n'è uno della Madonna con Bambino
Padre
Giovanni Maria Pellegrini è stato reticente perché intimorito
dall'atto sacrilego (hanno raccolto solo i frammenti residui). E' da
mettere sotto silenzio un'azione di questo genere commessa in chiesa alla presenza del Santissimo Sacramento.
L'argomento
principe e scientifico è dato dall'osservazione della terracotta di
Zevio: si vede chiaramente che i bordi sono stati smartellati e scalpellati alla
meglio per togliere le parti inutili attaccate.
In
conclusione ho risolto il problema che da anni assilla gli studiosi.
Non voglio menarne tanto vanto in quanto ho avuto la fortuna di
andare a Zevio per vedere da vicino un'altra opera di Michele da
Firenze dopo aver visto l'altare delle statuine nel duomo di Modena.
Però altri conoscono la Madonna con Bambino di Zevio e la vicenda
dell'altare della cappella Pellegrini e allora perché non sono
arrivati alle mie stesse conclusioni ? Lascio ad altri il commento. Io sono
soddisfatto di me stesso e basta perché gli altri non possono capire
e non ottengo mai riconoscimenti. Sono sempre io solo con me stesso.
ADDENDUM.
Ora la Madonna con Bambino deve tornare a Verona e si deve
ricostruire l'altare frantumato cercando (se avrò tempo) le statue
degli Apostoli perché da qualche parte ci sono sicuramente.
Sanremo, 18 aprile 2017
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BRESCIA: ARCHEOLOGIA E GASTRONOMIA
Brescia:
Piazza Duono, il "Garuda" induista fra due pesi romani in terracotta da
telaio arati in provincia di Foggia - Desenzano: coppa
gelato
Il commerciante vendette dieci pesi a Piero Angela il quale conosceva gli oggetti... come quello di destra molto raro
Brescia, 9 aprile 2017
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ARCIMBOLDO E LA PIZZA
"Ortolano / Vaso di ortaggi" di Giuseppe Arcimboldo (1590) e "Pizza vegetariana" (2017)
Bardolino - Un' "ipomea azzurra" fra i narcisi
Bardolino,
11 marzo 2017
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REMBRANDT
Rembrandt Harmenzoon van Rijn
(1606-1669) è stato un pittore olandese che negli ultimi anni della sua vita ha evoluto il proprio linguaggio espressivo verso
l'informale (un po' come Cézanne e Monet). Ecco due dipinti degli
ultimi anni:
Il Giuramento dei Batavi ed Autoritratto entrambi del 1662
Il
primo quadro non fu apprezzato dai committenti (occhio guercio...) ma
credo anche perché diverso dalla nitidezza attesa in quanto il povero
Rembrandt doveva avere problemi di cataratta...
Garda, 27 gennaio 2017
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GIOVANNI ANTONIO AMADEO
Se Giuliano da Sangallo
utilizzava una congerie di stili, questo non può dirsi per il suo
coetaneo Giovanni Antonio Amadeo (1447-1522) molto più omogeneo ed
anticipante gli stili barocco e addirittura rococò come in questi due esempi che non lasciano
spazio alle "geometrie spezzate":
Certosa di Pavia 1491 (Amadeo con altri) e Cappella Colleoni a Bergamo 1477 (Amadeo)
Bardolino, 28 gennaio 2017
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GIULIANO
DA SANGALLO
Giuliano
Giamberti da Sangallo (1445-1516) è stato un architetto fiorentino
considerato uno dei migliori continuatori di Filippo Brunelleschi. La
sua opera più famosa è la villa medicea di Poggio a Caiano:
Villa
Medicea di Poggio a Caiano (Prato) iniziata nel 1480
COMMENTO.
Una schifezza simile andrebbe “demolita” (non so come Lorenzo il
Magnifico l'abbia approvata) perché il Sangallo dimostra di non
conoscere l'armonia geometrica:
- Il
registro inferiore è caratterizzato da un porticato dominato dagli
archi e dalle scalinate
curvilinee
- Al
piano nobile troviamo il pronao di un tempio greco
caratterizzato da un poderoso timpano trigangolare
- La
facciata della casa è dominata da finestre rettangolari
- Aggiungiamo
pure l'attico dove c'è un orologio circolare
Un
tale pasticcio disarmonico, perché le forme geometriche non sono
amalgamate, è difficile trovarlo eppure popolo e storici dell'arte lo
apprezzano (ma non un critico d'arte come me).
P.S. Non parliamo poi del rosso dei mattoni...
Garda, 27 gennaio 2017
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CARAVAGGIO
(Michelangelo Merisi) e BASSANO (Jacopo da Ponte)
Gli
storici dell’arte parlando della formazione di Caravaggio
(1571-1610), citano – oltre al suo docente Simone Peterzano –
influenze stilistiche venete con Giorgione, Tiziano e Tintoretto.
Peccato che non citino Jacopo da Ponte (1515-1592). A mio avviso
Bassano influenzò notevolmente Caravaggio durante il soggiorno di
quest’ultimo a Venezia (prima e dopo il 1590) ed eccone la “prova”
stilistica:
Jacopo da Ponte: "Adorazione dei pastori" 1568, Museo civico di Vicenza
Caravaggio: "Madonna dei pellegrini" 1606, chiesa di Sant'Agostino a Roma
Alcuni
storici dell'arte rimarcano la novità di Caravaggio il quale ha messo
in primo piano i piedi sporchi del pellegrino, ma Bassano lo aveva
fatto trentotto anni prima e nessuno si era scandalizzato. Analogie
stilistiche si trovano anche fra il "Riposo durante la fuga in Egitto" di Bassano 1557 e quello di Caravaggio 1596 relativamente ai colori ed al paesaggio che solitamente in Caravaggio è assente (vi è una campitura scura).
Verona, 25
gennaio 2017
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NATURALISMO IN PITTURA
Caravaggio
(Michelangelo Merisi) è stato il più importate iniziatore del
naturalismo secentesco in pittura con la valorizzazione di tutti i
personaggi della società: mendicanti, prostitute e zappatori compresi.
Il suo obiettivo è stato quello di stupire ed emozionare, e c'è
riuscito. Quello che gli storici dell'arte non dicono è che ha messo in
evidenza una greve gratuita crudeltà. Ecco un esempio:
Caravaggio: "Decollazione di San Giovanni Battista" del 1608. Oratorio di san G.B. dei Cavalieri (La Valletta. Malta)
L'efferatezza
è evidente: G.B. con le mani legate dietro la schiena (forse prima
trafito con una spada), gli astanti pronti a raccogliere nel bacile la testa
decollata dal boia, mentre due curiosi alla finestra
osservano la scena. La decollazione avviene come se si sgozzasse un
animale, come se fosse un lavoro qualsiasi. La crudeltà è evidente e
non mi sembra il caso di esporre pubblicamente certe scene in luoghi
religiosi. Ma Caravaggio (e il suo tempo) alti sentimenti morali non mi sembra ne avesse, ecco perché lo considero il campione della crudeltà. Ripeto: Caravaggio, da pittore, ha portato in scena la realistica crudeltà.
P.S. Caravaggio si era già allenato... nel 1602 con "Giuditta ed Oloferne" (Palazzo Barberini. Roma) dove l'unica preoccupazione di Giuditta è quella di non sporcarsi di sangue.
Affi, 17 gennaio 2017
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BARTOLOME' ESTEBAN MURILLO (1618-1682)
Bisogna
aspettare la metà del '600 per avere una Madonna con bambino dolce,
grazioso, delicato, normale e non troppo pensieroso sul suo destino.
Bartolomé Esteban Murillo: "Vergine del rosario" 1650/55 - Madrid, museo del Prado
COMMENTO. Se devo trovare un difetto a questo quadro, riguarda le
sopracciglia del bambino: troppo femminilmente dipinte, mentre quelle
della madre sono naturalistiche.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 6 gennaio 2017
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FURTO
DEI QUADRI DI CASTELVECCHIO
E'
da oltre un anno (19 novembre 2015) che sono stati rubati 17 quadri
importantissimi per la storia dell'arte dal Museo veronese di
Castelvecchio e da sei mesi sono nelle mani delle autorità ucraine
dopo il loro ritrovamento nella zona di Odessa da parte della polizia
locale. I quadri non sono stati ancora restituiti. Ora, giustamente,
un avvocato veronese ha denunciato per appropriazione indebita il
presidente ucraino: era ora...! Però un parlamentare veronese del
P(artito) D(elinquenti) si è dissociato dall'iniziativa affermando
che ci vuole prudenza... questo perché il suo governo non sta
facendo niente per far restituire i quadri al legittimi
proprietari...
Bisognerebbe
mandare un ultimatum di guerra agli ucraini e nel frattempo il popolo
italiano dovrebbe manifestare davanti all'ambasciata ucraina a Roma
facendo picchetti.
Affi, 22 novembre 2016
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JEAN-AUGUSTE-DOMINIQUE
INGRES (Collegamento)
Garda, 11 dicembre 2016
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BAROCCO
Se
il “barocco” è uno stile artistico che si fa iniziare con papa
Urbano VIII avente caratteristiche antitetiche al classicismo
(esalta vitalità, emozioni e spettacolarità e respinge canoni e
proporzioni), allora Luca Giordano (1632-1705) ne è un perfetto
interprete.
"Doriforo" di Policleto del 450 a.C. (ricostruzione moderna del Museo Pushkin di Mosca) ed
"Arcangelo Michele che sconfigge gli angeli ribelli" del 1666 di Luca Giordano custodito nel Kunsthistorisches Museum di Vienna
P.S. CURIOSITA': "Ma cos'ha Lucifero fra le gambe ? Sembra un grosso ofide"
Secondo
il canone di Policleto le proporzioni del corpo umano prevedono che
(rispetto all'altezza complessiva) la testa sia 1/8, il tronco 3/8 e
le gambe 4/8: quindi il suo ”Doriforo” ne è la perfetta
applicazione.
L'Arcangelo
Michele di Luca Giordano è una perfetta sproporzione... infatti il
tronco è lungo come le gambe... [e testa del femore molto arretrata...]. Comunque è spettacolare e qualche
innovazione nella storia dell'arte bisogna farla.
P.S. Luca Giordano non era un certosino (non ci pensava molto a spennellare)... infatti lo chiamavano "Luca Fapresto".
Verona,
3 dicembre 2016
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CAPPELLA SISTINA
Roma - Veduta generale della Cappella Sistina
La
volta della vaticana cappella sistina è stata affrescata da
Michelangelo Buonarroti fra il 1508 ed il 1512 su incarico di papa
Giulio II. Michelangelo era grande amico del papa ma ebbe con lui
rapporti burrascosi tant'è che lo dipinse da tergo nel riquadro della
"Creazione degli astri e delle piante"
Roma - Cappella Sistina - Riquadro della "Creazione degli astri e delle piante"
Oggettivamente
nel riquadro siamo di fronte a due Padri Eterni: quello di destra è
quello "vero", mentre quello di sinistra è quello che lo rappresenta in
terra: cioè il papa. Il Padre Eterno sta scacciando severamente il suo
rappresentante perché non può stare in Cielo essendo un peccatore
sodomita. Non si riconosce il volto del papa ma, grazie alla
testimonianza di vari personaggi contemporanei, come il veneziano
Girolamo Priuli, si può affermare che si tratti di Giulio II (papa dal 1503 al
1513) famoso sodomita passivo (ma pare anche attivo visto che ricevette
un ragazzo tedesco che poi restituì "donna fatta").
Giulio II non se la prese molto per essere stato ritratto con le
chiappe all'aria sia perché ci vedeva poco sia perché erano belle.
E Michelangelo ? Era della stessa parrocchia (scolpì e dipinse poche donne e per giunta brutte).
Garda, 18 novembre 2016
P.S. La tesi della cacciata del papa dal cielo è una mia interpretazione.
Bussolengo, 19 novembre 2016
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MANTOVA - MANTEGNA (Collegamento)
Mantova, 3 novembre 2016
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BASSORILIEVO LIGNEO
Emilio Bignami Sormani (1829-1910) - 74x62 cm.
Lungolago di Desenzano
Desenzano del Garda, 30 ottobre 2016
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GIACOMO BALLA
Giacomo Balla (1871-1958)
Giacomo
Balla è stato un pittore futurista fra i più famosi anche per sue opere
innovative seppur criticate dal collega Umberto Boccioni perché il suo
movimento traeva origine dalla ripetizione (analogamente ai fotogrami
dei cartoni animati) come nei seguenti due quadri che però mi hanno
colpito tant'è che mi sono fatto fotografare accanto ad essi:
Giacomo Balla: "Velocità astratta" - Museo d'arte moderna di Stoccolma, 21 luglio 2011
Giacomo Balla: "Velocità di automobile + luci" - Museo d'arte moderna di Milano, 2 ottobre 2016
Cavaion Veronese, 8
ottobre 2016
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UOVA
Piccola collezione di uova (non di gallina)
Garda, 4 ottobre 2016
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VERGINITA'
DI MARIA NAZARENA
E'
un argomento che nel passato è stato origine di grandi discussioni
anche perché i Vangeli sinottici e quelli apocrifi non sono chiari
come del resto è confuso tutto quello che riguarda la religione. Sta
di fatto che è stato necessario proclamare il dogma dell'Immacolata
concezione nel 1854 da parte di Pio IX.
Quel
che mi interessa qui è l'ordalia della “Prova delle acque
amare” alla quale Maria di Nazareth fu sottoposta perché suo
marito Giuseppe al ritorno a casa, dopo un assenza per lavoro di due
anni (…), la trovò incinta. Questa prova è riportata nel
Protovangelo di Giacomo e consiste nel far bere ad una donna
sospettata di adulterio un soluzione di acqua consacrata ed un foglio
(forse di papiro) nel quale erano scritte delle regole particolari
(?). Se la pancia della donna non si gonfiava ed i fianchi non
avvizzivano, allora la donna non aveva commesso adulterio. Maria
superò la prova delle acque amare. Sempre nel Protovangelo di
Giacomo viene riportata la constatazione della levatrice Salomè
sulla verginità di Maria. [Nei vangeli sinottici la prova delle
acque amare e quella della constatazione delle verginità di Maria da
parte della levatrice non è riportata anche perché si afferma che
partorì mentre Giuseppe era andato a cercare una levatrice].
La
questione della verginità mariana è importante perché collegata
con i concili di Efeso del 431 e di Calcedonia (451) nei quali si
sancì la duplice natura di Cristo contemporaneamente umana e divina.
Conseguentemente (…) Maria divenne madre di Dio non solo in senso
fisico ma in senso divino (quindi non muore [dormitio], sale
al cielo con anima e corpo, viene incoronata,...). Cioè la Madonna è
una Dea creata due millenni or sono [le chiese evangeliche contestano
l'assunzione] perché solo una Dea può partorire un Dio (...).
Nell'arte,
dopo il concilio di Efeso, la sorella maggiore dell'imperatore
bizantino Elia Pulcheria fa costruire a Costantinopoli tre chiese
dedicate a Maria (prima erano dedicate solo a Cristo ed agli
Apostoli) e per giunta nella chiesa di Santa Maria Odighitria vi era
custodita l'icona dipinta da San Luca con la vera immagine di Maria
... (!). [Ecco perché nelle icone bizantine l'immagine della Madonna
è sempre uguale nei secoli].
Madonna Odichitria conservata nel santuario di Montevergine a Mercogliano (Avellino)
Il volto (incorporato in un
dipinto di Montano d'Arezzo, XIII-XIV secolo) pare sia l'originale
della Madonna Odighitria (dipinto da San Luca nel I secolo) portato
dall'imperatrice Eudocia a Costantinopoli nel 439 e poi
trasferito in Italia da Baldovino II di Costantinopoli e donato al
santuario nel 1295 da Maria d'Ungheria regina di Napoli.
[A Costantinopoli era
conservato anche il mantello di Maria qui fedelmente dipinto da Montano
d'Arezzo, però il bambino non tiene in mano il tradizionale rotolo]
CONSIDERAZIONE.
Se poi alla rinfusa aggiungo il matrimonio mistico di Santa Caterina
da Siena (o d'Alessandria) raffigurata mentre viene inanellata con il prepuzio di Gesù,
allora non ne posso più.
PS1.
Tutto questo è possibile perché su Internet si trovano informazioni
che ovviamente non erano a disposizione nemmeno venti anni orsono.
Però ho sudato parecchio per trovare la spiegazione della Prova
delle acque amare.
PS2.
La storia che viene insegnata
nelle scuole e nelle università va riscritta e purtroppo io non ne
ho il tempo.
Affi,
12 giugno 2016
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GEORGES
SEURAT
"La
Grande Jatte" à Paris - Georges Seurat, 1884
Vers
le bord de gauche il y a une pêcheresse à la ligne: de viande ou de
poisson ?
Verso il bordo di sinistra c'è una pescatrice con
la canna: di carne o di pesce ?
Pécher ou Pêcher ?
Peccare o Pescare ? E' questione di accento
DESTINO. Sto andando a Pescantina di Verona.
POST SCRIPTUM. Nella mia vita ho avuto numerose
coincidenze sconcertanti.
Pescantina,
10 gennaio 2015
* * *
LE OMBRE... DI GEORGES SEURAT
Sebbene Georges Seurat
abbia frequentato l'École des Beaux-Arts
evidentemente non deve avere studiato né De prospectiva
pingendi di Piero della
Francesca né il Trattato della pittura
di Leonardo da Vinci... Le direzioni delle ombre degli alberi de La Grande Jatte sono pugni negli
occhi...!
Colà di Lazise, 11 gennaio 2015
* * *
RENATO GUTTUSO E LA VUCCIRIA
Guardando "La grande
macelleria" di Annibale Carracci, mi è venuo in mente quello di Renato
Guttuso dove viene rappresentato il mercato palermitano della Vucciria
e pure "La ragazza alla finestra" di Salvador Dalì.
Annibale Carracci: "La grande
macelleria" del 1585 * * *
Salvador Dalì: "Muchacha a la ventana" del 1925
Renato Guttuso: "Vucciria" del 1974
COMMENTO. Totò guardando la muchacha di Guttuso direbbe: "Quel volto non mi è nuovo..."
Affi, 30 giugno 2016
* * *
DITTICO DI MELUN
Il dittico di Melun è un'opera rinascimentale di Jean Fouquet databile fra il 1450 ed il 1455 che qui riporto dopo una zuppa di affreschi medievali... almeno mi diverto un po'
Etienne
Chevalier (il commitente) presentato da Santo Stefano alla
Madonna - Autoritratto di Jean Fouquet -
Madonna del latte in trono con il bambino
Il medaglione (6 cm.) con l'autoritratto faceva parte del dittico, mentre la Vergine è Agnese Sorel amante di Carlo VII
Ora l'opera è smembrata in tre musei: peccato
Garda, 27 giugno 2016
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* *
L'ARABO FELICE
Oltre al mito dell'araba fenice esiste il suo equivalente maschile...
Di ritorno da Gonzaga con due "libricini" settecenteschi, due paramenti sacri ed una cassettiera restaurata
Ad Affi ho comprato anche due chiletti di ciliegie (le mie, come si può
vedere alle mie spalle, non sono ancora mature) che mi sono affrettato
a "bere" vista la calda giornata con 29,5°C
N.B. La frutta fresca è il mio alimento preferito, per esempio ieri
sera in tavola ce n'era di undici tipi: ciliegie, kiwi, macedonia di
fragole pesche banane, mele, pere, uva, arance, manghi e meloni
I
due volumi pergamenacei (qualcuno di mia conoscenza direbbe li ho
praticamente comperati a peso...) li ho acquistati perché, oltre ad
avere una legatura pregiata della stamperia veneziana di Pietro
Savioni, trattano "De Clericorum & Monachorum Congregationibus" al
libro III del primo volume dell'opera "Vetus et Nova Ecclesiae
Disciplina circa Beneficia & Beneficiarios..." di padre Ludovico
Tommasino dell'Oratorio di Francia.
Sono scritti in un latino assai comprensibile (basta
considerare il titolo) e con calma cercherò di tradurli anche se si
tratta di oltre mille pagine scritte con caratteri piccolissimi come nella foto seguente:
Pagine 214 e 215 (prese a caso) del secondo tomo avente dimensioni centimetri 39h x 24b(x2)
Gonzaga, 22 maggio 2016
* * *
FURTO
DI CASTELVECCHIO E STORIA DELL'ARTE
Finalmente
hanno ritrovato in Ucraina i 17 dipinti rubati dal museo di Castelvecchio nello
scorso novembre.
COMMENTO.
Adesso speriamo che li conservino meglio mettendo a governare i musei
dei dirigenti e non degli umanisti...
P.S.
Recentemente mi è capitato di incontrare storici dell'arte che non
sapevano nemmeno che esistesse la macchina fotografica ad
infrarossi... per non parlare dell'esistenza della dendrologia. Ma
che indagini di attribuzione possono fare ? Solo quella stilistica...
con clamorose cappelle (talvolta interessate per milioni di euro...).
Significa che la vicenda Winckelmann non ha insegnato nulla ! - E all'università
di Verona hanno eliminato l'insegnamento di Fisica e
Chimica applicata ai Beni culturali...!
Evidentemente non vogliono che ci siano degli STORICI DELL'ARTE ma
soltanto dei ROMANZIERI DELL'ARTE...!
Verona,
12 maggio 2016
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DIVERTISSEMENT ROVERETIEN
Boxer art déco
in lega di stagno, piombo e argento - Pettine gabonese per
folte chiome - Un risottino rivolese non può mancare.
Rovereto, 7 maggio 2016
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LE NOZZE DI
CANA
Venerdì scorso
a Venezia nel museo Correr ho notato che nel quadro “Le Nozze di
Cana” di Anonimo greco-veneto del XVII secolo
...
Venezia - Museo Correr - "Le nozze di Cana" di Anonimo greco-veneto del '600
... particolare ...
... mescevano acqua
anziché vino e commentavo:
"Forse il miracolo non era ancora stato compiuto o forse trattasi di vino bianco..."
Poi mi è
venuto in mente il quadro (un grande telero) del Tintoretto sullo stesso argomento,
dipinto nel 1561 cioè mezzo secolo prima...
Venezia - Chiesa di Santa Maria della Salute - "Le nozze di Cana", dipinto del Tintoretto del 1561
... dove il vino non è
acqua... : l'Anonimo lo ha smaccatamente copiato facendo qualche
variazione, però non doveva cambiare il colore del vino...
P.S. Ho notato che a Venezia i pittori hanno fatto più di uno scherzo
ai frati... forse perché non pagavano bene ed erano molto prescrittivi.
Verona, 30
marzo 2016
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ARTIGIANATO ETNICO
Pescatore cinese e busti senegalesi
Quando visito un mercatino dell'antiquariato trovo sempre qualche carabattola da comperare e da restaurare
Verona, 26 marzo 2016
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ILARITA' DEL '500/'600
Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) - Caricatura del capitano della Compagnia dei Romaneschi di papa Urbano VIII
Evidentemente non gli era simpatico avendolo raffigurato come una testa di ... cavolo
Bartolomeo Passerotti (1529-1592) - L'allegra brigata
Vi sono tre coppie:
1) Coppia negra che si bacia col risucchio
2) Uomo disperato... che regge la tetta cadente della baldracca sdentata
3)
Uomo che, dopo aver bevuto una caraffa di vinaccio e mangiato un po'
d'aglio, alita una zaffata sul muso del cane affamato per scacciarlo
Verona, 10 marzo 2016
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AMORE PER UNA MIGNOTTA
Cristofano Allori (1577-1621) è stato un pittore fiorentino che ha
avuto la sventura di innamorarsi di una baldracca che non lo sopportava
(aveva di meglio). L'innamorato respinto pensò di paragonarsi ad
Oloferne il quale fiducioso di scoparsi la vedovella Giuditta ci lasciò
la capoccia.
Quadro di Cristofano Allori del 1611-20 con Giuditta (la battona Maria di Giovanni Mazzafirri) che sorregge per i capelli la testa mozzata di Oloferne (autoritratto di Cristofano Allori)
MORALE. Mai cercare le grazie di una donna, ma aspettare che sia lei a dimostrare interesse.
Verona, 10 marzo 2016
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DONNE NELLA STORIA DELL'ARTE MODERNA
Gli esempi sono infiniti giacché il fine esistenziale dell'uomo è
possedere interamente la donna... [Vedere le mie massime...]. Però
l'insegnante di storia dell'arte moderna oggi ha presentato due esempi
curiosi che conoscevo da tempo e che riporto più che altro per il suo
commento ...
Donna barbuta (Maddalena
Ventura) con marito e figlioletto - Dipinto ad olio a grandezza
naturale (196x127 cm) di Jusepe de Ribera del 1631 che ho visto a
Toledo una ventina d'anni fa
Il prof. ha commentato che c'era una correlazione fra arte e scienza
(irsutismo), ma si è sbagliato perché il committente Duca di Alcalà ha
presentato il caso come curioso ovvero
fenomeno da baraccone... Inoltre, per non spaventare le studentesse, ha
affermato che oggi si sono le cerette e l'elettrocoagulazione (ma anche
allora c'erano i rasoi...)
Venere dormiente del Giorgione terminato e ritoccato da Tiziano -
Gemaelde Galerie di Dresda - Olio su tela a grandezza naturale 108,5 x
175 cm. del 1507 ca.
Questo quadro fu commissionato a Giorgione dal veneziano Girolamo Marcello per il proprio matrimonio con Morosina Pisani ed il prof. domanda
retoricamente alle ragazze: voleva metterlo in salotto ? o in sala pranzo ? no, in camera da letto !
Io penso che sua moglie non fosse bruttina, ma non era nemmeno la donna barbuta...!
PS1. Meno male che mi diverto...
PS2. Però, dopo aver letto sospettosamente la parte del trattato di Marcantonio Michiel "Notizia
d'opere di disegno nella prima petà del secolo XVI. Esistenti in
Padova, Cremona, Milano, Pavia, Bergamo, Crema e Venezia..." dove scrive:
si nota che Michiel non fa
riferimento alcuno dove si trovasse il quadro... E dove l'ha visto ? Ovviamente in
sala da pranzo o nel salone e non in camera da letto dove
non aveva accesso e che si trovava in altro piano del palazzo...
Inoltre Girolamo Marcello si credeva discendente dalla gens Iulia, da
Enea e quindi da Venere. Ecco perché commissionò questo quadro: non per
metterlo in camera da letto e sognare... ma per posizionarlo ben
visibile e quindi gloriarsi con gli ospiti.
Evidentemente la fantasia in presenza di belle ragazze galoppa. Però è giustificabile...
Verona, marzo 2016
* * *
PIERO
MANZONI (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963)
Oggi
è l'anniversario della precoce morte di Piero Manzoni avvenuta
quando l'artista aveva solo ventinove anni. D'altronde, essendo un
alcolizzato sofferente di cirrosi epatica, non aveva molte speranze
di prolungare la propria esistenza, però - a titolo consolatorio -
aveva trascorso una nottata brava nei bar milanesi ed aveva
rimorchiato una fotografa con la quale credo non avesse combinato
molto se non offrirle qualche bicchierino non torinese. D'altronde
eravamo in clima di Dolce
Vita.
Relativamente alla
critica artistica di Piero Manzoni non mi schiero sulle posizioni di
chi lo considera soltanto un mero goliarda,
ma lo ritengo rispettabile per la sua genialità. Non per aver creato
delle reliquie di prima categoria (merda
e fiato d'artista)
ma per le sue geniali invenzioni (linee
infinite e basi magiche).
In definitiva ha distrutto il dadaista Marcel
Duchamp che offriva il nulla mentre lui proponeva la simpatica divinizzazione
propria e altrui.
Piero Manzoni - Trenta grammi di Merda d'artista (ma non la contiene) del 1961 venduta in novanta esemplari a reale peso d'oro e
Socle du monde, pure del 1961, che - rovesciato - regge il mondo...
Bardolino,
6 febbraio 2016
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ART
NOUVEAU
L'espressione "Art nouveau" fu utilizzata per la
prima volta da Edmond Picard nel 1894 nella rivista belga "L'Art
moderne" per qualificare la produzione artistica di Henry
van de Velde un artista in primis neoimpressionista, puntinista e
simbolista. Ma il vero precursore è stato Carlos Schwabe (al secolo Martin Emile Charles Schwabe),
eccone due esempi di stampo floreale e simbolista:
Carlos Schwabe - "La Douleur" del 1893 (Musée d'art et d'histoire. Genève) e "La Mort et le fossoyeur" del 1895-1900 (Musée du Louvre. Paris)
Questo stile è
stato anche chiamato "Liberty",
"Floreale", "Jugendstil" e altrimenti, ma non ha mai ricevuto grande
considerazione da parte dei critici e degli storici d'arte. Invece
io l'apprezzo molto (ne colleziono qualche opera non costosa) e mi affascina come
la musica delicata di Claude Debussy ad esempio "Memoires" o "Arabesque n. 1" o "Clair de lune".
Affi,
15 gennaio 2015
* * *
ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA
FUTURISTI E METAFISICI:
Davanti
alla sede del quotidiano "Le Figaro" a Parigi il 9 febbraio 1912 per
pubblicare in francese il "Manifesto iniziale del Futurismo"
Da sinistra: Luigi Russolo, Carlo Carrà, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e Gino Severini
Carlo Carrà, dopo
aver conosciuto Giorgio De Chirico a Ferrara nell'ospedale psichiatrico
(era tempo di guerra...) lasciò il futurismo e si dedicò alla pittura
metafisica "rientrando nell'ordine". Di
Giorgio De Chirico, più che i "manichini" apprezzo - senza
fare lo psicanalista - questo suo giovanile paesaggio riecheggiante
vagamente "L'isola dei morti" di Arnold Boecklin.
Giorgio De Chirico - "La Torre Rossa" - 1913 - Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
IMPRESSIONI ED EMOZIONI. Foto: "Questi erano uomini !". - Quadro: "Il sole freddo".
Garda,
14 gennaio 2016
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AUTORITRATTI...
Il giovane Pablo Picasso (1881-1973) ed il suo primo quadro cubista: le "Demoiselles d'Avignon" del 1907
"Le Grand Nu" del 1908, primo quadro cubista di Georges Braque (1882-1963)
Affermo, senza timore di essere
disapprovato, che queste due opere sono degli "autoritratti", perché se
guardiamo la fisionomia (riga dei capelli compresa: laterale quella di
Picasso e centrale quella di Braque) non possiamo non notare una
somiglianza impressionante. Picasso va oltre: le maschere negresche sono una repulsione aggressiva del proprio aspetto non troppo gradito.
Affi, 5 gennaio 2016
* * *
EGON SCHIELE
Come
Vincent Van Gogh, Egon Schiele ha in comune tecnicamente la pennellata
violenta e la tematica dell'espressivismo introspettivo, infatti
entrambi hanno dipinto numerosi autoritratti (Schiele ne ha realizzati
circa trecento pur essendo vissuto solo 28 anni). Ecco quello di Egon
Schiele del 1912 definito "Autoritratto con spalla nuda alzata". Qui
sono riassunti i caratteri emblematici delle opere schieleane:
paralisi, "zombismo", perdita sensoriale e mutilazione del corpo, freddezza dermica profonda,
effetto psico-somatico emaciante, senso di costrizione in camicia di
forza, confusione mentale e sola salvezza fisica degli occhi innocenti ma
terrorizzati ed imploranti.
Egon Schiele - Autoritratto - 1912 - Olio su tavola, 42,2x33,9 cm.
Sicuramente
non è un dipinto da collocare in camera da letto, ma avendo valore
storico-artistico è conservato nel Leopold Museum di Vienna.
Sanremo, 2 gennaio 2016
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MOVIMENTO
ARTE CONCRETA
E'
una corrente artistica fondata a Milano nel1948 da Atanasio Soldati,
Gillo Dorfles e altri, al fine di promuovere l'arte non figurativa in
polemica con i neorealisti impegnati politicamente (come Renato
Guttuso). Infatti in una recente intervista Angelo Dorfles, detto
Gillo (Trieste, 12 aprile 1910) ha dichiarato e le sue opere partono
da macchie (come molti altri artisti del passato). Eccone un esempio:
Gillo
Dorfles, "Variazione su due cerchi", 1950, olio e tempera su cartone,
cm. 36,5 x 51
Riporto
questa "opera" solo per curiosità in quanto l'autore ha
105 anni ed organizza ancora delle mostre che - candidamente - spera
non vadano deserte...
Poiché
Gillo Dorfles vuole un'arte né figurativa né politicizzata (non sopporta i neorealisti come Renato Guttuso), riporto invece
un esempio di arte informale politicamente impegnata:
Jean
Fautrier, "Tête d'Otage N.1", 1943
La
serie degli “Ostaggi” è stata dipinta da Jean Fautrier mentre
era in un ospedale psichiatrico parigino nel quale si era rifugiato
per sfuggire alla cattura da parte dei militari tedeschi (lui era
partigiano) e dalle cui finestre vedeva le torture alle quali i
tedeschi sottoponevano i prigionieri francesi.
COMMENTO1.
Jean Fautrier ha dimostrato che si può fare arte informale
impegnata.
COMMENTO2.
Gillo Dorfles, pur essendo un medico psichiatra, purtroppo non ha
capito l'importanza dell'impegno politico e dire che il tempo non gli
è mancato...
Lonato, 12 dicembre 2015
* * *
MARCEL DUCHAMP
Marcel Duchamp (1887-1968) è stato un artista francese dai più ritenuto il
grande rinnovatore dell'arte contemporanea. Fra le sue opere c'è il
badile per spalare o la neve dai marciapiedi o il letame dalle stalle.
Marcel Duchamp - Pala - 1915
Trattasi di un ready made puro (lo firmò soltanto) cioè di un oggetto che Duchamp vide in un negozio di New York e che decise ipso facto
di farlo diventare un'opera d'arte senza modificarlo minimamente
(diversamente dalla ruota di bicicletta con forcelle che almeno fece lo
sforzo di metterla su di uno sgabello).
Il docente che ha illustrato questo capolavoro... ritiene che un'opera
d'arte (come la pala) sia eterna non come i magnifici rettori ed i capi
di governo che sono destinati a scomparire.
COMMENTO1. I grandi personaggi pubblici sono transeunti ma solo nel
loro ruolo, sono imperituri (o quasi) in ambito storico. Anche gli
oggetti artistici sono transeunti, basti pensare alla sorella di
Duchamp che buttò una delle sue opere (lo scolabottiglie)
nell'immondizia...
COMMENTO2. Domandiamoci: ma se la pala non fosse esposta in bella mostra in un museo ma messa in cantina con altra rumenta,
sarebbe ancora un'opera d'arte ? E le altre pale uguali (prodotte in
serie dalla stessa fabbrica) sono opere d'arte o semplici utensili ? …
COMMENTO3. Marcel Duchamp - non troppo a piombo sessualmente (Rrose Sélavy) – ha
sempre arrogantemente e sprezzantemente deriso coloro i quali hanno
creduto nella sua “arte” come una persona che fisicamente gli
somigliava ma della quale non posso fare il nome perché deceduta.
P.S. Duchamp non stranamente ebbe successo prevalentemente negli U.S.A....
Verona, 2 dicembre 2015
ADDENDUM. Con il ready made (pronto all'uso) Duchamp si prefigge ed ottiene un triplice scopo:
1) deridere i creduloni dell'arte
2) provocare i razionali
3) sollazzare gli amici ironici.
In tutti i casi di fondo c'è una personalità schizoide, sarcastica e tracotante che
disprezza l'umanità ambivalente nei suoi confronti, la quale lo ammira
fisicamente e intellettualmente ma lo rifiuta moralmente. In sostanza
alla base c'è un uroborico disprezzo reciproco (esclusi quelli come lui).
CONCLUSIONE. Ricordando che proveniva da una famiglia di scacchisti
(sorella compresa) e che fu capitano della squadra francese di scacchi
delle olimpiadi per corrispondenza del 1935, possiamo dire che la sua
vita è stata una lunga partita a scacchi contro tutti.
Verona, 3 dicembre 2015
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MUSEO D'ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Venerdì
scorso ho visitato la sezione contemporanea del MAMbo di Bologna
nell'ambito di una lezione esterna. Sono stato soddisfatto perché le
opere dal vero sono sicuramente meglio di quelle viste in fotografia.
Però non apprezzo la scelta di trascurare il realismo socialista come
il seguente quadro di Renato Guttuso che ho dovuto guardare per conto
mio:
MAMbo - "Funerali di Palmiro Togliatti" di Renato Guttuso, 1972
e privilegiare un informalista che non comunica niente come:
MAMbo - "Iposesi ultime" di Vasco Bendini, 1963
Anche insegnando arte si fa politica (filoamericana). Dico questo
perché il docente ha associato il quadro di Bendini alla crisi fra USA
ed URSS del 1963 attribuendo la colpa ai sovietici per aver installato
missili nucleari a Cuba che minacciavano gli statuniensi. Peccato che
abbia dimenticato che questi avevano puntato i propri missili verso
l'URSS dalla Turchia e dall'Italia...
Gli statunitensi non hanno perso il vizio di aggredire gli altri perché
attualmente hanno missili installati sempre in Turchia ed Italia (oltre
Germania, Polonia ed Ungheria) puntati verso la Russia, anche se con i
sottomarini non c'è bisogno di avere rampe terresti.
Garda,
24 novembre 2015
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CAPOLAVORO 'DECURTATO'
Questo
quadro di Lorenzo Lotto si trova nella Galleria Carrara di Bergamo ed è
intitolato "Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria ed offerente"
E' un dipinto ad olio su tela del 1523. Misura 189,3x134,3 cm.
Nella parte superiore vi è un rettangolo grigio in sostituzione del paesaggio tagliato via da un soltato francese nel 1528
P.S. I volti e gli atteggiamenti della Madonna (a sx) e dell'angelo (a
dx) sono identici a quelli dell'Annunciazione di Recanati che sarà dipinta da
Lorenzo Lotto nel 1534
Garda, 17 novembre 2015
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BERGAMO
Ho
fatto una puntatina a Bergamo perché al GAMeC hanno allestito una
mostra su Kazimir Malevic e si poteva fotografare. Non è che mi
interessasse molto perché astrattisti ed informali li lascerei nel loro oblio per non parlare di Jean Fautrier...
Bergamo - GAMeC - "Piccola costruzione in blu" di Jean Fautrier - 1959
E' comprensibile che Fautrier preparasse le sue opere lo stesso giorno della mostra in pochi minuti...
P.S. Gli storici dell'arte hanno l'ardire di ricordarlo ed i galleristi
di esporlo... Non c'è limite alla spudoratezza nel settore artistico
Però
Malevic ha preso in giro il pubblico meno di altri ed ha avuto un
percorso artistico vario. Qui mi limito ad un paio di foto perché i
servizi fotografici sono impegnativi:
Bergamo - GAMeC - Autoritratto di Kazimir Malevic - 1933
Bergamo - GAMeC - "Figure nere" di allievi di K. Malevic il quale sovrintendeva - 1920 circa
Queste opere "suprematiste" non firmate e non datate provengono dal museo russo di San Pietroburgo
Una capatina alla cappella di Bartolomeo Colleoni non poteva mancare:
Bergamo - Cenotafio nella cappella Colleoni opera di G. A. Amadeo - 1472/76
La
Galleria Carrara merita sicuramente una visita specialmente per chi ama
la pittura (ci sono opere di Mantegna, Tintoretto e Raffaello), ma io
prediligo la scultura come:
Bergamo - Galleria Carrara - "Alcova di Ganimede" opera di Grazioso Fantoni per il commitente Gerolamo Sottocasa - 1774/5
Questa grandiosa composizione lignea è stata donata nel 1996 al comune di Bergamo dalla discendente Ferdinanda Sottocasa
Bergamo
- Galleria Carrara - L' "Alcova di Ganimede" merita di essere osservata
nei particolari - Giove-aquila rapisce Ganimede per "sposarlo"
nell'Olimpo...
Visto il significato sessuale... forse si capisce quale sia uno dei
motivi per i quali Ferdinanda Sottocasa abbia donato il complesso
scultoreo...
E dire che il suo avo Gerolamo volle l'alcova per celebrare le sue nozze con Lisabetta Lupi...
Bergamo
- Galleria Carrara - Particolare del quadro di Francesco Hayez
rappresentante Giorgio (fuori campo) e Caterina Cornaro - 1842
Sebbene io apprezzi abbastanza Francesco Hayez, non posso non rilevare l'eccessiva grossezza delle braccia di Caterina... e l'omero sinistro "curvilineo" ...
Bergamo,
città poco conosciuta, ha un notevole fascino perché composta da
edifici nobiliari ben conservati, zone verdi, utilizzo di blocchi di
pietra e soprattutto una tranquilla e silenziosa viabilità pedonale. Da
non sottovalutare la cucina tipica per tutte le tasche. Inoltre i pochi
turisti sono lombardi di estrazione borghese (non ci sono giapponesi,
arabi o negri). Potrei definire Bergamo come una città raffinata.
Bergamo, 15 novembre 2015
* * *
SURREALIMO
E’ un movimento artistico nato negli anni 20 in Francia ivi
denominato “surréalisme”. Etimologicamente è composto da “sur” e
“réalisme” che un italiano facilmente traduce con “su” e “realismo”.
Eppure qualche docente dell'ateneo veronese (esperto della materia…)
“sur” lo traduce “sotto” perché si riferisce psicoanaliticamente al
sogno contrapposto alla ragione.
Mi sembra una forzatura, la lingua ha le sue accezioni che non si
possono travolgere come affermare che tutte le parole non hanno alcun
riferimento con gli oggetti ai quali si riferiscono in quanto le
interiezioni, ad esempio, riproducono fedelmente il suono al quale si
riferiscono.
Chi non ha una formazione scientifica fa affermazioni senza fondamento:
non è abituato a dimostrare. Si tratta di pseudoletterati usciti dai
vecchi licei classici i quali, con i loro programmi ascientifici, hanno
rovinato migliaia di studenti. Fortunatamente i politici si sono decisi
a riformare il liceo classico introducendo il diritto e rafforzando
matematica e scienze.
Dimenticavo: il milanese ha deciso di non fare più lezione il venerdì
a Verona, ma di restare nella sua città e far visitare il locale Museo
d'arte contenporanea a gruppetti di studenti (massimo dieci) ripetendo
sempre la stessa lezione per circa tre mesi…
P.S. Con riferimento al surrealismo ha presentato brevemente Salvador
Dalì proiettando tre o quattro quadri fra i quali il molto
significativo...
(lo
avevo già visto dal vero a Stoccolma) e che ha commentato affermando
(sorridendo) che la cosa che lo colpiva di più era il pugnale infisso
nel petto...
Da notare che con Egon Schiele aveva proiettato questo:
il cui lubrico commento indugiava sul significato della posizione della donna...
L'arte è passione... ed il mio giovane amico G. vorrebbe relazionarsi con la "Jessica di Roger Rabbit"
però potrebbe anche "accontentarsi" della "Betty Boop di Roger Rabbit"
che non è affatto male (ma hanno tutte e due almeno cinque anni più di lui).
Desenzano, 6 novembre 2015
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DISCARICA
Oggi, nell'ambito di una
lezione di Storia dell'arte contemporanea, ho visitato presso il
Palazzo Miniscalchi Erizzo a Verona la mostra "La sottile linea del tempo" allestita dal veronese Giorgio Fasol. Ecco qualche esempio di opere d'arte contemporanee di giovani artisti:
Palazzo Miniscalchi Erizzo - Giorgio Fasol con il prof. Roberto Pasini ed una sua assistente
Palazzo Miniscalchi Erizzo - Sedie ...
Palazzo Miniscalchi Erizzo - ... "Uccellini imbalsamati" (nel cantone) e due "Pezze di stoffa" (foto di sinistra)
Caprino Veronese - Piazza Alberto Stringa - Allestimento di una vetrina: piatti su attaccapanni (foto di destra)
Le studentesse che hanno visto
la mostra erano più schifate che divertite: non hanno lesinato battute
sarcastiche. Io aggiungo che questa mostra di materiali da discarica
ha rovinato le sale del palazzo Miniscalchi Erizzo che ospitano una
pregevole collezione di arte antica. Il prof. Pasini, con sottile
ironia, ha presentato il signor Fasol come il più grande collezionista
di arte contemporanea d'Italia e del mondo...
Meglio una vetrina di negozio caprinese di casalinghi ...
P.S. Bisogna stare attenti che gli addetti alle pulizie di Palazzo
Miniscalchi Erizzo non spazzino via (come è successo recentemente al
Museion di Bolzano) queste "opere d'arte"...
Verona,
30 ottobre 2015
*
* *
PUNTATINA A VILLAFRANCA
Non avendo ieri a Trento trovato statue lignee adeguate, abbiamo oggi
pensato di recarci al mercatino dell'antiquariato di Villafranca ed un
polacco effettivamente ha soddisfatto le mie modeste aspettative avendo
a disposizione una coppia di teste in teak (genere tectona) istoriate che sembrava mi aspettassero: tre secondi ed erano passate di mano... compresa una malandata Ghiandaia (garrulus glandarius) imbalsamata.
Teste birmane in teck con inserti in osso. Altezza 35 cm.
Con
i commercianti maschi mi intendo al volo, con le donne non si suò
contrattare. Il polacco pretendeva che gli inserti fossero d'avorio...
Villafranca di Verona - Flamenco
Cava semi seco ed aragosta alla faccia di quell'arabo bastardo neoplastico che mi ha derubato e probabilmente sta festeggiando con il mio oro
Villafranca di Verona, 11 ottobre 2015
* * *
STORIA DELL’ARTE VENETA TER
Ovviamente ne ho approfittato per festeggiare gastronomicamente:
Bardolino - Antipasto di mare enorme...
Bardolino - Spaghetti ai frutti di mare (normali...)
O
Bardolino - Grigliata
Il cameriere che ha preso gli
ordini ci ha consigliato una grigliata sola... ma io gli ho detto che
ho uno stomaco come Tiramolla... E poi che festa è con le mezze
porzioni ?
Bardolino, 24 settembre 2015
* * *
STORIA DELL’ARTE VENETA BIS
Ecco due ritratti di Paolo Caliari detto il Veronese che
apprezzo moltissimo, perché l'artista ha saputo rappresentare benissimo
il comportamento timido ma curioso dei bambini. Precedentemente per i
pittori ed i loro committenti esisteva soltanto Gesù Bambino.
Paolo Caliari detto il
Veronese - Iseppo Da Porto con il figlio Adriano e Livia Da
Porto Thiene con la figlia Porzia (ca. 1555)
Verona, 24 settembre 2015
* * *
STORIA DELL’ARTE VENETA
Questa mattina ho sostenuto l’esame di “Storia dell’arte
Veneta”. Mi ha dato soddisfazione perché la docente mi ha lasciato
spaziare con raffronti fra i quali:
Lorenzo Lotto – L’Annunciazione di Recanati 1534
L’Eterno sembra prendere la mira
L’Angelo affannato (guardare i capelli) sembra dire “Ma va !” e pensa “Tutto ‘sto volo per lei ?”
La Vergine: “Ma io che c’entro ?”
(Ed il gatto scappa)
Tintoretto – L’Annunciazione della Scuola Grande di San Rocco 1583-87
La provocazione dell’artista
non si limita al solo ambiente decrepito – in contrasto con il curato
letto a baldacchino ed il soffitto a cassettoni - con un muro
sbrecciato inserente un frammento della base di una colonna che divide la
scena in due parti come la colonna di Antonello da Messina, ma con la
Vergine che ha il viso, i capelli e le mani da uomo… Però la frotta
disordinata degli angioletti eterei (ricordano i cherubini rossi di
Giovanni Bellini), che seguono in un vortice la Colomba dello Spirito
Santo, dà la sensazione della scia turbinante che li trascina con sé e
non si sa se si fermeranno.
Un’immagine di movimento simile è assolutamente avvincente. Questa
Annunciazione, per quanto riguarda gli angeli, è un capolavoro.
Dimenticavo... ho preso trenta e lode.
P.S. E' per me una grande emozione a quasi settant'anni ottenere ancora dei buoni risultati universitari, ma studio con passione
(poco perché sono in part-time e ho pure altre attività e non per il
voto: mi sarei sinceramente accontentato di un 18 perché è pur sempre
un esame in meno).
Verona, 24 settembre 2015
* * *
CROCIFISSI
Siccome non avevo abbastanza crocifissi da muro, ho pensato bene di comperarne uno da tavolo …
PS1. Mia moglie voleva metterlo sul comodino della camera antica per gli ospiti nella dépendance perché un tempo si usava ... invece l'ho messo nel mio studio che così è diventato quasi una cappella...
PS2. L'antiquario voleva vendermene anche un altro simile a buon
prezzo... evidentemente non hanno grande mercato... se non ci fossi io
che compero 'sta roba... Il venditore emiliano non la smetteva di
ringraziarmi: il mercato antiquario è in crisi nera ed i commercianti
non fanno neanche le spese.
COMMENTO ECONOMICO. Con il prolungarsi della crisi gli italiani si
divertono soltanto andando in macchina visto il calo del prezzo dei
carburanti.
* * *
A
Bardolino, complice la giornata estiva, c'era una ressa di italiani fra
i quali una collega di lettere pensionata con il marito. Abbiamo
parlato di letteratura italiana e lei si è meravigliata che un suo
alunno ragioniere si fosse laureato in Lettere italiane. Le ho detto
che ormai è un fatto comune (ne annovero più di uno fra i miei ex
alunni) e che eventualmente era più sorprendente che proprio un suo
vecchio collega della materia pensionato da tempo fosse diplomato
Perito agrario (lei non lo sapeva: è rimasta esterrefatta !). - I
diplomati dei tecnici - prima delle liberalizzazione degli accessi -
non potevano iscriversi a Lettere e Filosofia ma a Magistero ed
ottenere la laurea in Pedagogia con la quale potevano insegnare Lettere
negli istituti tecnici e professionali.
Bardolino, 20 settembre 2015
* * *
SCULTURE
Le mie case pullulano di statue come:
Tavolino nell'entrata con statuette cinesi in marmo di poche pretese e bronzi indiani
Bagno con statua italica del II millennio a.C. in arenaria
Bardolino, 12 settembre 2015
* * *
DISTRUZIONE DEI MONUMENTI
Leggendo
un testo di storia dell'arte veneta rinascimentale, mi sono imbattuto
nella cappella Ovetari distrutta nel 1944 da un bombardamento dei
militari statunitensi. Se ricordiamo, solo per fare un esempio famoso,
anche la distruzione dell'arciabbazia di Montecassino avvenuta nello
stesso anno ad opera dell'esercito americano, allora si arriva ad una
conclusione: gli statunitensi non possono essere ammessi a visitare le opere d'arte italiane (tanto non capiscono niente...!).
Sanremo,
15 agosto 2015
* * *
MENTRE SEI LONTANA
Guardo il mare e tu mi appari pura all'orizzonte mentre Ostro ti soffia dolcemente fra le mie braccia.
Sanremo, 31 luglio 2015
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STORIA, ARTE E SPETTACOLO
Lonato (Bs), 18 luglio 2015 - Casa del podestà veneziano e torre civica
Brescia, 18 luglio 2015 - Museo di Santa Giulia - Croce longobarda detta di Desiderio
Cavaion Veronese, 18 luglio 2015 - Compagnia teatrale l'Attorchio
La compagnia teatrale è stata veramente spassosissima: riassumo una scenetta.
Il curato sostituisce l'arciprete
nelle confessioni. E' poco esperto e quindi quando arriva una fedifraga
che ha cornificato il proprio marito cinque volte telefona con
l'interfono all'arciprete per sapere come deve comportarsi e questi gli
dice di infliggerle una penitenza consistente nel recitare 25 Atti di
dolore 25 Padre nostro e 25 Salve Regina. Poi arriva un'altra sposa che
confessa di aver tradito il proprio marito tre volte. Il curato non sa
come affrontare questa nuova situazione e quindi ritelefona
all'arciprete ma risponde la perpetua perché questi è uscito. Allora
deve arrangiarsi da solo e per superare la difficoltà dei tre
tradimenti che non sa come sanzionare, dice alla sposa: "Tradisci tuo
marito ancora due volte e poi recita 25 Atti di dolore 25 Padre nostro e 25 Salve Regina".
Brescia, 18 luglio 2015
* * *
RAGIONAMENTI TURISTICI
Bardolino è zeppa ma non troppo di turisti. Se vado a passeggiare e cenare a Bardolino divento anch'io un turista. Se resto a Caprino non vado in vacanza.
A parte questo scherzo logico, mi sembra un gioco tragico che denota né
fantasia né arte né imprenditorialità ma una inclinazione al fallimento
greco, questa vetrina di negozio bardolinese:
Bardolino - Negozio con lampadari avvolti con pellicola di alluminio (da forno)
Bardolino, 16 luglio 2015
* * *
PIRANDELLO
Fa piacere
accorgersi che a Garda, grazie anche a persone come l'anziana maestra
Maria Antonietta Vianini presidente della compagnia teatrale "La
Rumarola", c'è sensibilità culturale manifestata questa sera con la
promozione della commedia di Luigi Pirandello "L'uomo, la bestia e la
virtù" portata in scena nel chiostro della pieve dalla compagnia
veronese "Armathan"
Garda - Compagnia teatrale Armathan
Mi piace alternare
l'assistere a commedie brillanti con altre più impegnative ma al
contempo divertenti come quella di questa sera alla quale hanno
presenziato in particolare persone anziane dai commenti non sempre
molto culturali (forse confondevano Luigi Pirandello con Mario
Amendola), ma la maggior parte ha dimostrato attenzione e comprensione.
Aggiungo che non tutti gli anziani sono interessati al teatro: ho
offerto trasporto e biglietto gratuito ma invano...
PS1. Ultimamente a Garda il sottoscritto è quasi di casa: per necessità
in quanto a Caprino oltre ai bar ... D'altronde è un paese di
contadini, artigiani ed operai che danno un utile contributo
all'economia della nazione: non ci possono essere solo professori.
PS2. L'Amministrazione
comunale caprinese ha promosso un ciclo gratuito di incontri
organizzati dall'Università della terza età. L'anno prossimo saranno a
pagamento: vedremo.
PS3. Non si pensi che io disdegni il lavoro manuale: ad esempio questa mattina per
aggiustare recinzione e muretto ho usato: sega, motosega, cazzuola, tenaglie, scalpello, flessibile, demolitore e
saldatrice... (Ho praticamente una ferramenta...)
Garda, 15 luglio 2015
P.S. Sociologia dello spettacolo teatrale
Gli spettattori erano prevalentemente donne anziane. I pochi uomini erano pure anziani accompagnatori delle rispettive mogli.
Bardolino, 16 luglio 2015
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VICENZA - Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh
Niente
di speciale, però qualche quadro era degno di essere visto come il
"Doppio ritratto" di Giorgione e "Il sentiero di notte in Provenza" di
Van Gogh.
Vicenza, 15 maggio 2015
* * *
PORTONE-CANCELLO
Portone- e portoncino-cancello
Progettati da me ed Anna e realizzati dopo sette mesi dal duo caprinese "Dolce & Gabbana" quasi fedelmente.
Siccome Elisa dice che sono dei cancelli, però fungono da portoni, allora chiamiamoli portoni-cancello.
Garda, 4 maggio 2015
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ARCHEOLOGIA
Ecco alcuni piccoli reperti che mi sono aggiudicato in un'asta belga:
Cavallino romano in bronzo I-II secolo d.C. - Eros romano in argento I-IV secolo d.C.
Idolo schematico. Siria V millennio a.C. - Idolo
oculare. Mesopotamia III millennio a.C. - Idolo
precicladico a forma di violino. Kusura (Anatolia) III mill. a.C.
E per non trascurare i venditori italiani...
Amuleto zoomorfo in pietra. Mesopotamia III millennio a.C.
Siccome ha un foro longitudinale di sospensione, l'ho trasformato in girocollo con una semplice funicella.
Garda, 27 aprile
2015
P.S. Per aggiudicarmi gli idoli oculare
e precicladico ho docuto rilanciare assai per aggiudicarmeli: ma ne
valeva la pena perché sono rari e significativi.
Garda, 28 aprile
2015
* *
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ARTE E PAESAGGIO
Torri del Benaco,
19 aprile 2015. Porticciolo
Torri del Benaco,
19 aprile 2015 - Filosofo meditante...
Anna regge una statua lignea di San Cristoforo da me acquistata ma da lei scelta a Torri del Benaco
Dai mercatini dell'antiquariato non torniamo mai a mani vuote.
Torri del Benaco, 19 aprile
2015
* *
*
ENIGMA D'AMORE
Lui è follemente innamorato di lei
Lei è follemente innamorata di lui
Ma non si amano
Così soffrono per non far soffrire.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 24 dicembre 2014
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SCULTURE
Bussolengo. Capitello medievale utilizzato come base -
Verona. Arco dei Gavi restaurato (finalmente sono riuscito a fotografarlo senza persone)
Sculture vive ?
Milano - Castello Sforzesco - Michelangelo - Pietà Rondanini
A propostito della ricollocazione della Pietà Rondanini, ecco il fax che ho inviato tre giorni fa a Milano:
ASSESSORATO
ALLA CULTURA
- c.a. Ass.
Filippo del Corno
DIREZIONE
CENTRALE
- c.a. Dr.
Giulia Amato
DIREZIONE
SETTORE SOPRINTENDENZA
- Dr. Claudio
Salsi
Piazza Duomo,
14
- 20122 MILANO
Caprino
Veronese, 28 ottobre 2014
Oggetto:
PIETA' RONDANINI
...
mi permetto di presentarVi brevemente la mia proposta.
PREMESSA.
La
Pietà Rondanini è stata scolpita da Michelangelo dal 1552
al 1564 e non completata.
Nel
1904
è stata comperata da Roberto Vimercati-Sanseverino il quale la
collocò su di un'ara romana di epoca imperiale raffigurante i
coniugi Marco Antonio e Giulia Filumena Asclepiade.
Nel
1952
è stata acquistata dal Comune di Milano e lasciata sullo stesso
basamento. Per dare giusto rilievo all'opera, la Pietà è stata
collocata in modo “protetto” in uno spazio cementizio in fondo al
percorso museale attorniata da lastre grezze. Davanti ad essa è
stata posta una grande didascalia a guisa di lapide lignea che copre
la vista di parte della base. In definitiva, la Pietà è stata posta
in una cappella funeraria.
CONSIDERAZIONI.
Fare
della Pietà Rondanini il monumento
sepolcrale di
Michelangelo Buonarroti è lecito perché la scultura è drammatica e
trasuda gli ultimi sofferti giorni di vita dell'artista.
L'ara
romana è incongrua ed il
suo utilizzo come base è anche una mancanza di rispetto verso i
defunti effigiati.
PROPOSTA.
A
mio avviso, la collocazione isolata della statua è corretta. Si può
spostare però sempre in un ambiente
severo con sfondo scuro
per mettere in contrasto il colore bianco della stessa e facilitarne
la percezione.
L'attuale
base va assolutamente rimossa e sostituita con:
a)
un basamento metallico a forma di gambo di bicchiere – come due
parentesi )( - rivestito dello stesso materiale dello sfondo per non
pasticciare la purezza della Pietà
b)
in alternativa è possibile sostituire l'ara di sostegno come al
punto a) ma utilizzando un materiale
trasparente come vetro
stratificato di sicurezza conformato per aderire perfettamente nella
parte superiore alla base del gruppo marmoreo oppure un materiale
plastico parimente trasparente del tipo polimetilmetacrilato
o polietersulfone.
- Ritengo preferibile la soluzione b) perché l'utilizzo di una base
trasparente isola maggiormente l'opera e ne permette una visione
pura.
La
statua va mantenuta all'attuale altezza la quale ne permette
un'adeguata visione
rispettosa. A livello del
terreno sarebbe svilita, a livello elevato predominerebbe il fondo e
la statua sembrerebbe rimpicciolita.
La
didascalia va rimossa ed incisa sul pavimento antistante senza
aggiunta di colori.
...
NOTA. Vedremo come verrà realizzato il nuovo allestimento.
Affi, 31 ottobre 2014
* * *
PICCOLO CAPOLAVORO
Amuleto del dio egizio Bes in terracotta smaltata alto 2,9 centimetri - XXVI dinastia.
Affi, 4 dicembre 2014
* * *
TRE MUSEI DI MILANO (Collegamento)
Milano, 23 ottobre 2014
* * *
VERONA - LE FONTANE DI CASTELVECCHIO
Verona - Castelvecchio su via Cavour
Le fontane poste da Carlo Scarpa negli anni '70 nel giardino
di Castelvecchio provengono da strade o palazzi veronesi medievali.
Eccole.
* * *
TRENTO
PSICOLOGIA DI UN
COLLEZIONISTA - Al mercatino dell'antiquariato di Trento,
prima ho acquistato un crocifisso alto 60 cm., poi quello da 100 cm.
perchè era un affare ed in fine una statua alta 75 cm. di san Domenico
(con il cane e la torcia) onde "equilibrare" la severità dei simboli
religiosi... (Acquisti effettuati da tre venditori diversi: mi piace far lavorare tutti quelli che meritano.)
Trento, 13 settembre 2014
* * *
GALLETTO VENEZIANO
Dopo l'artistica aquila dalla testa bianca di Istambul, ecco un più modesto ma ven colorato galletto muranese.
Venezia, 19 luglio 2014 - Galletto di manifattura muranese. Vetro. H. 7 cm.
Venezia, 19 luglio 2014
* * *
ARTIGIANATO TURCO
Istanbul, 29 giugno 2014 - Aquila dalla testa bianca, vetro, altezza 12 centimetri
Era troppo graziosa e ben fatta (degna di un artista muranese) per
lasciarla ad Istanbul col rischio di rompersi o essere venduta a qualche crocierista degli States.
PS1. Mi hanno colpito, oltre l'armonia, l'aspetto non severo e la precisione degli occhi.
PS2. E' un pezzo unico del maestro vetraio turco: non aveva altre aquile.
PS3. Incoraggio sempre i bravi artisti.
PS4. Sarà un piccolo e semplice oggetto, ma ci vuole molto mestiere per
realizzarlo (queste opere non sempre riescono come si vorrebbero perché
il vetro non è come la tempera o la creta che si ritoccano a piacimento) e mi è
piaciuto al
primo sguardo.
PS5. L'ho comprata perché non costava troppo e l'ho lasciata a mia
moglie perché è lei l'appassionata collezionista di opere in vetro.
Bussolengo, 4 luglio 2014
* * *
CHIESE MEDIEVALI DI BARDOLINO
Bardolino, 18 maggio 2014
* * *
SALVADOR DALI'
Salvador Dalì è stato un artista che mi ha sempre divertito molto, eccone un esempio:
"Salvador Dali In Voluptate Mors"
Foto scattata nel 1951 da Philippe Halsman a Salvador Dalì con un teschio formato da sette donne.
Milano, 28 marzo 2014
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CHERUBINO
Cherubino in legno di acero dipinto. Altezza 16 cm. Ortisei, 1960 circa
Trento, 8 marzo 2014
* * *
AMORI IMPOSSIBILI
Santa Sebastiana ferita da Amore di Sandro Becucci (2008). Olio su tela 100x142 cm
E' conturbante accorgersi che una donna fantastica è innamorata di te.
Colà di Lazise, 7 febbraio 2014
* * *
SCULTURE LIGNEE
Al veronese Mineral Show c'era pochissima gente, anche perché novità
non ce ne sono in termini di minerali e fossili e così, oltre ad un
corallo pietrificato e qualche oggetto in selenite, mi sono consolato
con due statue di ebano:
India, statua lignea induista, altezza 47 cm.
-
Gabon,
statua lignea "L'arrampicata", altezza 73 cm.
All'uscita delle Mostra mi si avvicina una signorina sui 25 anni
nè bella nè brutta ma non piacente. Mi chiede se ho visto il Mineral
Show e se l'ingresso era gratuito. Le rispondo che costava sette euro.
Allora mi chiede posso darle il mio biglietto (usato). Le rispondo che non
sapevo dove lo avevo messo (ero anche pieno di pacchi con un braccio
malconcio) e che era già stato letto dall'apposito rilevatore e quindi
non era più utilizzabile. Se ne va. Mi viene in mente che c'era una
sola cassa con una coda molto lenta, ma soprattutto che c'erano due
cartelli in bella vista che diffidavano i visitatori dall'acquistare
biglietti dai bagarini. Sicuramente la signorina "questuante" intendeva
vendere il mio biglietto (e altri) sabato o domenica quando potrebbe
esserci ressa infinocchiando gli sprovveduti (praticando magari uno
sconto...).
COMMENTO. Questa signorina baldracca è peggio dei ladri perché fa
soffrire la gente con l'inganno sorridendo e guardandola negli occhi
...
Verona, 29 novembre 2013
* * *
GINEVRA
DE' BENCI di LEONARDO DA VINCI
Ginevra de' Benci di Leonardo da Vinci, 1474 - Olio e
tempera su tavola, 38,8 x 36,7 centimetri - National
Gallery of Art di Washington
Questo dipinto del 1474 circa è
unanimemente attribuito al giovane Leonardo (nato il 15 aprile 1452).
Io ho dei forti dubbi nel senso che Leonardo aveva l'abitudine di
iniziare dei lavori e poi lasciarli completare altri (come la Vergine
delle Rocce) oppure, lavorando nella bottega del Verrocchio, di
lavorare in gruppo. Il ritratto di Givevra de' Benci è sicuramente
leonardesco (testa larga, assenza di orpelli signorili, occhi
semichiusi se con viso largo, "inespressiva" vena malinconica) nella
parte sinistra del volto ma non nella destra perché l'cchio è più
aperto e disassato con effetto di inaccettabile lieve strabismo. Infatti nei seguenti
dipinti gli occhi sono perfettamente in asse (Leonardo non ha mai
commesso errori simili):
Dama con l'ermellino
1488
La Belle Ferronière
1490
Monna Lisa dopo 1503
Ma il culmine della cantonata
sta nel naso che è storto. E ciò è dovuto
a due errori:
1) è asimmetrico rispetto al volto e disassato rispetto alla
protuberanza occipitale esterna del cranio
2) c'è una pennellata maldestra di colore chiaro sullo spigolo apicale
del naso che lo storce verso sinistra di chi guarda
CONCLUSIONE. Considerato che
Ginevra de' Benci non era né strabica ne rinodeformata e che Leonardo
da Vinci non era (seppur ventiduenne) un dilettante (sin da bambino
eccelleva nel disegno), allora il dipinto è di Leonardo e di altro suo
collaboratore verrocchiano (forse il Verrocchio stesso nell'intento di
aiutare il discepolo [Leonardo non protestò per l'intervento
{pennellata} errato del maestro per una questione di rispetto e timore
riverenziale]).
P.S. Ginevra de' Benci assomiglia stilisticamente assai alla
giovane donna del Verrocchio nella cui bottega Leonardo lavorò e studiò
in età giovanile per diversi anni.
Andrea del Verrocchio
- Busto di giovane donna 1465 - Marmo, 53
centimetri - Frick Collection, New York
Affi, 26 ottobre 2013
* * *
GUSTAV KLIMT INCORNICIATO
Joseph Pembauer di Gustav Klimt
Bardolino, 21 settembre 2013
* * *
DUE RITRATTI
Oggi mi sono giunti contemporaneamente due quadri, uno dalla Francia ed
una dalla Cina. Sono molto diversi e forse poco interessanti, ma per me
hanno un grande significato. Quello di San Bernardo da Corleone
rappresenta, come spiegai il 15 luglio scorso, il Fra' Cristoforo dei
Promessi Sposi manzoniani, mentre il secondo rappresenta Joseph
Pembauer ed è il capolavoro ritrattistico di Gustav Klimt (quelli di
donne per le quali è famoso sono di gran lunga inferiori).
San Bernardo da Corleone di pittore di scuola sacra siciliana della fine '600 -
Olio su tela, cm 20x30
Ritratto di Joseph Pembauer - copia ad olio su tela di cm. 56x70 - dipinto da Gustav Klimt nel 1890 il cui originale si trova nel Ferdinandeum di Innsbruck
P.S. Non sopporto le copie di qualsiasi genere, ma questa è realistica,
dipinta ad olio e fatta proprio bene. La terrò in vista finché non mi
sarò saziato.
Bardolino, 6 settembre
2013
* * *
ARTE E INDUISMO
Statua rappresentante Shiva e Parvati - India, metà XX secolo
Legno massello di palissandro ebanizzato. Altezza 62 cm.
Mantova, 16 giugno
2013
* * *
PIETRO
BEMBO
Alla mostra su Pietro Bembo di Padova, sono state raccolte opere
a lui appartenute ed ormai disperse in tutto il mondo. Non si può dire
che avesse gusti mediocri, basti pensare ad un busto di Caracalla del
III secolo ora esposto nel Museo archeologico di Napoli.
PIETRO BEMBO: busto
funerario opera di Cattaneo Danese del 1947 e quadro opera di Lucas
Cranach il giovane del 1532
Anna davanti a lastra cinquecentesca per cucina papale
Padova, 5 maggio 2013
* * *
CONTRATTO BERBERO
Contratto berbero in fronte e retro su legno di palma vidimato con timbro (centro-basso
seconda immagine) da autorità francese in Algeria.
Fine XIX secolo. Centimetri 22x10.
Affi, 5 febbraio 2013
* * *
DEE MADRI E VENERI STEATOPIGIE
Molti archeologi, quando rinvengono una statuetta di donna grassa,
parlano di dea madre. Altri, recentemente, parlano di veneri
steatopigie.
A mio avviso sono esistite soltanto le veneri steatopigie o
"anoressiche". Le donne grasse erano e sono simbolo di ricchezza,
fertilità e sessualità: sono perciò desiderabili.
Nel Veneto si diceva: "Te sì belo graso" e non "Te sì belo magro" perché il magro è un "Magnamal".
Nella preistoria venivano modellate, detenute ed offerte statuette di
donne prosperose, non per adorarle religiosamente ma per possederle
come simbolo di piacere e di prestigio (avere la moglie grassa significa essere ricchi e potenti).
Quindi le due statuette di donne rubiconde da me fotografate il 27 del
mese scorso a Cagliari, rappresentano veneri (belle donne) e non dee.
P.S. Non riporto fotografie per non appesantire ulteriormente l'accesso al sito.
Bussolengo, 4 febbraio 2013
* * *
ARCHEOLOGIA SARDA
Il bronzetto di guerriero con due scudi proveniente da Teti (Nuoro),
che ho fotografato il 27 gennaio 2013 nel museo archeologico di
Cagliari, è decisamente bello e interessante (sembra un marziano)
tant'è che Trentini e Bavaresi se l'erano fatto prestare due anni fa
per la mostra "Le grandi vie delle civiltà".
Bussolengo, 4 febbraio 2013
* * *
BILANCIAMENTO ARCHEO-SESSUALE
Poiché il British Museum non espone statuette itifalliche, ma di finocchietti, bisogna ristabilire l'equilibrio (moderato):
(1)
(2)
(3)
(4)
(1) Statuetta in terracotta di ermafrodito. III a.C. Metaponto
(2) Statuetta in lamina di bronzo di guerriero. X-IX secolo a.C. Etruria settentrionale.
(3) Statuetta in terracotta di pastore itifallico trasportante agnello sulle spalle. V secolo a.C. Grecia
(4) Amuleto in bronzo "femmineo". II secolo a.C. Anatolia.
Affi, 21 dicembre 2012
* * *
IDOLO IRANIANO
Idolo femminile iraniano - III/II millenio a.C. - Rame arsenicato - Altezza 8 centimetri
Affi, 12 dicembre 2012
* * *
VENERE STEATOPIGIA
Finalmente una statuetta neolitica
di venere steatopigia, non come le tre vendute da Christie's a Londra
il 26 aprile 2012 dichiarate essere dell'età del ferro e delle
quali ho relazionato il 25 agosto 2012 (vedere sotto). Quelle di Christie's sono
sicuramente bellissime, ma la datazione non mi convince.
TEL HALAF FERTILITY FIGURE
Mesopotamia, ca. 5000 BC. Rarer early figures. H 2.1".
Fragmentary: usual repair and small chip to top of head.
N.B. Queste "veneri" hanno la testa appena abbozzata.
Garda, 8 novembre 2012
* * *
VENERI
STEATOPIGIE
Le statuette in terracotta di donne grasse soltanto nei glutei e nelle
cosce
(steatopigia: dal greco "stear" grasso e "pyge" deretano) erano
abbastanza diffuse in epoca neolitica e Christie's lo scorso 26 aprile
a Londra ne ha messe tre all'asta vendendole a prezzi abbastanza
elevati:
Amlash, I millennio a.C., 1750 sterline
-
Siria, V millennio a.C., 2750 sterline
-
Amlash, I millennio a.C., 4750 sterline
Non ho partecipato all'asta perché le due statuette dell'Amlash
iraniano attribuite al I millennio a.C. mi sembrano di epoca troppo
tarda (siamo già nell'età del ferro) e quindi esse o sono false o la
datazione non è corretta.
Queste statuette sono alte poco più di dieci centimetri e vengono
definite "veneri steatopigie" perché rappresentavano la bellezza
femminile (anche se avevano scopi religiosi).
Anche in ispiaggia in questo periodo vi sono donne steatopigie in bella
vista, ma non le definirei veneri ...
Valbonne
(France), 25 agosto 2012
* * *
PALEONTOLOGIA
ARCHEOLOGICA
Tre
statuette in avorio fossile di stegodonte
- Indonesia - Altezza da 7 a
9 centimetri.
Ho coniato il termine paleontologia
archeologica con riferimento ai fossili animali (paleontologia)
ed all'arte preistorica (archeologia).
Caprino Veronese, 13 maggio 2012
*
* *
ARTE
E RELIGIONE
Durante
una conferenza universitaria uno studente chiede se le opere scultoree e le
raffigurazioni preistoriche possono essere considerate le prime opere
d'arte. Risposta negativa, perché hanno intento propiziatorio,
religioso o strumentale.
COMMENTO.
Ma allora, i dipinti di carattere religioso (Giotto, Leonardo, …
Dalì) non sono opere d'arte ?
Verona,
17 ottobre 2011
* *
*
CINESERIE ovvero TRUFFE CON
DESTREZZA
Dopo i sigilli bronzei
malamente contraffatti (antichizzati con vernice
verde...) dei quali ho già parlato e che si trovano nella rubrica
dedicata all'arte nel sito www.azionisti.eu, ecco un (modernissimo) “Pettorale
in giada, riferibile epoca Han (206 a.C-220 d.C.) composto da nove
pezzi, cm 23” messo
in vendita in marzo da una famosa casa d'aste genovese con tanto di
adesivo sul retro con la scritta “Made in China”...
Pettorale pseudoarcheologico.
Anche
nell'informatica i cinesi hanno raggiungo un livello di
contraffazione eccezionale. Ecco una pen drive USB 2 da ben 256 GB
venduta su eBay a 16 euro.
Pseudo PenDrive
Questa
pennetta ha la caratteristica di scrivere i files nelle directories
senza però archiviarli ...
Il seguente invece è un
sistema d'allarme GSM venduto su eBay dove però manca sia la fotocamera sia il
rilevatore di movimento (previsti dalla descrizione). C'è solo la SIM CARD che riceve ed invia
messaggi (a pagamento)…
Pseudo GSM Alarm con LED infrarossi...
COMMENTO. I vecchi
pataccari Napoletani impallidiscono di fronte alla destrezza di
questi Cinesi.
Caprino Veronese, 23
maggio 2011
* * *
VILLA BALLADORO A POVEGLIANO
Anna e Valentino nei locali di villa Balladoro a Povegliano Veronese.
La maniglia bronzea fotografata accanto a me sul portoncino di destra è una "testa da portone".
Povegliano, 5 giugno 2011
* * *
ARTE DEL CORALLO
Capezzale, crocifisso e presepio. Arte
del corallo. Manifattura trapanese del XVIII secolo.
Trapani. Museo Agostino Pepoli.
Trapani, 28 marzo 2011
* * *
ARCHEOLOGIA
(1)
(2)
(3)
1) Cono funerario spezzato. Argilla. Diametro base 8 centimetri, altezza 12 centimetri. Egitto XVIII dinastia.
2) Statua lignea: Thot con Amset. Altezza
33 centimetri. Egitto XXV dinastia.
3) Amuleto: due dita di steatite. Altezza
6 centimetri. Egitto XXX dinastia.
Verona, 21 febbraio 2011
* * *
ARCHEOLOGIA
Fibula visigota maschile. Bronzo cesellato e piccola decorazione con
pasta
vitrea sull'ardiglione. Settimania VI-VII secolo. Lunghezza 5 cm.
Fibula visigota femminile. Bronzo cesellato e decorazione con pasta
vitrea blu iscurito. Settimania VI-VII secolo. Diametro 2,5 cm.
Bussolengo, 27 dicembre 2010
* * *
ARCHEOLOGIA
Spillone fenicio per capelli. Oro e
pasta di vetro. Tyr (Lebanon) 300 a. C. Lunghezza 7,8 centimetri.
Medaglione romano in avorio: ritratto
di donna. Baalbeck (Lebanon) 100 a. C. Diametro 6 centimetri.
Bussolengo,
27 dicembre 2010
* * *
PREZZO
QUADRO DI PICASSO
A
New York, il 4 maggio 2010, è stato venduto in un'asta da Christie's
il quadro di Pablo Picasso “Nudo, foglie verdi e busto [Marie-Therese
Walter sdraiata e busto dello stesso Pablo Picasso]”,
olio su tela, 162x139 cm., dipinto l'8 marzo 1932, al prezzo di US$
106.482.500
(diritti d'asta compresi).
"Nudo,
foglie verdi e busto". 1932
P. S.
Soldi buttati via.
Sommacampagna,
9 maggio 2010
*
*
*
QUADRI E VAPORI
Sembra ovvio che i
quadri
non devono essere appesi sopra la vasca da bagno o sopra i fornelli,
ma non è sempre così:
Forse l'architetto
proprietario è un millantato seguace di Gabriele D'Annunzio pur non
possedendo il Vittoriale ma un semplice casale in Toscana.
Sanremo, 22 aprile 2010
*
* *
PADOVA
L'arciconfraternita
di Sant'Antonio da Padova si riunisce nella sala priorale dove si
possono ammirare affreschi come i seguenti:
Da
destra a sinistra:
Il
Miracolo del Neonato (1510-11
di Tiziano
Vecellio)
Sant’Antonio
fa trovare il cuore dell’usuraio nel forziere (1511-12
c..di
Francesco Vecellio)
Miracolo
della mula di Girolamo Tessari
(1515 c.)
P.S. Il soffitto a cassettoni policromi e
dorati è
opera di G. Cavalieri e D. Bottazzo (1506-1510).
Padova, 9 febbraio 2010
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INCA:
Origine e misteri delle civiltà
dell'oro.
Mostra
a Brescia dal 4
dicembre 2009 al
27 giugno 2010
Oggi,
domenica 27
dicembre 2009, ho visitato nel museo di San Giulia di Brescia la
mostra sulla civiltà “Inca: origine e misteri delle civiltà
dell'oro”. I reperti sono quasi tutti peruviani e sono precedenti
all'epoca incaica (XIII-XVI secolo) riferendosi a culture Nasca,
Moche, Vicus, Sican e Chimu. Sono oggetti dalle elaborazioni
abbastanza semplici (non dimentichiamo che queste popolazioni non
conoscevano la ruota e nemmeno la scrittura se non rudimentale) e
riguardano più l'archeologia che l'arte. Gli oggetti d'oro
assomigliano a quelli celtici della antica età del bronzo.
"Corredo"
del signore di
Sican (ornamenti in oro su busto recente di impasto grigio).
Migliori sono le
ceramiche.
Bottiglia
Moche in terracotta dipinta e smaltata.
Se adeguatamente
preparata la visita alla mostra ha un interessante valore storicistico.
Comunque rappresenta un'occasione per vedere riuniti in Italia cimeli
che sono conservati in vari musei sudamericani.
C'è ancora moltissimo
da studiare sulle civiltà precolombiane che meritano adeguate ricerche
affinchè vengano ricostruiti millenni di storia americana.
P.
S. La
mostra con gli INCA
c'entra ben poco: i reperti d'oro presenti sono quasi totalmente
preincaici perché quelli esistenti nei templi furono depredati dai
conquistadores nel XVI secolo e subito fusi per
farne dobloni.
P. S. I manufatti d' “oro”
non sono prodotti con oro zecchino ma con lamine sottili di leghe
d'oro, rame ed argento.
P. S. E' posta spregevolmente in
bella mostra una mummia rannicchiata che interessa soltanto i
maschietti.
P. S. Interessante e curiosa è
la collegata pinacoteca con numerosi quadri di stile novohispano
dove sono raffigurati miscugli razziali di bianchi, amerindi, negri,
indiani,
meticci, ecc. che “dimostrano” l'integrazione fra Americani e
Spagnoli. Il curatore della mostra evidenzia che nonostante gli
Spagnoli abbiano compiuto orrende stragi di nativi vi è stata
l'integrazione dei popoli (non come gli Inglesi che hanno rinchiuso
gli indigeni in riserve). A mio avviso l'integrazione non è stata
culturale ma soltanto “fisica” perchè la cultura precolombiana è
stata distrutta e soppiantata da quella spagnola imposta con la
violenza.
Brescia, 27 dicembre 2009
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ASTA
DIPINTI
Oggi
16 dicembre 2009 da
Rubinacci a Genova è stato battuto all'asta (lotto 887) il seguente
quadro di
Luigi Russolo (1885-1947). "Vecchi castagni al convivio".
Olio su tavola, cm. 60X68,5.
E'
stato aggiudicato a
122000 euro più il 23% di diritti d'asta per un totale di 150060
euro. Mi limito ad una semplice considerazione: gli alberi
raffigurati sono castagni od ulivi ?
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Hanno
realizzato
"soltanto" complessivamente (i due lotti sono stati unificati)
100000 euro più il 23% di diritti d'asta per un totale di 123000
euro i seguenti cinque dipinti.
LOTTO
716: Scuola
veneto-cretese del sec. XV. Predella fondo oro con "Cristo
benedicente al centro, Maria a sinistra e Santo a destra", cm.
34x81. La struttura lignea è dorata e policroma, ed è in buono
stato di conservazione. Opera di cultura pittorica veneta; ricorda
nei modi e nei volti le opere di Paolo veneziano.
LOTTO
717: Scuola
veneto-cretese del sec. XV. Predella fondo oro composta da un dittico
con
"Dio benedicente seduto sul trono e Maria" e tre tavole con
"Evangelisti". Dittico cm. 44,5x63, le tre tavole cm.
43x28,5, cm. 43x29 e cm. 43x28. Piccole rotture e mancanze sia sulla
superficie pittorica che sulla struttura lignea.
Se
avessi avuto soldi
(ma
non oltre qualche migliaio di euro) avrei comperato volentieri i
cinque quadri “bizantini” del '400, non certo il quadro di
Russolo nemmeno per qualche decina di euro, anche se ho il sospetto
che le predelle provengano da chiese ortodosse di Cipro o Creta e
dintorni.
Genova,
16 dicembre 2009
P.S. Le
due predelle protrebbero essere
state dipinte da monaci artigiani.
P.S. Più congruo mi sembra la quotazione raggiunta (euro 90000 più
spese) dal lotto 878: Giorgio
De Chirico (Volos
(Grecia ) 1888 - Roma 1978). "Ritratto
di Isabella Far [moglie di De Chirico]". Olio su tela, cm. 35x27.
Genova,
16 dicembre 2009
P. S. Incredibilmente
oggi ho visto
sul sito www.rubinacci.it
che
i lotti 716 e
717,
battuti su offerta cumulativa scritta ad euro 100.000, risultano invenduti.
Eppure
io ero presente all'aggiudicazione... !
P.
S.
Il
lotto 174 - quattro rarissimi piccoli postincunabuli - è stato
aggiudicato ad euro 1600 pur avendo una stima di euro 300/400. Sospetto
che fosse presente in sala un compratore che voleva comperarli a prezzo
stracciato ... ma non gli è andata liscia
perchè lo so io
... Fantafinanza:
il destinatario dell'acquisto poteva essere una persona d'accordo con
il cosiddetto "esperto" ...
Verona, 18 dicembre 2009
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BAMIYAN - AFGHANISTAN
Nel 2001 i Talebani hanno distrutto a
cannonate i Buddha di
Bamiyan: due enormi statue
scavate nella roccia antiche di oltre quindici secoli delle quali una
alta
53 metri. Impiegarono qualche mese.
Questo sacrilegio artistico è
avvenuto nell'indifferenza politica mondiale. Mi domando: “Se le
statue... ?”.
L'UNESCO si è impegnata a ricostruirle.
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Bamiyan, una statua del Buddha: com'era prima della distruzione.
Bardolino,
13 ottobre 2009
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PRAGA, CAPITALE
DELL'ARCHITETTURA
Così
titola
Televideo-RAI a pagina
804/4/5/6. E' vero, ma dietro le facciate non c'è nulla, ad
esempio nel Museo Mucha (Muchovo muzeum) ci sono
soltanto un paio di poster. Nella ex Cecoslovacchia tutte le opere
d'arte le hanno “portate via i Tedeschi” o le hanno "imboscate"
e vendute all'estero (così mi ha riferito un antiquario).
Bardolino,
13 ottobre 2009
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DUOMO DI VERONA
Val
sempre la pena fare una visita
al Museo capitolare e al Duomo di Verona (magari assistendo ad un
concerto per organo, violino e canto). La biblioteca è
consigliata soltanto per coloro i quali hanno il permesso speciale di
consultare i manoscritti.
Verona,
26 settembre 2009
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BUSSOLENGO –
LEONE PANZUTO
Nella
rotatoria di via Gardesana a Bussolengo, sulla Verona-Lazise,
troneggia un bronzeo leone alato opera della bussolenghese Licia
Massella scultrice ed
insegnante di scuola media. Da tener presente che il simbolo di
Bussolengo è l'aquila coronata su bosso e non il
leone alato di
San
Marco il quale sta ad indicare soltanto il legame culturale (e
politico) con la Serenissima.
Dal
punto di vista artistico la statua
- trattandosi di un leone
panzuto
un po' deforme.- mi sembra più
adatta ad un carro allegorico carnascialesco piuttosto che
all'emblema di Bussolengo.
I
leghisti lasciano alquanto a desiderare nel settore artistico e la
Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dovrebbe
intervenire per rimuovere tale oscenità e trovarle una collocazione più
adeguata ...
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BUDAPEST
La Piazza degli
Eroi (Hősök tere)
è la maggiore di
Budapest. Il monumento del Millenario fu costruito nel 1896 per
l’anniversario dell'unità nazionale. Qui si possono
ammirare le statue dei sette capi tribú della conquista della Patria
e quelle dei re e degli eroi piú importanti della storia
magiara. Le sette statue di bronzo che circondano la colonna centrale
- alta 36 metri
sulla quale si erge
la statua dell'Arcangelo Gabriele -
rappresentano i
patriarchi a
cavallo in grandezza più grande del naturale: sono armati, hanno
baffi fluenti ed incedono con impressionante fierezza. Si
prova
una grande emozione sentirsi al cospetto di
questi silenziosi eroi che sembrano vivi nello sguardo e
nell'atteggiamento.
Sanremo,
13 maggio 2009
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PREZZO DEI CONCERTI
Giovedì 26
febbraio
2009 al teatro del Casinò di Sanremo l'orchestra sinfonica
cittadina diretta da Lior Shambadal ha
suonato,
in memoria del maestro Carlo Farina, musiche di Grieg (La morte di Aase
dal Peer Gynt), Tchaikovsy (Concerto per violino ed
orchestra op.
35 violinista Alexandre Da Costa) e Beethoven (Sinfonia n. 3).
Finalmente un'esecuzione impegnativa ed una scelta di brani
accattivante (non come qualche anno fa quanto ad un concerto con opere
di Luciano Berio c'erano più orchestrali che ascoltatori-spettatori).
Peccato che il prezzo sia aumentato senza preavviso da 10 a 15 Euro
senza riduzione per gli ultra 65enni. I maligni hanno pensato che fosse
dovuto alla tipologia di spettatori che sono sempre regolarmente
anziani: non esistono giovani appassionati di musica classica ! La
dimostrazione si è avuta la domenica successiva quando nell'ampio
vestibolo del palazzo Borea d'Olmo di corso Matteotti sono stati
eseguiti gratuitamente principalmente brani di Mozart e Mercadante: non
vi era un giovane che fosse uno !
Sanremo, 2 marzo 2009
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NICOLAUS COPERNICUS
E'
stato venduto il 7 dicembre 2008 su www.eBay.com
(oggetto numero 260312635259)
da un venditore
italiano (registrato a Milano ma è di Verona con pseudonimo bibliopathos(4)),
il libro "De Revolutionibus orbium coelestium" del 1543 a US$ 35.100
Questo libro non è descritto (scheda da fare ...), non sono
nemmeno
indicate le pagine, c'è solo la data del 1566 (diversa da quella del
frontespizio che è del 1543). Ho scritto al venditore per chiarire
l'incongruenza, ma questi non mi ha risposto...
Se fosse l'edizione originale del 1543 varrebbe US$
2.000.000
(vedere
Christie's) e allora ? Non si possono trarre conclusioni perchè
trattavasi di asta "privata" e quindi erano sconosciuti gli offerenti.
Sanremo, 8 dicembre 2008
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