ARCHIVIO NEWS ARTE


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PADOVA  -  PALAZZO  ALTINATE  (Collegamento)
Padova, 8-9 gennaio 2021
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PADUA  URBS  PICTA  (Collegamento)
Padova, 21 febbraio 2020
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SOAVE (Vr): FESTA DELL'UVA

Uva garganega per preparare il vino Soave ed il Recioto bianco di Soave.

    
Anna mi porta un calice di recioto e si accinge a inforchettare bigoi col ragù d'anara


Bottiglie di Recioto di Soave del 2015 ottenuto da uve appese nel volto di Porta Verona a Soave
Queste bottiglie sono millesimate e portano i numeri dal 101 e successivi. Ne regalerò qualcuna agli amici come ho fatto con quelle del Giubileo.
Oltre alla festa dell'uva, c'era il mercatino dell'antiquariato e ne ho approfittato per comperare un piatto decorativo birmano di rame parzialmente argentato ed un busto in bronzo del 1990 di Enrico Parnigotto (Padova 1908-2000) del peso di ventidue chili che ho dovuto portare per quasi un chilometro fino alla macchina...
Soave, 17 settembre 2017
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PLACCHETTA  ROMANA  II  SECOLO  d.C.

Placchetta romana di epoca imperiale, I-III secolo d.C. - Altezza 6 cm. - Peso 450 grammi - Raffigura un cerbiatto itifallico in corsa con zampe anteriori alzate - Integra, incrostazioni.
Queste placchette, di materiale vario, venivano infisse nei muri delle case presso le porte come portafortuna (itifallismo).


Priapo pompeiano

CARMINA  PRIAPEA
XXXIX  -  I PREGI DI PRIAPO

Mercurio può piacere per il bell’aspetto,
Apollo è ammirevole per la bellezza.
Anche Lieo viene dipinto bello
e bello sopra tutti è Cupido.
Lo ammetto, a me manca un bell’aspetto,
ma il mio membro è davvero magnifico
ed è desiderato più degli altri Dei da ogni fanciulla
che non abbia la fica insensibile.
 
Bardolino, 5 luglio 2016
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TURISTI  VERONESI  A  VERONA

Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo del VI secolo d.C. (con la cripta più antica di Verona)


Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo
Tarsie della sacrestia, opera di Fra' Giovanni da Verona (1457-1525)


Verona - Chiesa di Santa Maria in Organo - Cristo entra in Gerusalemme ("Muletta" del XIV secolo)


Verona - Pausa pranzo in Piazza delle Erbe

Verona, 28 giugno 2016
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SCOPERTO  ALTRO  FURTO  A  "SANTA  ANASTASIA"
Studiando le terrecotte di Michele da Firenze nella cappella Pellegrini (o degli Apostoli o di San Domenico) della basilica di Santa Anastasia a Verona, ho scoperto che in un periodo compreso fra il 1920 ed il 2005, nella formella del “Bacio di Giuda” è stata rubata la bellissima testa del sommo sacerdote del tempio di Gerusalemme che sta soccorrendo il suo servo ferito da un apostolo che si opponeva all'arresto di Cristo.
Basta confrontare la foto in grigio del 1920 con quella a colori anteriore ai restauri del 2005.
   
Foto della formella di Michele da Firenze

COMMENTO. Quando è avvenuto il furto se la cappella è sempre stata chiusa da un robusto cancello e la formella si trova a ben quattro metri dall'entrata ? Ovviamente quando qualcuno ha aperto il cancello ed il ladro è entrato per una visita didattica (?) e, con una pressione sul collo di argilla del sommo sacerdote, lo ha decollato...
P.S. La testina dovrebbe essere lunga sei centimetri.

Verona, 19 maggio 2016

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IL  FURTO  DEL  1590  A  SANTA  ANASTASIA
Proseguendo quanto ho scritto due giorni fa dal titolo "Michele da Firenze da Verona a Zevio", aggiungo quanto segue.
Il fatto che il priore Giovanni Maria Pellerini non abbia fornito dovizia di particolari sul furto sacrilego del 1590 richiede un piccolo approfondimento e cioè cerco di formulare un'ipotesi di svolgimento dei fatti come credo siano avvenuti.
Non era molto facile caricare su di un carro l'intero altare e passare inosservati per le strade di Verona: è stato quindi necessario frantumarlo e sezionare le parti interessanti aventi valore commerciale. L'operazione di smembramento è stata molto rumorosa perché ha richiesto mazze e scalpelli: sono stati vibrati poderosi colpi anche se la terracotta non aveva una rete metallica di supporto. I colpi si sono confusi nelle orecchie dei frati con quelli della demolizione del pontile. I pezzi sono stati poi caricati su di un solo carro coperto dai detriti del pontile. I residui saranno stati mimetizzati con teli protettivi contro la polvere sprigionata dalla demolizione.
Quando il priore e gli eredi Pellegrini si sono accorti dello sfracello ? Qualche giorno dopo quando la Madonna col Bambino e le quattro statue degli Apostoli erano state messe al sicuro.
I colpevoli ? Interni od esterni ? Propendo per le maestranze interne senza complicità clericali avendo approfittato di un momento di riunione collettiva dei frati. Certo che gli eredi Pellegrini non devono essere stati contenti che i religiosi tenuti alla sorveglianza non si siano accorti di niente se non troppo tardi.
Il furto sacrilego potrebbe essere stato effettuato su commissione perché vendere la Madonna con i Santi non è come vendere un quadretto votivo che può avere molteplici compratori. Sta di fatto che la terracotta è finita in casa Arrigoni a Zevio subito dopo il furto (quindi nel 1590) e collocata in una stanza adibita alla privata devozione. Lì è rimasta sino al 1911 quando Adele Smania (gli Smania comperarono l'edificio dagli Arrigoni) donò il suo palazzo all'ospedale Chiarenzi di Zevio il quale passò nel 1974 alla parrocchia di San Pietro Apostolo e quindi venduto nel 1995 a Giordano Giuliari. La terracotta di autore divenuto ormai sconosciuto (M.d.F. non firmava le sue opere) uscì dal palazzo Arrigoni-Smania e venne collocata nell'oratorio della chiesa parrocchiale. Fu riconosciuta come opera di M.d.F., restaurata con la supervisione della Sovrintendenza veronese e successivamente collocata nella chiesa di San Pietro Apostolo.
Nessuno fra i restauratori, studiosi, autorità ministeriali e religiose ha mai sospettato che la Madonna fosse un'opera rubata dalla basilica di Santa Anastasia con la distruzione dell'altare che l'accoglieva. Ora credo che la Madonna debba tornare nella cappella Pellegrini dove è stata rubata e l'altare debba essere ricostituito.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 20 aprile 2017
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"MICHELE  DA  FIRENZE"  DA  VERONA  A  ZEVIO
Il ceramista Michele da Firenze (1385-1455) ovvero Michele di Niccolò Dini è documentato a Verona dal 1433 al 1438. In questa città ha realizzato la decorazione in terracotta policroma della cappella dai Santi Apostoli (conosciuta come cappella Pellegrini dal cognome dei committenti) nella basilica di San Pietro Martire (meglio conosciuta come Santa Anastasia). Nella cappella si trovano incastonate nelle pareti ventiquattro terrecotte che hanno perso la cromia originaria, però manca l'altare pure in terracotta. Dov'è finito ? Gli studiosi non si sono occupati troppo del problema perché si sono sempre basati sulla dichiarazione evasiva del priore Giovanni Maria Pellegrini che nel 1663 dichiarava che l'altare si era deteriorato ed i frammenti riutilizzati per quello nuovo, e si sono interessati di "ricostruire" ipoteticamente l'altare perduto con i pochi pezzi rimasti senza parti della Madonna e degli Apostoli. Gli studiosi hanno dedicato tanti studi e discussioni senza approdare ad alcunché. Il sottoscritto, invece, con spirito da investigatore ed illuminato da intuito documentale fortunato ha risolto il problema. Ecco come si sono svolti i fatti.

Zevio - Michele da Firenze
Chiesa di San Pietro Apostolo di Zevio (Vr) - Madonna con Bambino in terracotta di Michele da Firenze

Nel 1590 la basilica è stata interessata ad un'opera di restauro che ha rimosso il pontile. E' stato in questa occasione che la basilica aveva aperto dei varchi con facile accesso alla stessa ed alcuni ladri sono entrati nella cappella Pellegrini, hanno fatto a pezzi a suon di martellate l'altare in ceramica e ne hanno ricavato integra la Madonna con Bambino ed alcune statuette di Apostoli. Solo i ladri potevano compiere un atto sacrilego come fare a pezzi un'opera sacra e l'altare con la pietra nera. La mensa con il trittico su due livelli non è stato distrutta perché deteriorata (lo erano anche le formelle ma queste non potevano essere estratte facilmente e sono formate soltanto da rilievi [escluso Andrea Pellegrini]) ma smembrata alla meglio per ricavare pezzi da rivendere a collezionisti di antichità. A chi sono state vendute le terrecotte ricavate dall'altare ? Per saperlo bisogna fare poca strada ed andare nella chiesa di San Pietro Apostolo a Zevio. Qui c'è una Madonna con Bambino attribuita unanimemente a Michele da Firenze. Questa grande terracotta proviene dal palazzo Arrigoni-Smania di Zevio ed era conservata a scopo devozionale. Ai primi del '900 (vado a memoria perché non trovo più i documenti) è stata donata (rimorso ?) al parroco di San Pietro Apostolo e messa in un corridoio dell'oratorio. Qualche anno fa, accertato che era di Michele da Firenze, è stata restaurata e messa presso il presbiterio della chiesa con tanto di allarme. Per spostarla, il sacrestano mi ha detto che ci sono voluti sei uomini.

Come faccio ad affermare che la Madonna con Bambino di Zevio è quella di Santa Anastasia ?

  1. Tra i frammenti (conservati nei depositi del museo di Castelvecchio) non ce n'è uno della Madonna con Bambino

  2. Padre Giovanni Maria Pellegrini è stato reticente perché intimorito dall'atto sacrilego (hanno raccolto solo i frammenti residui). E' da mettere sotto silenzio un'azione di questo genere commessa in chiesa alla presenza del Santissimo Sacramento.

  3. L'argomento principe e scientifico è dato dall'osservazione della terracotta di Zevio: si vede chiaramente che i bordi sono stati smartellati e scalpellati alla meglio per togliere le parti inutili attaccate.

In conclusione ho risolto il problema che da anni assilla gli studiosi. Non voglio menarne tanto vanto in quanto ho avuto la fortuna di andare a Zevio per vedere da vicino un'altra opera di Michele da Firenze dopo aver visto l'altare delle statuine nel duomo di Modena. Però altri conoscono la Madonna con Bambino di Zevio e la vicenda dell'altare della cappella Pellegrini e allora perché non sono arrivati alle mie stesse conclusioni ? Lascio ad altri il commento. Io sono soddisfatto di me stesso e basta perché gli altri non possono capire e non ottengo mai riconoscimenti. Sono sempre io solo con me stesso.

ADDENDUM. Ora la Madonna con Bambino deve tornare a Verona e si deve ricostruire l'altare frantumato cercando (se avrò tempo) le statue degli Apostoli perché da qualche parte ci sono sicuramente.


Sanremo, 18 aprile 2017
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BRESCIA: ARCHEOLOGIA E GASTRONOMIA
     
Brescia: Piazza Duono, il "Garuda" induista fra due pesi romani in terracotta da telaio arati in provincia di Foggia  -  Desenzano: coppa gelato
Il commerciante vendette dieci pesi a Piero Angela il quale conosceva gli oggetti... come quello di destra molto raro
Brescia, 9 aprile 2017
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ARCIMBOLDO  E  LA  PIZZA
         
"Ortolano / Vaso di ortaggi" di Giuseppe Arcimboldo (1590) e "Pizza vegetariana" (2017)


Bardolino - Un' "ipomea azzurra" fra i narcisi

Bardolino, 11 marzo 2017
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REMBRANDT
Rembrandt Harmenzoon van Rijn (1606-1669) è stato un pittore olandese che negli ultimi anni della sua vita ha evoluto il proprio linguaggio espressivo verso l'informale (un po' come Cézanne e Monet). Ecco due dipinti degli ultimi anni:
    
Il Giuramento dei Batavi ed Autoritratto entrambi del 1662

Il primo quadro non fu apprezzato dai committenti (occhio guercio...) ma credo anche perché diverso dalla nitidezza attesa in quanto il povero Rembrandt doveva avere problemi di cataratta...
 
Garda, 27 gennaio 2017
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GIOVANNI  ANTONIO  AMADEO
Se Giuliano da Sangallo utilizzava una congerie di stili, questo non può dirsi per il suo coetaneo Giovanni Antonio Amadeo (1447-1522) molto più omogeneo ed anticipante gli stili barocco e addirittura rococò come in questi due esempi che non lasciano spazio alle "geometrie spezzate":

     
Certosa di Pavia 1491 (Amadeo con altri) e Cappella Colleoni a Bergamo 1477 (Amadeo)

Bardolino, 28 gennaio 2017
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GIULIANO DA SANGALLO
Giuliano Giamberti da Sangallo (1445-1516) è stato un architetto fiorentino considerato uno dei migliori continuatori di Filippo Brunelleschi. La sua opera più famosa è la villa medicea di Poggio a Caiano:

Villa Medicea di Poggio a Caiano (Prato) iniziata nel 1480

COMMENTO. Una schifezza simile andrebbe “demolita” (non so come Lorenzo il Magnifico l'abbia approvata) perché il Sangallo dimostra di non conoscere l'armonia geometrica:
  1. Il registro inferiore è caratterizzato da un porticato dominato dagli archi e dalle scalinate curvilinee
  2. Al piano nobile troviamo il pronao di un tempio greco caratterizzato da un poderoso timpano trigangolare
  3. La facciata della casa è dominata da finestre rettangolari
  4. Aggiungiamo pure l'attico dove c'è un orologio circolare
Un tale pasticcio disarmonico, perché le forme geometriche non sono amalgamate, è difficile trovarlo eppure popolo e storici dell'arte lo apprezzano (ma non un critico d'arte come me).

P.S. Non parliamo poi del rosso dei mattoni...

Garda, 27 gennaio 2017
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CARAVAGGIO  (Michelangelo Merisi)  e  BASSANO  (Jacopo da Ponte)
Gli storici dell’arte parlando della formazione di Caravaggio (1571-1610), citano – oltre al suo docente Simone Peterzano – influenze stilistiche venete con Giorgione, Tiziano e Tintoretto. Peccato che non citino Jacopo da Ponte (1515-1592). A mio avviso Bassano influenzò notevolmente Caravaggio durante il soggiorno di quest’ultimo a Venezia (prima e dopo il 1590) ed eccone la “prova” stilistica:
   
Jacopo da Ponte: "Adorazione dei pastori" 1568, Museo civico di Vicenza
Caravaggio: "Madonna dei pellegrini" 1606, chiesa di Sant'Agostino a Roma

Alcuni storici dell'arte rimarcano la novità di Caravaggio il quale ha messo in primo piano i piedi sporchi del pellegrino, ma Bassano lo aveva fatto trentotto anni prima e nessuno si era scandalizzato. Analogie stilistiche si trovano anche fra il "Riposo durante la fuga in Egitto" di Bassano 1557 e quello di Caravaggio 1596 relativamente ai colori ed al paesaggio che solitamente in Caravaggio è assente (vi è una campitura scura).

Verona, 25 gennaio 2017
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NATURALISMO  IN  PITTURA
Caravaggio (Michelangelo Merisi) è stato il più  importate iniziatore del naturalismo secentesco in pittura con la valorizzazione di tutti i personaggi della società: mendicanti, prostitute e zappatori compresi. Il suo obiettivo è stato quello di stupire ed emozionare, e c'è riuscito. Quello che gli storici dell'arte non dicono è che ha messo in evidenza una greve gratuita crudeltà. Ecco un esempio:

Caravaggio: "Decollazione di San Giovanni Battista" del 1608. Oratorio di san G.B. dei Cavalieri (La Valletta. Malta)

L'efferatezza è evidente: G.B. con le mani legate dietro la schiena (forse prima trafito con una spada), gli astanti pronti a raccogliere nel bacile la testa decollata dal boia, mentre due curiosi alla finestra osservano la scena. La decollazione avviene come se si sgozzasse un animale, come se fosse un lavoro qualsiasi. La crudeltà è evidente e non mi sembra il caso di esporre pubblicamente certe scene in luoghi religiosi. Ma Caravaggio (e il suo tempo) alti sentimenti morali non mi sembra ne avesse, ecco perché lo considero il campione della crudeltà. Ripeto: Caravaggio, da pittore, ha portato in scena la realistica crudeltà.
P.S. Caravaggio si era già allenato... nel 1602 con  "Giuditta ed Oloferne" (Palazzo Barberini. Roma) dove l'unica preoccupazione di Giuditta è quella di non sporcarsi di sangue.


Affi, 17 gennaio 2017
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BARTOLOME'  ESTEBAN  MURILLO  (1618-1682)
Bisogna aspettare la metà del '600 per avere una Madonna con bambino dolce, grazioso, delicato, normale e non troppo pensieroso sul suo destino.

Bartolomé Esteban Murillo: "Vergine del rosario" 1650/55 - Madrid, museo del Prado

COMMENTO. Se devo trovare un difetto a questo quadro, riguarda le sopracciglia del bambino: troppo femminilmente dipinte, mentre quelle della madre sono naturalistiche.


Sant'Ambrogio di Valpolicella, 6 gennaio 2017

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FURTO  DEI  QUADRI  DI  CASTELVECCHIO
E' da oltre un anno (19 novembre 2015) che sono stati rubati 17 quadri importantissimi per la storia dell'arte dal Museo veronese di Castelvecchio e da sei mesi sono nelle mani delle autorità ucraine dopo il loro ritrovamento nella zona di Odessa da parte della polizia locale. I quadri non sono stati ancora restituiti. Ora, giustamente, un avvocato veronese ha denunciato per appropriazione indebita il presidente ucraino: era ora...! Però un parlamentare veronese del P(artito) D(elinquenti) si è dissociato dall'iniziativa affermando che ci vuole prudenza... questo perché il suo governo non sta facendo niente per far restituire i quadri al legittimi proprietari...
Bisognerebbe mandare un ultimatum di guerra agli ucraini e nel frattempo il popolo italiano dovrebbe manifestare davanti all'ambasciata ucraina a Roma facendo picchetti.
Affi, 22 novembre 2016
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JEAN-AUGUSTE-DOMINIQUE INGRES  (Collegamento)
Garda, 11 dicembre 2016
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BAROCCO
Se il “barocco” è uno stile artistico che si fa iniziare con papa Urbano VIII avente caratteristiche antitetiche al classicismo (esalta vitalità, emozioni e spettacolarità e respinge canoni e proporzioni), allora Luca Giordano (1632-1705) ne è un perfetto interprete.
         
"Doriforo" di Policleto del 450 a.C. (ricostruzione moderna del Museo Pushkin di Mosca) ed
"Arcangelo Michele che sconfigge gli angeli ribelli" del 1666 di Luca Giordano custodito nel Kunsthistorisches Museum di Vienna
P.S. CURIOSITA': "Ma cos'ha Lucifero fra le gambe ? Sembra un grosso ofide"

Secondo il canone di Policleto le proporzioni del corpo umano prevedono che (rispetto all'altezza complessiva) la testa sia 1/8, il tronco 3/8 e le gambe 4/8: quindi il suo ”Doriforo” ne è la perfetta applicazione.
L'Arcangelo Michele di Luca Giordano è una perfetta sproporzione... infatti il tronco è lungo come le gambe... [e testa del femore molto arretrata...]. Comunque è spettacolare e qualche innovazione nella storia dell'arte bisogna farla.
P.S. Luca Giordano non era un certosino (non ci pensava molto a spennellare)... infatti lo chiamavano "Luca Fapresto".

Verona, 3 dicembre 2016
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CAPPELLA  SISTINA

Roma - Veduta generale della Cappella Sistina

La volta della vaticana cappella sistina è stata affrescata da Michelangelo Buonarroti fra il 1508 ed il 1512 su incarico di papa Giulio II. Michelangelo era grande amico del papa ma ebbe con lui rapporti burrascosi tant'è che lo dipinse da tergo nel riquadro della "Creazione degli astri e delle piante"


Roma - Cappella Sistina - Riquadro della "Creazione degli astri e delle piante"

Oggettivamente nel riquadro siamo di fronte a due Padri Eterni: quello di destra è quello "vero", mentre quello di sinistra è quello che lo rappresenta in terra: cioè il papa. Il Padre Eterno sta scacciando severamente il suo rappresentante perché non può stare in Cielo essendo un peccatore sodomita. Non si riconosce il volto del papa ma, grazie alla testimonianza di vari personaggi contemporanei, come il veneziano Girolamo Priuli, si può affermare che si tratti di Giulio II (papa dal 1503 al 1513) famoso sodomita passivo (ma pare anche attivo visto che ricevette un ragazzo tedesco che poi restituì "donna fatta").
Giulio II non se la prese molto per essere stato ritratto con le chiappe all'aria sia perché ci vedeva poco sia perché erano belle.
E Michelangelo ? Era della stessa parrocchia (scolpì e dipinse poche donne e per giunta brutte).

Garda, 18 novembre 2016

P.S. La tesi della cacciata del papa dal cielo è una mia interpretazione.
Bussolengo, 19 novembre 2016
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MANTOVA  -  MANTEGNA  (Collegamento)
Mantova, 3 novembre 2016
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BASSORILIEVO  LIGNEO

Emilio Bignami Sormani (1829-1910) - 74x62 cm.


Lungolago di Desenzano

Desenzano del Garda, 30 ottobre 2016
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GIACOMO  BALLA

Giacomo Balla (1871-1958)
Giacomo Balla è stato un pittore futurista fra i più famosi anche per sue opere innovative seppur criticate dal collega Umberto Boccioni perché il suo movimento traeva origine dalla ripetizione (analogamente ai fotogrami dei cartoni animati) come nei seguenti due quadri che però mi hanno colpito tant'è che mi sono fatto fotografare accanto ad essi:

Giacomo Balla: "Velocità astratta" - Museo d'arte moderna di Stoccolma, 21 luglio 2011


Giacomo Balla: "Velocità di automobile + luci" - Museo d'arte moderna di Milano, 2 ottobre 2016

Cavaion Veronese, 8 ottobre 2016
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UOVA

Piccola collezione di uova (non di gallina)
Garda, 4 ottobre 2016
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VERGINITA'  DI  MARIA  NAZARENA
E' un argomento che nel passato è stato origine di grandi discussioni anche perché i Vangeli sinottici e quelli apocrifi non sono chiari come del resto è confuso tutto quello che riguarda la religione. Sta di fatto che è stato necessario proclamare il dogma dell'Immacolata concezione nel 1854 da parte di Pio IX.
Quel che mi interessa qui è l'ordalia della “Prova delle acque amare” alla quale Maria di Nazareth fu sottoposta perché suo marito Giuseppe al ritorno a casa, dopo un assenza per lavoro di due anni (…), la trovò incinta. Questa prova è riportata nel Protovangelo di Giacomo e consiste nel far bere ad una donna sospettata di adulterio un soluzione di acqua consacrata ed un foglio (forse di papiro) nel quale erano scritte delle regole particolari (?). Se la pancia della donna non si gonfiava ed i fianchi non avvizzivano, allora la donna non aveva commesso adulterio. Maria superò la prova delle acque amare. Sempre nel Protovangelo di Giacomo viene riportata la constatazione della levatrice Salomè sulla verginità di Maria. [Nei vangeli sinottici la prova delle acque amare e quella della constatazione delle verginità di Maria da parte della levatrice non è riportata anche perché si afferma che partorì mentre Giuseppe era andato a cercare una levatrice].
La questione della verginità mariana è importante perché collegata con i concili di Efeso del 431 e di Calcedonia (451) nei quali si sancì la duplice natura di Cristo contemporaneamente umana e divina. Conseguentemente (…) Maria divenne madre di Dio non solo in senso fisico ma in senso divino (quindi non muore [dormitio], sale al cielo con anima e corpo, viene incoronata,...). Cioè la Madonna è una Dea creata due millenni or sono [le chiese evangeliche contestano l'assunzione] perché solo una Dea può partorire un Dio (...).
Nell'arte, dopo il concilio di Efeso, la sorella maggiore dell'imperatore bizantino Elia Pulcheria fa costruire a Costantinopoli tre chiese dedicate a Maria (prima erano dedicate solo a Cristo ed agli Apostoli) e per giunta nella chiesa di Santa Maria Odighitria vi era custodita l'icona dipinta da San Luca con la vera immagine di Maria ... (!). [Ecco perché nelle icone bizantine l'immagine della Madonna è sempre uguale nei secoli].

Madonna Odichitria conservata nel santuario di Montevergine a Mercogliano (Avellino)
Il volto (incorporato in un dipinto di Montano d'Arezzo, XIII-XIV secolo) pare sia l'originale della Madonna Odighitria (dipinto da San Luca nel I secolo) portato
 dall'imperatrice  Eudocia a Costantinopoli nel 439 e poi trasferito in Italia da Baldovino II di Costantinopoli e donato al santuario nel 1295 da Maria d'Ungheria regina di Napoli.

[A Costantinopoli era conservato anche il mantello di Maria qui fedelmente dipinto da Montano d'Arezzo, però il bambino non tiene in mano il tradizionale rotolo]

CONSIDERAZIONE. Se poi alla rinfusa aggiungo il matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena (o d'Alessandria) raffigurata mentre viene inanellata con il prepuzio di Gesù, allora non ne posso più.
PS1. Tutto questo è possibile perché su Internet si trovano informazioni che ovviamente non erano a disposizione nemmeno venti anni orsono. Però ho sudato parecchio per trovare la spiegazione della Prova delle acque amare.
PS2. La storia che viene insegnata nelle scuole e nelle università va riscritta e purtroppo io non ne ho il tempo.
Affi, 12 giugno 2016
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GEORGES  SEURAT

La grande jatte
"La Grande Jatte" à Paris  -  Georges Seurat, 1884

Vers le bord de gauche il y a une pêcheresse à la ligne: de viande ou de poisson ?
Verso il bordo di sinistra c'è una pescatrice con la canna: di carne o di pesce ?
Pécher  ou  Pêcher ? 
Peccare o Pescare ? E' questione di accento

DESTINO. Sto andando a Pescantina di Verona
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POST SCRIPTUM. Nella mia vita ho avuto numerose coincidenze sconcertanti.
Pescantina, 10 gennaio 2015
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LE  OMBRE... DI  GEORGES  SEURAT
Sebbene Georges Seurat abbia frequentato l'École des Beaux-Arts evidentemente non deve avere studiato né De prospectiva pingendi di Piero della Francesca né il Trattato della pittura di Leonardo da Vinci... Le direzioni delle ombre degli alberi de La Grande Jatte sono pugni negli occhi...!
Colà di Lazise, 11 gennaio 2015
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RENATO  GUTTUSO  E  LA  VUCCIRIA
Guardando "La grande macelleria" di Annibale Carracci, mi è venuo in mente quello di Renato Guttuso dove viene rappresentato il mercato palermitano della Vucciria e pure "La ragazza alla finestra" di Salvador Dalì.

    
Annibale Carracci: "La grande macelleria" del 1585    *   *   *   Salvador Dalì: "Muchacha a la ventana" del 1925


Renato Guttuso: "Vucciria" del 1974


COMMENTO. Totò guardando la muchacha di Guttuso direbbe: "Quel volto non mi è nuovo..."

Affi, 30 giugno 2016
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DITTICO  DI  MELUN
Il dittico di Melun è un'opera rinascimentale di Jean Fouquet databile fra il 1450 ed il 1455 che qui riporto dopo una zuppa di affreschi medievali... almeno mi diverto un po'
         
Etienne Chevalier (il commitente) presentato da Santo Stefano alla Madonna  -  Autoritratto di Jean Fouquet  -  Madonna del latte in trono con il bambino
Il medaglione (6 cm.) con l'autoritratto faceva parte del dittico, mentre la Vergine è Agnese Sorel amante di Carlo VII
Ora l'opera è smembrata in tre musei: peccato

Garda, 27 giugno 2016
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L'ARABO FELICE
Oltre al mito dell'araba fenice esiste il suo equivalente maschile...

Di ritorno da Gonzaga con due "libricini" settecenteschi, due paramenti sacri ed una cassettiera restaurata
Ad Affi ho comprato anche due chiletti di ciliegie (le mie, come si può vedere alle mie spalle, non sono ancora mature) che mi sono affrettato a "bere" vista la calda giornata con 29,5°C
N.B. La frutta fresca è il mio alimento preferito, per esempio ieri sera in tavola ce n'era di undici tipi: ciliegie, kiwi, macedonia di fragole pesche banane, mele, pere, uva, arance, manghi e meloni
I due volumi pergamenacei (qualcuno di mia conoscenza direbbe li ho praticamente comperati a peso...) li ho acquistati perché, oltre ad avere una legatura pregiata della stamperia veneziana di Pietro Savioni, trattano "De Clericorum & Monachorum Congregationibus" al libro III del primo volume dell'opera "Vetus et Nova Ecclesiae Disciplina circa Beneficia & Beneficiarios..." di padre Ludovico Tommasino dell'Oratorio di Francia.
Sono scritti in un latino assai comprensibile (
basta considerare il titolo) e con calma cercherò di tradurli anche se si tratta di oltre mille pagine scritte con caratteri piccolissimi come nella foto seguente:

Pagine 214 e 215 (prese a caso) del secondo tomo avente dimensioni centimetri 39h x 24b(x2)
Gonzaga, 22 maggio 2016
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FURTO  DI  CASTELVECCHIO  E  STORIA  DELL'ARTE
Finalmente hanno ritrovato in Ucraina i 17 dipinti rubati dal museo di Castelvecchio nello scorso novembre.
COMMENTO. Adesso speriamo che li conservino meglio mettendo a governare i musei dei dirigenti e non degli umanisti...
P.S. Recentemente mi è capitato di incontrare storici dell'arte che non sapevano nemmeno che esistesse la macchina fotografica ad infrarossi... per non parlare dell'esistenza della dendrologia. Ma che indagini di attribuzione possono fare ? Solo quella stilistica... con clamorose cappelle (talvolta interessate per milioni di euro...). Significa che la vicenda Winckelmann non ha insegnato nulla ! - E all'università di Verona hanno eliminato l'insegnamento di Fisica e Chimica applicata ai Beni culturali...! Evidentemente non vogliono che ci siano degli STORICI DELL'ARTE ma soltanto dei ROMANZIERI DELL'ARTE...!
Verona, 12 maggio 2016
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DIVERTISSEMENT  ROVERETIEN
     
Boxer art déco in lega di stagno, piombo e argento  -  Pettine gabonese per folte chiome  -  Un risottino rivolese non può mancare.
Rovereto, 7 maggio 2016
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LE  NOZZE  DI  CANA
Venerdì scorso a Venezia nel museo Correr ho notato che nel quadro “Le Nozze di Cana” di Anonimo greco-veneto del XVII secolo ...

Venezia -  Museo Correr  -  "Le nozze di Cana" di Anonimo greco-veneto del '600


... particolare ...
... mescevano acqua anziché vino e commentavo: "Forse il miracolo non era ancora stato compiuto o forse trattasi di vino bianco..."

Poi mi è venuto in mente il quadro (un grande telero) del Tintoretto sullo stesso argomento, dipinto nel 1561 cioè mezzo secolo prima...

Venezia - Chiesa di Santa Maria della Salute - "Le nozze di Cana", dipinto del Tintoretto del 1561
... dove il vino non è acqua... : l'Anonimo lo ha smaccatamente copiato facendo qualche variazione, però non doveva cambiare il colore del vino...

P.S. Ho notato che a Venezia i pittori hanno fatto più di uno scherzo ai frati... forse perché non pagavano bene ed erano molto prescrittivi.


Verona, 30 marzo 2016

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ARTIGIANATO  ETNICO
     
Pescatore cinese e busti senegalesi
Quando visito un mercatino dell'antiquariato trovo sempre qualche carabattola da comperare e da restaurare

Verona, 26 marzo 2016
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ILARITA'  DEL   '500/'600

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) - Caricatura del capitano della Compagnia dei Romaneschi di papa Urbano VIII
Evidentemente non gli era simpatico avendolo raffigurato come una testa di ... cavolo


Bartolomeo Passerotti (1529-1592)  -  L'allegra brigata
Vi sono tre coppie:
1) Coppia negra che si bacia col risucchio
2) Uomo disperato... che regge la tetta cadente della baldracca sdentata
3) Uomo che, dopo aver bevuto una caraffa di vinaccio e mangiato un po' d'aglio, alita una zaffata sul muso del cane affamato per scacciarlo

Verona
, 10 marzo 2016
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AMORE  PER  UNA  MIGNOTTA
Cristofano Allori (1577-1621) è stato un pittore fiorentino che ha avuto la sventura di innamorarsi di una baldracca che non lo sopportava (aveva di meglio). L'innamorato respinto pensò di paragonarsi ad Oloferne il quale fiducioso di scoparsi la vedovella Giuditta ci lasciò la capoccia.

Quadro di Cristofano Allori del 1611-20 con Giuditta (la battona Maria di Giovanni Mazzafirri) che sorregge per i capelli la testa mozzata di Oloferne (autoritratto di Cristofano Allori)

MORALE. Mai cercare le grazie di una donna, ma aspettare che sia lei a dimostrare interesse.
Verona
, 10 marzo 2016
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DONNE  NELLA  STORIA  DELL'ARTE  MODERNA
Gli esempi sono infiniti giacché il fine esistenziale dell'uomo è possedere interamente la donna... [Vedere le mie massime...]. Però l'insegnante di storia dell'arte moderna oggi ha presentato due esempi curiosi che conoscevo da tempo e che riporto più che altro per il suo commento ...

Donna barbuta (Maddalena Ventura) con marito e figlioletto - Dipinto ad olio a grandezza naturale (196x127 cm) di Jusepe de Ribera del 1631 che ho visto a Toledo una ventina d'anni fa
Il prof. ha commentato che c'era una correlazione fra arte e scienza (irsutismo), ma si è sbagliato perché il committente Duca di Alcalà ha presentato il caso come curioso ovvero
fenomeno da baraccone... Inoltre, per non spaventare le studentesse, ha affermato che oggi si sono le cerette e l'elettrocoagulazione (ma anche allora c'erano i rasoi...)


Venere dormiente del Giorgione terminato e ritoccato da Tiziano - Gemaelde Galerie di Dresda - Olio su tela a grandezza naturale 108,5 x 175 cm. del 1507 ca.
Questo quadro fu commissionato
a Giorgione dal veneziano Girolamo Marcello per il proprio matrimonio con Morosina Pisani ed il prof. domanda
 retoricamente alle ragazze: voleva metterlo in salotto ? o in sala pranzo ? no, in camera da letto !
Io penso che sua moglie non fosse bruttina, ma non era nemmeno la donna barbuta...!

PS1. Meno male che mi diverto...
PS2. Però, dopo aver letto sospettosamente la parte del trattato di Marcantonio Michiel "Notizia d'opere di disegno nella prima petà del secolo XVI. Esistenti in Padova, Cremona, Milano, Pavia, Bergamo, Crema e Venezia..." dove scrive:

si nota che Michiel non fa riferimento alcuno dove si trovasse il quadro... E dove l'ha visto ? Ovviamente in sala da pranzo o nel salone e non in camera da letto dove non aveva accesso e che si trovava in altro piano del palazzo... Inoltre Girolamo Marcello si credeva discendente dalla gens Iulia, da Enea e quindi da Venere. Ecco perché commissionò questo quadro: non per metterlo in camera da letto e sognare... ma per posizionarlo ben visibile e quindi gloriarsi con gli ospiti.
Evidentemente la fantasia in presenza di belle ragazze galoppa. Però è giustificabile...


Verona,  marzo 2016
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PIERO MANZONI (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963)
Oggi è l'anniversario della precoce morte di Piero Manzoni avvenuta quando l'artista aveva solo ventinove anni. D'altronde, essendo un alcolizzato sofferente di cirrosi epatica, non aveva molte speranze di prolungare la propria esistenza, però - a titolo consolatorio - aveva trascorso una nottata brava nei bar milanesi ed aveva rimorchiato una fotografa con la quale credo non avesse combinato molto se non offrirle qualche bicchierino non torinese. D'altronde eravamo in clima di Dolce Vita.
Relativamente alla critica artistica di Piero Manzoni non mi schiero sulle posizioni di chi lo considera soltanto un mero goliarda, ma lo ritengo rispettabile per la sua genialità. Non per aver creato delle reliquie di prima categoria (merda e fiato d'artista) ma per le sue geniali invenzioni (linee infinite e basi magiche). In definitiva ha distrutto il dadaista Marcel Duchamp che offriva il nulla mentre lui proponeva la simpatica divinizzazione propria e altrui.
   
Piero Manzoni - Trenta grammi di Merda d'artista (ma non la contiene) del 1961 venduta in novanta esemplari a reale peso d'oro e
Socle du monde, pure del 1961, che - rovesciato - regge il mondo...
 

Bardolino, 6 febbraio 2016
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ART  NOUVEAU
L'espressione "Art nouveau" fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nel 1894 nella rivista belga "L'Art moderne" per qualificare la produzione artistica di Henry van de Velde un artista in primis neoimpressionista, puntinista e simbolista. Ma il vero precursore è stato Carlos Schwabe (al secolo Martin Emile Charles Schwabe), eccone due esempi di stampo floreale e simbolista:

   
Carlos Schwabe - "La Douleur" del 1893 (Musée d'art et d'histoire. Genève) e "La Mort et le fossoyeur" del 1895-1900 (Musée du Louvre. Paris)

Questo stile è stato anche chiamato "Liberty", "Floreale", "Jugendstil" e altrimenti, ma non ha mai ricevuto grande considerazione da parte dei critici e degli storici d'arte. Invece io l'apprezzo molto (ne colleziono qualche opera non costosa) e mi affascina come la musica delicata di Claude Debussy ad esempio "Memoires" o "Arabesque n. 1" o "Clair de lune".

Affi, 15 gennaio 2015
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ARTE  CONTEMPORANEA  ITALIANA
FUTURISTI E METAFISICI:

Davanti alla sede del quotidiano "Le Figaro" a Parigi il 9 febbraio 1912 per pubblicare in francese il "Manifesto iniziale del Futurismo"
Da sinistra: Luigi Russolo, Carlo Carrà, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e Gino Severini

Carlo Carrà, dopo aver conosciuto Giorgio De Chirico a Ferrara nell'ospedale psichiatrico (era tempo di guerra...) lasciò il futurismo e si dedicò alla pittura metafisica "rientrando nell'ordine". Di Giorgio De Chirico, più che i "manichini" apprezzo - senza fare lo psicanalista - questo suo giovanile paesaggio riecheggiante vagamente "L'isola dei morti" di Arnold Boecklin.

Giorgio De Chirico - "La Torre Rossa" - 1913 - Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

IMPRESSIONI ED EMOZIONI. Foto: "Questi erano uomini !". - Quadro: "Il sole freddo".

Garda, 14 gennaio 2016
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AUTORITRATTI...
   
Il giovane Pablo Picasso (1881-1973) ed il suo primo quadro cubista: le "Demoiselles d'Avignon" del 1907

  
"Le Grand Nu" del 1908, primo quadro cubista di Georges Braque (1882-1963)

Affermo, senza timore di essere disapprovato, che queste due opere sono degli "autoritratti", perché se guardiamo la fisionomia (riga dei capelli compresa: laterale quella di Picasso e centrale quella di Braque) non possiamo non notare una somiglianza impressionante. Picasso va oltre: le maschere negresche sono una repulsione aggressiva del proprio aspetto non troppo gradito.

Affi, 5 gennaio 2016
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EGON  SCHIELE
Come Vincent Van Gogh, Egon Schiele ha in comune tecnicamente la pennellata violenta e la tematica dell'espressivismo introspettivo, infatti entrambi hanno dipinto numerosi autoritratti (Schiele ne ha realizzati circa trecento pur essendo vissuto solo 28 anni). Ecco quello di Egon Schiele del 1912 definito "Autoritratto con spalla nuda alzata". Qui sono riassunti i caratteri emblematici delle opere schieleane: paralisi, "zombismo", perdita sensoriale e mutilazione del corpo, freddezza dermica profonda, effetto psico-somatico emaciante, senso di costrizione in camicia di forza, confusione mentale e sola salvezza fisica degli occhi innocenti ma terrorizzati ed imploranti.

Egon Schiele - Autoritratto - 1912 - Olio su tavola, 42,2x33,9 cm.

Sicuramente non è un dipinto da collocare in camera da letto, ma avendo valore storico-artistico è conservato nel Leopold Museum di Vienna.
Sanremo, 2 gennaio 2016
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MOVIMENTO  ARTE  CONCRETA
E' una corrente artistica fondata a Milano nel1948 da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles e altri, al fine di promuovere l'arte non figurativa in polemica con i neorealisti impegnati politicamente (come Renato Guttuso). Infatti in una recente intervista Angelo Dorfles, detto Gillo (Trieste, 12 aprile 1910) ha dichiarato e le sue opere partono da macchie (come molti altri artisti del passato). Eccone un esempio:

Gillo Dorfles, "Variazione su due cerchi", 1950, olio e tempera su cartone, cm. 36,5 x 51
Riporto questa "opera" solo per curiosità in quanto l'autore ha 105 anni ed organizza ancora delle mostre che - candidamente - spera non vadano deserte...
Poiché Gillo Dorfles vuole un'arte né figurativa né politicizzata (non sopporta i neorealisti come Renato Guttuso), riporto invece un esempio di arte informale politicamente impegnata:

Jean Fautrier, "Tête d'Otage N.1", 1943
La serie degli “Ostaggi” è stata dipinta da Jean Fautrier mentre era in un ospedale psichiatrico parigino nel quale si era rifugiato per sfuggire alla cattura da parte dei militari tedeschi (lui era partigiano) e dalle cui finestre vedeva le torture alle quali i tedeschi sottoponevano i prigionieri francesi.

COMMENTO1. Jean Fautrier ha dimostrato che si può fare arte informale impegnata.
COMMENTO2. Gillo Dorfles, pur essendo un medico psichiatra, purtroppo non ha capito l'importanza dell'impegno politico e dire che il tempo non gli è mancato...

Lonato, 12 dicembre 2015

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MARCEL  DUCHAMP
Marcel Duchamp (1887-1968) è stato un artista francese dai più ritenuto il grande rinnovatore dell'arte contemporanea. Fra le sue opere c'è il badile per spalare o la neve dai marciapiedi o il letame dalle stalle.

Marcel Duchamp  -  Pala  -  1915

Trattasi di un ready made puro (lo firmò soltanto) cioè di un oggetto che Duchamp vide in un negozio di New York e che decise ipso facto di farlo diventare un'opera d'arte senza modificarlo minimamente (diversamente dalla ruota di bicicletta con forcelle che almeno fece lo sforzo di metterla su di uno sgabello).
Il docente che ha illustrato questo capolavoro... ritiene che un'opera d'arte (come la pala) sia eterna non come i magnifici rettori ed i capi di governo che sono destinati a scomparire.
COMMENTO1. I grandi personaggi pubblici sono transeunti ma solo nel loro ruolo, sono imperituri (o quasi) in ambito storico. Anche gli oggetti artistici sono transeunti, basti pensare alla sorella di Duchamp che buttò una delle sue opere (lo scolabottiglie) nell'immondizia...
COMMENTO2. Domandiamoci: ma se la pala non fosse esposta in bella mostra in un museo ma messa in cantina con altra rumenta, sarebbe ancora un'opera d'arte ? E le altre pale uguali (prodotte in serie dalla stessa fabbrica) sono opere d'arte o semplici utensili ? …
COMMENTO3. Marcel Duchamp - non troppo a piombo sessualmente (Rrose Sélavy) – ha sempre arrogantemente e sprezzantemente deriso coloro i quali hanno creduto nella sua “arte” come una persona che fisicamente gli somigliava ma della quale non posso fare il nome perché deceduta.
P.S. Duchamp non stranamente ebbe successo prevalentemente negli U.S.A....
Verona, 2 dicembre 2015
ADDENDUM.  Con il ready made (pronto all'uso) Duchamp si prefigge ed ottiene un triplice scopo:
1) deridere i creduloni dell'arte
2) provocare i razionali
3) sollazzare gli amici ironici.
In tutti i casi di fondo c'è una personalità schizoide, sarcastica e tracotante che disprezza l'umanità ambivalente nei suoi confronti, la quale lo ammira fisicamente e intellettualmente ma lo rifiuta moralmente. In sostanza alla base c'è un uroborico disprezzo reciproco (esclusi quelli come lui).
CONCLUSIONE. Ricordando che proveniva da una famiglia di scacchisti (sorella compresa) e che fu capitano della squadra francese di scacchi delle olimpiadi per corrispondenza del 1935, possiamo dire che la sua vita è stata una lunga partita a scacchi contro tutti.
Verona, 3 dicembre 2015

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MUSEO  D'ARTE  MODERNA  DI  BOLOGNA
Venerdì scorso ho visitato la sezione contemporanea del MAMbo di Bologna nell'ambito di una lezione esterna. Sono stato soddisfatto perché le opere dal vero sono sicuramente meglio di quelle viste in fotografia. Però non apprezzo la scelta di trascurare il realismo socialista come il seguente quadro di Renato Guttuso che ho dovuto guardare per conto mio:

MAMbo - "Funerali di Palmiro Togliatti" di Renato Guttuso, 1972
e privilegiare un informalista che non comunica niente come:

MAMbo - "Iposesi ultime" di Vasco Bendini, 1963

Anche insegnando arte si fa politica (filoamericana). Dico questo perché il docente ha associato il quadro di Bendini alla crisi fra USA ed URSS del 1963 attribuendo la colpa ai sovietici per aver installato missili nucleari a Cuba che minacciavano gli statuniensi. Peccato che abbia dimenticato che questi avevano puntato i propri missili verso l'URSS dalla Turchia e dall'Italia...
Gli statunitensi non hanno perso il vizio di aggredire gli altri perché attualmente hanno missili installati sempre in Turchia ed Italia (oltre Germania, Polonia ed Ungheria) puntati verso la Russia, anche se con i sottomarini non c'è bisogno di avere rampe terresti.


Garda, 24 novembre 2015

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CAPOLAVORO  'DECURTATO'

Questo quadro di Lorenzo Lotto si trova nella Galleria Carrara di Bergamo ed è intitolato "Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria ed offerente"
E' un dipinto ad olio su tela d
el 1523. Misura 189,3x134,3 cm.
Nella parte superiore vi è un rettangolo grigio in sostituzione del paesaggio tagliato via da un soltato francese nel 1528
P.S. I volti e gli atteggiamenti della Madonna (a sx) e dell'angelo (a dx) sono identici a quelli dell'Annunciazione di Recanati che sarà dipinta da Lorenzo Lotto nel 1534

Garda, 17 novembre 2015
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BERGAMO
Ho fatto una puntatina a Bergamo perché al GAMeC hanno allestito una mostra su Kazimir Malevic e si poteva fotografare. Non è che mi interessasse molto perché astrattisti ed informali li lascerei nel loro oblio per non parlare di Jean Fautrier...

Bergamo - GAMeC - "Piccola costruzione in blu" di Jean Fautrier - 1959
E' comprensibile che Fautrier preparasse le sue opere lo stesso giorno della mostra in pochi minuti...
P.S. Gli storici dell'arte hanno l'ardire di ricordarlo ed i galleristi di esporlo... Non c'è limite alla spudoratezza nel settore artistico

Però Malevic ha preso in giro il pubblico meno di altri ed ha avuto un percorso artistico vario. Qui mi limito ad un paio di foto perché i servizi fotografici sono impegnativi:

 
Bergamo - GAMeC - Autoritratto di Kazimir Malevic - 1933


Bergamo - GAMeC - "Figure nere" di allievi di K. Malevic il quale sovrintendeva - 1920 circa
Queste opere "suprematiste" non firmate e non datate provengono dal museo russo di San Pietroburgo

Una capatina alla cappella di Bartolomeo Colleoni non poteva mancare:

Bergamo - Cenotafio nella cappella Colleoni opera di G. A. Amadeo - 1472/76

La Galleria Carrara merita sicuramente una visita specialmente per chi ama la pittura (ci sono opere di Mantegna, Tintoretto e Raffaello), ma io prediligo la scultura come:


Bergamo - Galleria Carrara - "Alcova di Ganimede" opera di Grazioso Fantoni per il commitente Gerolamo Sottocasa - 1774/5
Questa grandiosa composizione lignea è stata donata nel 1996 al comune di Bergamo dalla discendente Ferdinanda Sottocasa



Bergamo - Galleria Carrara - L' "Alcova di Ganimede" merita di essere osservata nei particolari - Giove-aquila rapisce Ganimede per "sposarlo" nell'Olimpo...
Visto il significato sessuale... forse si capisce quale sia uno dei motivi per i quali Ferdinanda Sottocasa abbia donato il complesso scultoreo...
E dire che il suo avo Gerolamo volle l'alcova per celebrare le sue nozze con Lisabetta Lupi...


Bergamo - Galleria Carrara - Particolare del quadro di Francesco Hayez rappresentante Giorgio (fuori campo) e Caterina Cornaro - 1842
Sebbene io apprezzi abbastanza Francesco Hayez, non posso non rilevare l'eccessiva grossezza delle braccia di Caterina...
e l'omero sinistro "curvilineo" ...

Bergamo, città poco conosciuta, ha un notevole fascino perché composta da edifici nobiliari ben conservati, zone verdi, utilizzo di blocchi di pietra e soprattutto una tranquilla e silenziosa viabilità pedonale. Da non sottovalutare la cucina tipica per tutte le tasche. Inoltre i pochi turisti sono lombardi di estrazione borghese (non ci sono giapponesi, arabi o negri). Potrei definire Bergamo come una città raffinata.

Bergamo, 15 novembre 2015
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SURREALIMO
E’ un movimento artistico nato negli anni 20 in Francia ivi denominato “surréalisme”. Etimologicamente è composto da “sur” e “réalisme” che un italiano facilmente traduce con “su” e “realismo”. Eppure qualche docente dell'ateneo veronese (esperto della materia…) “sur” lo traduce “sotto” perché si riferisce psicoanaliticamente al sogno contrapposto alla ragione.
Mi sembra una forzatura, la lingua ha le sue accezioni che non si possono travolgere come affermare che tutte le parole non hanno alcun riferimento con gli oggetti ai quali si riferiscono in quanto le interiezioni, ad esempio, riproducono fedelmente il suono al quale si riferiscono.
Chi non ha una formazione scientifica fa affermazioni senza fondamento: non è abituato a dimostrare. Si tratta di pseudoletterati usciti dai vecchi licei classici i quali, con i loro programmi ascientifici, hanno rovinato migliaia di studenti. Fortunatamente i politici si sono decisi a riformare il liceo classico introducendo il diritto e rafforzando matematica e scienze.
Dimenticavo: il milanese ha deciso di non fare più lezione il venerdì a Verona, ma di restare nella sua città e far visitare il locale Museo d'arte contenporanea a gruppetti di studenti (massimo dieci) ripetendo sempre la stessa lezione per circa tre mesi…
P.S. Con riferimento al surrealismo ha presentato brevemente Salvador Dalì proiettando tre o quattro quadri fra i quali il molto significativo...

(lo avevo già visto dal vero a Stoccolma) e che ha commentato affermando (sorridendo) che la cosa che lo colpiva di più era il pugnale infisso nel petto...
Da notare che con Egon Schiele aveva proiettato questo:

il cui lubrico commento indugiava sul significato della posizione della donna...
L'arte è passione... ed il mio giovane amico G. vorrebbe relazionarsi con la "Jessica di Roger Rabbit"



però potrebbe anche "accontentarsi" della "Betty Boop di Roger Rabbit"

che non è affatto male (ma hanno tutte e due almeno cinque anni più di lui).

Desenzano, 6 novembre 2015

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DISCARICA
Oggi, nell'ambito di una lezione di Storia dell'arte contemporanea, ho visitato presso il Palazzo Miniscalchi Erizzo a Verona la mostra "La sottile linea del tempo" allestita dal veronese Giorgio Fasol. Ecco qualche esempio di opere d'arte contemporanee di giovani artisti:

Palazzo Miniscalchi Erizzo  -  Giorgio Fasol con il prof. Roberto Pasini ed una sua assistente


Palazzo Miniscalchi Erizzo  -  Sedie ...

            
Palazzo Miniscalchi Erizzo  -  ... "Uccellini imbalsamati" (nel cantone) e due "Pezze di stoffa" (foto di sinistra)
Caprino Veronese - Piazza Alberto Stringa - Allestimento di una vetrina: piatti su attaccapanni (foto di destra)  

Le studentesse che hanno visto la mostra erano più schifate che divertite: non hanno lesinato battute sarcastiche. Io aggiungo che questa mostra di materiali da discarica ha rovinato le sale del palazzo Miniscalchi Erizzo che ospitano una pregevole collezione di arte antica. Il prof. Pasini, con sottile ironia, ha presentato il signor Fasol come il più grande collezionista di arte contemporanea d'Italia e del mondo...
Meglio una vetrina di negozio caprinese di casalinghi ...
P.S. Bisogna stare attenti che gli addetti alle pulizie di Palazzo Miniscalchi Erizzo non spazzino via (come è successo recentemente al Museion di Bolzano) queste "opere d'arte"...
 

Verona, 30 ottobre 2015
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PUNTATINA  A  VILLAFRANCA

Non avendo ieri a Trento trovato statue lignee adeguate, abbiamo oggi pensato di recarci al mercatino dell'antiquariato di Villafranca ed un polacco effettivamente ha soddisfatto le mie modeste aspettative avendo a disposizione una coppia di teste in teak (genere tectona) istoriate che sembrava mi aspettassero: tre secondi ed erano passate di mano... compresa una malandata Ghiandaia (garrulus glandarius) imbalsamata.

Teste birmane in teck con inserti in osso. Altezza 35 cm.
Con i commercianti maschi mi intendo al volo, con le donne non si suò contrattare. Il polacco pretendeva che gli inserti fossero d'avorio...


Villafranca di Verona - Flamenco


Cava semi seco ed aragosta alla faccia di quell'arabo bastardo neoplastico che mi ha derubato e probabilmente sta festeggiando con il mio oro
Villafranca di Verona, 11 ottobre 2015
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STORIA  DELL’ARTE  VENETA  TER
Ovviamente ne ho approfittato per festeggiare gastronomicamente:

Bardolino  -  Antipasto di mare enorme...


Bardolino  -  Spaghetti ai frutti di mare (normali...)

O
Bardolino  -  Grigliata
Il cameriere che ha preso gli ordini ci ha consigliato una grigliata sola... ma io gli ho detto che ho uno stomaco come Tiramolla... E poi che festa è con le mezze porzioni ?
Bardolino, 24 settembre 2015
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STORIA  DELL’ARTE  VENETA  BIS
Ecco due ritratti di Paolo Caliari detto il Veronese che apprezzo moltissimo, perché l'artista ha saputo rappresentare benissimo il comportamento timido ma curioso dei bambini. Precedentemente per i pittori ed i loro committenti esisteva soltanto Gesù Bambino.
     
Paolo Caliari detto il Veronese  -  Iseppo Da Porto con il figlio Adriano e Livia Da Porto Thiene con la figlia Porzia (ca. 1555)
 
Verona, 24 settembre 2015
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STORIA  DELL’ARTE  VENETA

Questa mattina ho sostenuto l’esame di “Storia dell’arte Veneta”. Mi ha dato soddisfazione perché la docente mi ha lasciato spaziare con raffronti fra i quali:

Lorenzo Lotto – L’Annunciazione di Recanati 1534
L’Eterno sembra prendere la mira
L’Angelo affannato (guardare i capelli) sembra dire “Ma va !” e pensa “Tutto ‘sto volo per lei ?”
La Vergine: “Ma io che c’entro ?”
(Ed il gatto scappa)


Tintoretto – L’Annunciazione della Scuola Grande di San Rocco 1583-87
La provocazione dell’artista non si limita al solo ambiente decrepito – in contrasto con il curato letto a baldacchino ed il soffitto a cassettoni - con un muro sbrecciato inserente un frammento della base di una colonna che divide la scena in due parti come la colonna di Antonello da Messina, ma con la Vergine che ha il viso, i capelli e le mani da uomo… Però la frotta disordinata degli angioletti eterei (ricordano i cherubini rossi di Giovanni Bellini), che seguono in un vortice la Colomba dello Spirito Santo, dà la sensazione della scia turbinante che li trascina con sé e non si sa se si fermeranno.
Un’immagine di movimento simile è assolutamente avvincente. Questa Annunciazione, per quanto riguarda gli angeli, è un capolavoro.


Dimenticavo... ho preso trenta e lode.

P.S. E' per me una grande emozione a quasi settant'anni ottenere ancora dei buoni risultati universitari, ma studio
con passione (poco perché sono in part-time e ho pure altre attività e non per il voto: mi sarei sinceramente accontentato di un 18 perché è pur sempre un esame in meno).

Verona, 24 settembre 2015
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CROCIFISSI
Siccome non avevo abbastanza crocifissi da muro, ho pensato bene di comperarne uno da tavolo …
    

PS1. Mia moglie voleva metterlo sul comodino della camera antica per gli ospiti nella dépendance perché un tempo si usava ... invece l'ho messo nel mio studio che così è diventato quasi una cappella...
PS2. L'antiquario voleva vendermene anche un altro simile a buon prezzo... evidentemente non hanno grande mercato... se non ci fossi io che compero 'sta roba... Il venditore emiliano non la smetteva di ringraziarmi: il mercato antiquario è in crisi nera ed i commercianti non fanno neanche le spese.
COMMENTO ECONOMICO. Con il prolungarsi della crisi gli italiani si divertono soltanto andando in macchina visto il calo del prezzo dei carburanti.
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A Bardolino, complice la giornata estiva, c'era una ressa di italiani fra i quali una collega di lettere pensionata con il marito. Abbiamo parlato di letteratura italiana e lei si è meravigliata che un suo alunno ragioniere si fosse laureato in Lettere italiane. Le ho detto che ormai è un fatto comune (ne annovero più di uno fra i miei ex alunni) e che eventualmente era più sorprendente che proprio un suo vecchio collega della materia pensionato da tempo fosse diplomato Perito agrario (lei non lo sapeva: è rimasta esterrefatta !). - I diplomati dei tecnici - prima delle liberalizzazione degli accessi - non potevano iscriversi a Lettere e Filosofia ma a Magistero ed ottenere la laurea in Pedagogia con la quale potevano insegnare Lettere negli istituti tecnici e professionali.
Bardolino, 20 settembre 2015
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SCULTURE
Le mie case pullulano di statue come:

Tavolino nell'entrata con statuette cinesi in marmo di poche pretese e bronzi indiani


Bagno con statua italica del II millennio a.C. in arenaria

Bardolino, 12 settembre 2015
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DISTRUZIONE  DEI  MONUMENTI
Leggendo un testo di storia dell'arte veneta rinascimentale, mi sono imbattuto nella cappella Ovetari distrutta nel 1944 da un bombardamento dei militari statunitensi. Se ricordiamo, solo per fare un esempio famoso, anche la distruzione dell'arciabbazia di Montecassino avvenuta nello stesso anno ad opera dell'esercito americano, allora si arriva ad una conclusione: gli statunitensi non possono essere ammessi a visitare le opere d'arte italiane (tanto non capiscono niente...!).
Sanremo, 15 agosto 2015
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MENTRE  SEI  LONTANA

Guardo il mare e tu mi appari pura all'orizzonte

mentre Ostro ti soffia dolcemente fra le mie braccia.
Sanremo, 31 luglio 2015
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STORIA,  ARTE  E  SPETTACOLO


Lonato (Bs), 18 luglio 2015  -  Casa del podestà veneziano e torre civica


Brescia, 18 luglio 2015  -  Museo di Santa Giulia  -  Croce longobarda detta di Desiderio


Cavaion Veronese, 18 luglio 2015  -  Compagnia teatrale l'Attorchio

La compagnia teatrale è stata veramente spassosissima: riassumo una scenetta.
Il curato sostituisce l'arciprete nelle confessioni. E' poco esperto e quindi quando arriva una fedifraga che ha cornificato il proprio marito cinque volte telefona con l'interfono all'arciprete per sapere come deve comportarsi e questi gli dice di infliggerle una penitenza consistente nel recitare 25 Atti di dolore 25 Padre nostro e 25 Salve Regina. Poi arriva un'altra sposa che confessa di aver tradito il proprio marito tre volte. Il curato non sa come affrontare questa nuova situazione e quindi ritelefona all'arciprete ma risponde la perpetua perché questi è uscito. Allora deve arrangiarsi da solo e per superare la difficoltà dei tre tradimenti che non sa come sanzionare, dice alla sposa: "Tradisci tuo marito ancora due volte e poi recita
25 Atti di dolore 25 Padre nostro e 25 Salve Regina".

Brescia, 18 luglio 2015

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RAGIONAMENTI  TURISTICI
Bardolino è zeppa ma non troppo di turisti. Se vado a passeggiare e cenare a Bardolino divento
anch'io un turista. Se resto a Caprino non vado in vacanza.
A parte questo scherzo logico, mi sembra un gioco tragico che denota né fantasia né arte né imprenditorialità ma una inclinazione al fallimento greco, questa vetrina di negozio bardolinese:

Bardolino - Negozio con lampadari avvolti con pellicola di alluminio (da forno)

Bardolino, 16 luglio 2015
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PIRANDELLO
Fa piacere accorgersi che a Garda, grazie anche a persone come l'anziana maestra Maria Antonietta Vianini presidente della compagnia teatrale "La Rumarola", c'è sensibilità culturale manifestata questa sera con la promozione della commedia di Luigi Pirandello "L'uomo, la bestia e la virtù" portata in scena nel chiostro della pieve dalla compagnia veronese "Armathan"

Garda - Compagnia teatrale Armathan

Mi piace alternare l'assistere a commedie brillanti con altre più impegnative ma al contempo divertenti come quella di questa sera alla quale hanno presenziato in particolare persone anziane dai commenti non sempre molto culturali (forse confondevano Luigi Pirandello con Mario Amendola), ma la maggior parte ha dimostrato attenzione e comprensione. Aggiungo che non tutti gli anziani sono interessati al teatro: ho offerto trasporto e biglietto gratuito ma invano...
PS1. Ultimamente a Garda il sottoscritto è quasi di casa: per necessità in quanto a Caprino oltre ai bar ... D'altronde è un paese di contadini, artigiani ed operai che danno un utile contributo all'economia della nazione: non ci possono essere solo professori.
PS2. L'Amministrazione comunale caprinese ha promosso un ciclo gratuito di incontri organizzati dall'Università della terza età. L'anno prossimo saranno a pagamento: vedremo.
PS3. Non si pensi che io disdegni il lavoro manuale: ad esempio questa mattina per aggiustare recinzione e muretto ho usato: sega, motosega, cazzuola, tenaglie, scalpello, flessibile, demolitore e saldatrice... (Ho praticamente una ferramenta...)

Garda, 15 luglio 2015

P.S. Sociologia dello spettacolo teatrale
Gli spettattori erano prevalentemente donne anziane. I pochi uomini erano pure anziani accompagnatori delle rispettive mogli.
Bardolino, 16 luglio 2015
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VICENZA  -  Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh
Niente di speciale, però qualche quadro era degno di essere visto come il "Doppio ritratto" di Giorgione e "Il sentiero di notte in Provenza" di Van Gogh.
           
Vicenza  -  Piazza dei Signori
Basilica Palladiana - "Sentiero di notte in Provenza" di Vincent Van Gogh, 1890
. (Non si proteva fotografare...) - Mi sono pure comperato una maglietta veramente carina con questa raffigurazione.
Museo del gioiello: Cammeo napoletano, manifattura "Fratelli Capuano" fine '800. Corallo del Pacifico.


Vicenza  -  Bar Borsa  - Veramente raffinati: mi hanno pure raffreddato il bicchiere col ghiaccio prima di servirmi il Sauternes.

Vicenza, 15 maggio 2015
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PORTONE-CANCELLO
           
Portone- e portoncino-cancello

Progettati da me ed Anna e realizzati dopo sette mesi dal duo caprinese "Dolce & Gabbana" quasi fedelmente.
Siccome Elisa dice che sono dei cancelli, però fungono da portoni, allora chiamiamoli portoni-cancello.


Garda, 4 maggio 2015
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ARCHEOLOGIA
Ecco alcuni piccoli reperti che mi sono aggiudicato in un'asta belga:
   
Cavallino romano in bronzo I-II secolo d.C.  -   Eros romano in argento I-IV secolo d.C.

    
    
Idolo schematico. Siria V millennio a.C.  -  Idolo oculare. Mesopotamia III millennio a.C.  -  Idolo precicladico a forma di violino. Kusura (Anatolia) III mill. a.C.

E per non trascurare i venditori italiani...

Amuleto zoomorfo in pietra. Mesopotamia III millennio a.C.
Siccome ha un foro longitudinale di sospensione, l'ho trasformato in girocollo con una semplice funicella.


Garda, 27 aprile 2015

P.S. Per aggiudicarmi gli idoli oculare e precicladico ho docuto rilanciare assai per aggiudicarmeli: ma ne valeva la pena perché sono rari e significativi.
Garda, 28 aprile 2015
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ARTE  E  PAESAGGIO

Torri del Benaco, 19 aprile 2015. Porticciolo


Torri del Benaco, 19 aprile 2015 - Filosofo meditante...


Anna regge una statua lignea di San Cristoforo da me acquistata ma da lei scelta a Torri del Benaco
Dai mercatini dell'antiquariato non torniamo mai a mani vuote.
Torri del Benaco, 19 aprile 2015
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ENIGMA  D'AMORE
Lui è follemente innamorato di lei
Lei è follemente innamorata di lui
Ma non si amano
Così soffrono per non far soffrire.

Sant'Ambrogio di Valpolicella, 24 dicembre 2014
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SCULTURE
CAPITELLO        Verona, arco dei Gavi
Bussolengo. Capitello medievale utilizzato come base    -    Verona. Arco dei Gavi restaurato (finalmente sono riuscito a fotografarlo senza persone)

Valentino Giacomazzi, 30 ottobre 2014           Valentino Giacomazzi, 30 ottobre 2014
Sculture vive ?

Milano, Castello Sforzesco, Michelangelo, Pietà Rondanini
Milano - Castello Sforzesco - Michelangelo - Pietà Rondanini

A propostito della ricollocazione della Pietà Rondanini, ecco il fax che ho inviato tre giorni fa a Milano:

ASSESSORATO ALLA CULTURA - c.a. Ass. Filippo del Corno
DIREZIONE CENTRALE - c.a. Dr. Giulia Amato

DIREZIONE SETTORE SOPRINTENDENZA - Dr. Claudio Salsi
Piazza Duomo, 14 - 20122 MILANO
Caprino Veronese, 28 ottobre 2014
Oggetto: PIETA' RONDANINI
... mi permetto di presentarVi brevemente la mia proposta.
PREMESSA.
La Pietà Rondanini è stata scolpita da Michelangelo dal 1552 al 1564 e non completata.
Nel 1904 è stata comperata da Roberto Vimercati-Sanseverino il quale la collocò su di un'ara romana di epoca imperiale raffigurante i coniugi Marco Antonio e Giulia Filumena Asclepiade.
Nel 1952 è stata acquistata dal Comune di Milano e lasciata sullo stesso basamento. Per dare giusto rilievo all'opera, la Pietà è stata collocata in modo “protetto” in uno spazio cementizio in fondo al percorso museale attorniata da lastre grezze. Davanti ad essa è stata posta una grande didascalia a guisa di lapide lignea che copre la vista di parte della base. In definitiva, la Pietà è stata posta in una cappella funeraria.
CONSIDERAZIONI.
Fare della Pietà Rondanini il monumento sepolcrale di Michelangelo Buonarroti è lecito perché la scultura è drammatica e trasuda gli ultimi sofferti giorni di vita dell'artista.
L'ara romana è incongrua ed il suo utilizzo come base è anche una mancanza di rispetto verso i defunti effigiati.
PROPOSTA.
A mio avviso, la collocazione isolata della statua è corretta. Si può spostare però sempre in un ambiente severo con sfondo scuro per mettere in contrasto il colore bianco della stessa e facilitarne la percezione.
L'attuale base va assolutamente rimossa e sostituita con:
a) un basamento metallico a forma di gambo di bicchiere – come due parentesi )( - rivestito dello stesso materiale dello sfondo per non pasticciare la purezza della Pietà
b) in alternativa è possibile sostituire l'ara di sostegno come al punto a) ma utilizzando un materiale trasparente come vetro stratificato di sicurezza conformato per aderire perfettamente nella parte superiore alla base del gruppo marmoreo oppure un materiale plastico parimente trasparente del tipo polimetilmetacrilato o polietersulfone. - Ritengo preferibile la soluzione b) perché l'utilizzo di una base trasparente isola maggiormente l'opera e ne permette una visione pura.
La statua va mantenuta all'attuale altezza la quale ne permette un'adeguata visione rispettosa. A livello del terreno sarebbe svilita, a livello elevato predominerebbe il fondo e la statua sembrerebbe rimpicciolita.
La didascalia va rimossa ed incisa sul pavimento antistante senza aggiunta di colori.
...

NOTA. Vedremo come verrà realizzato il nuovo allestimento.

Affi, 31 ottobre 2014

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PICCOLO  CAPOLAVORO

BES
Amuleto del dio egizio Bes in terracotta smaltata alto 2,9 centimetri - XXVI dinastia.
Affi, 4 dicembre 2014
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TRE  MUSEI  DI  MILANO  (Collegamento)
Milano, 23 ottobre 2014
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VERONA  -  LE FONTANE DI CASTELVECCHIO

Verona - Castelvecchio
Verona - Castelvecchio su via Cavour

Le fontane poste da Carlo Scarpa negli anni '70 nel giardino di Castelvecchio provengono da strade o palazzi veronesi medievali. Eccole.

Verona - Castelvecchio
Verona - Giardino di Castelvecchio

Verona - Castelvecchio - Fontana
Verona - Castelvecchio - Fontana 01

Verona - Castelvecchio - Fontana
Verona - Castelvecchio - Fontana 02

Verona - Castelvecchio - Fontana
Verona - Castelvecchio - Fontana 03

Verona - Castelvecchio - Fontana
Verona - Castelvecchio - Fontana 04

Verona, 17 ottobre 2014
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TRENTO

Crocifissi
PSICOLOGIA DI UN COLLEZIONISTA  -  Al mercatino dell'antiquariato di Trento, prima ho acquistato un crocifisso alto 60 cm., poi quello da 100 cm. perchè era un affare ed in fine una statua alta 75 cm. di san Domenico (con il cane e la torcia) onde "equilibrare" la severità dei simboli religiosi...  (Acquisti effettuati da tre venditori diversi: mi piace far lavorare tutti quelli che meritano.)

Trento, 13 settembre 2014
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GALLETTO  VENEZIANO
Dopo l'artistica aquila dalla testa bianca di Istambul, ecco un più modesto ma ven colorato galletto muranese.
Galletto vetro Murano
Venezia, 19 luglio 2014  -  Galletto di manifattura muranese. Vetro. H. 7 cm.
Venezia, 19 luglio 2014
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ARTIGIANATO   TURCO

Istanbul - Aquila dalla testa bianca
Istanbul, 29 giugno 2014  -  Aquila dalla testa bianca, vetro, altezza 12 centimetri

Era troppo graziosa e ben fatta (degna di un artista muranese) per lasciarla ad Istanbul col rischio di rompersi o essere venduta a qualche crocierista degli States.
PS1. Mi hanno colpito, oltre l'armonia, l'aspetto non severo e la precisione degli occhi.
PS2. E' un pezzo unico del maestro vetraio turco: non aveva altre aquile.
PS3. Incoraggio sempre i bravi artisti.
PS4. Sarà un piccolo e semplice oggetto, ma ci vuole molto mestiere per realizzarlo (queste opere non sempre riescono come si vorrebbero perché il vetro non è come la tempera o la creta che si ritoccano a piacimento) e mi è piaciuto al primo sguardo.
PS5. L'ho comprata perché non costava troppo e l'ho lasciata a mia moglie perché è lei l'appassionata collezionista di opere in vetro.


Bussolengo, 4 luglio 2014
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CHIESE  MEDIEVALI  DI  BARDOLINO

Bardolino, chiesa di San Severo          Bardolino, chiesa di San Zeno
Bardolino  -  Chiesa di San Severo e chiesa di San Zeno

Tenendo presente ristrutturazioni e rifacimenti storici, la chiesa di San Severo è dell'VIII-IX secolo, mentre quella più piccola di San Zeno è del IX secolo. Gli affreschi sono alquanto rovinati, ma il seguente è abbastanza comprensibile.
Bardolino chiesa San Severo affreschi
Bardolino, chiesa di San Severo - Affresco del XII secolo raffigurante una scena tratta dall'Apocalisse di Giovanni

Bardolino, 18 maggio 2014
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SALVADOR  DALI'
Salvador Dalì è stato un artista che mi ha sempre divertito molto, eccone un esempio:
Halsman Dalì Teschio
"Salvador Dali In Voluptate Mors"
Foto scattata nel 1951 da Philippe Halsman a Salvador Dalì con un teschio formato da sette donne.
Milano, 28 marzo 2014
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CHERUBINO
Churubino Ortisei Dolfi
Cherubino in legno di acero dipinto. Altezza 16 cm. Ortisei, 1960 circa
Trento, 8 marzo 2014
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AMORI  IMPOSSIBILI
Cupido Santa Sebastiana Becucci
Santa Sebastiana ferita da Amore di Sandro Becucci (2008). Olio su tela  100x142 cm
E' conturbante accorgersi che una donna fantastica è innamorata di te.
Colà di Lazise, 7 febbraio 2014

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SCULTURE  LIGNEE
Al veronese Mineral Show c'era pochissima gente, anche perché novità non ce ne sono in termini di minerali e fossili e così, oltre ad un corallo pietrificato e qualche oggetto in selenite, mi sono consolato con due statue di ebano:

                 
           India, statua lignea induista, altezza 47 cm.             -              Gabon, statua lignea "L'arrampicata", altezza 73 cm.

All'uscita delle Mostra mi si avvicina una signorina sui 25 anni nè bella nè brutta ma non piacente. Mi chiede se ho visto il Mineral Show e se l'ingresso era gratuito. Le rispondo che costava sette euro. Allora mi chiede posso darle il mio biglietto (usato). Le rispondo che non sapevo dove lo avevo messo (ero anche pieno di pacchi con un braccio malconcio) e che era già stato letto dall'apposito rilevatore e quindi non era più utilizzabile. Se ne va. Mi viene in mente che c'era una sola cassa con una coda molto lenta, ma soprattutto che c'erano due cartelli in bella vista che diffidavano i visitatori dall'acquistare biglietti dai bagarini. Sicuramente la signorina "questuante" intendeva vendere il mio biglietto (e altri) sabato o domenica quando potrebbe esserci ressa infinocchiando gli sprovveduti (praticando magari uno sconto...).
COMMENTO. Questa signorina baldracca è peggio dei ladri perché fa soffrire la gente con l'inganno sorridendo e guardandola negli occhi ...

Verona, 29 novembre 2013

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GINEVRA  DE'  BENCI  di  LEONARDO  DA  VINCI

Ginevra de' Benci di Leonardo da Vinci
Ginevra de' Benci di Leonardo da Vinci, 1474  -  Olio e tempera su tavola, 38,8 x 36,7 centimetri  -  National Gallery of Art di Washington

Questo dipinto del 1474 circa è unanimemente attribuito al giovane Leonardo (nato il 15 aprile 1452). Io ho dei forti dubbi nel senso che Leonardo aveva l'abitudine di iniziare dei lavori e poi lasciarli completare altri (come la Vergine delle Rocce) oppure, lavorando nella bottega del Verrocchio, di lavorare in gruppo. Il ritratto di Givevra de' Benci è sicuramente leonardesco (testa larga, assenza di orpelli signorili, occhi semichiusi se con viso largo, "inespressiva" vena malinconica) nella parte sinistra del volto ma non nella destra perché l'cchio è più aperto e disassato con effetto di inaccettabile lieve strabismo. Infatti nei seguenti dipinti gli occhi sono perfettamente in asse (Leonardo non ha mai commesso errori simili):
                                       
      Dama con l'ermellino 1488                        La Belle Ferronière 1490                               Monna Lisa dopo 1503       
Ma il culmine della cantonata sta nel naso che è storto. E ciò è dovuto a due errori:
1) è asimmetrico rispetto al volto e disassato rispetto alla protuberanza occipitale esterna del cranio
2) c'è una pennellata maldestra di colore chiaro sullo spigolo apicale del naso che lo storce verso sinistra di chi guarda


CONCLUSIONE. Considerato che Ginevra de' Benci non era né strabica ne rinodeformata e che Leonardo da Vinci non era (seppur ventiduenne) un dilettante (sin da bambino eccelleva nel disegno), allora il dipinto è di Leonardo e di altro suo collaboratore verrocchiano (forse il Verrocchio stesso nell'intento di aiutare il discepolo [Leonardo non protestò per l'intervento {pennellata} errato del maestro per una questione di rispetto e timore riverenziale]).
 

P.S. Ginevra de' Benci assomiglia stilisticamente assai alla giovane donna del Verrocchio nella cui bottega Leonardo lavorò e studiò in età giovanile per diversi anni.

Andrea del Verrocchio Busto giovane donna 1465
Andrea del Verrocchio  -  Busto di giovane donna 1465  -  Marmo, 53 centimetri  -  Frick Collection, New York

Affi, 26 ottobre 2013
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GUSTAV  KLIMT  INCORNICIATO
Pembauer
Joseph Pembauer di Gustav Klimt
Bardolino, 21 settembre 2013
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DUE  RITRATTI

Oggi mi sono giunti contemporaneamente due quadri, uno dalla Francia ed una dalla Cina. Sono molto diversi e forse poco interessanti, ma per me hanno un grande significato. Quello di San Bernardo da Corleone rappresenta, come spiegai il 15 luglio scorso, il Fra' Cristoforo dei Promessi Sposi manzoniani, mentre il secondo rappresenta Joseph Pembauer ed è il capolavoro ritrattistico di Gustav Klimt (quelli di donne per le quali è famoso sono di gran lunga inferiori).


San Bernardo da Corleone di pittore di scuola sacra siciliana della fine '600  - Olio su tela, cm 20x30


Ritratto di Joseph Pembauer - copia ad olio su tela di cm. 56x70 - dipinto da Gustav Klimt nel 1890 il cui originale si trova nel Ferdinandeum di Innsbruck

P.S. Non sopporto le copie di qualsiasi genere, ma questa è realistica, dipinta ad olio e fatta proprio bene. La terrò in vista finché non mi sarò saziato.

Bardolino, 6 settembre 2013
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ARTE  E  INDUISMO

Statua rappresentante Shiva e Parvati  -  India, metà XX secolo
Legno massello di palissandro ebanizzato. Altezza 62 cm.
Mantova, 16 giugno 2013
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PIETRO  BEMBO
Alla mostra su Pietro Bembo di Padova, sono state raccolte opere a lui appartenute ed ormai disperse in tutto il mondo. Non si può dire che avesse gusti mediocri, basti pensare ad un busto di Caracalla del III secolo ora esposto nel Museo archeologico di Napoli.

Caracalla


         
PIETRO BEMBO: busto funerario opera di Cattaneo Danese del 1947 e quadro opera di Lucas Cranach il giovane del 1532


Anna davanti a lastra cinquecentesca per cucina papale

Padova, 5 maggio 2013
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CONTRATTO  BERBERO

Contratto berbero in fronte e retro su legno di palma vidimato con timbro (centro-basso seconda immagine) da autorità francese in Algeria.
Fine XIX secolo. Centimetri 22x10.
Affi, 5 febbraio 2013
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DEE  MADRI  E  VENERI  STEATOPIGIE
Molti archeologi, quando rinvengono una statuetta di donna grassa, parlano di dea madre. Altri, recentemente, parlano di veneri steatopigie.
A mio avviso sono esistite soltanto le veneri steatopigie o "anoressiche". Le donne grasse erano e sono simbolo di ricchezza, fertilità e sessualità: sono perciò desiderabili.
Nel Veneto si diceva: "Te sì belo graso" e non "Te sì belo magro" perché il magro è un "Magnamal".
Nella preistoria venivano modellate, detenute ed offerte statuette di donne prosperose, non per adorarle religiosamente ma per possederle come simbolo di piacere e di prestigio (avere la moglie grassa significa essere ricchi e potenti).
Quindi le due statuette di donne rubiconde da me fotografate il 27 del mese scorso a Cagliari, rappresentano veneri (belle donne) e non dee.
P.S. Non riporto fotografie per non appesantire ulteriormente l'accesso al sito.

Bussolengo, 4 febbraio 2013
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ARCHEOLOGIA  SARDA
Il bronzetto di guerriero con due scudi proveniente da Teti (Nuoro), che ho fotografato il 27 gennaio 2013 nel museo archeologico di Cagliari, è decisamente bello e interessante (sembra un marziano) tant'è che Trentini e Bavaresi se l'erano fatto prestare due anni fa per la mostra "Le grandi vie delle civiltà".

Bussolengo, 4 febbraio 2013
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BILANCIAMENTO  ARCHEO-SESSUALE
Poiché il British Museum non espone statuette itifalliche, ma di finocchietti, bisogna ristabilire l'equilibrio (moderato):

 
(1)                                                                                            (2)                                                                                           (3)                                                                      (4)
(1) Statuetta in terracotta di ermafrodito. III a.C. Metaponto
(2) Statuetta in lamina di bronzo di guerriero. X-IX secolo a.C. Etruria settentrionale.
(3) Statuetta in terracotta di pastore itifallico trasportante agnello sulle spalle. V secolo a.C. Grecia
(4) Amuleto in bronzo "femmineo". II secolo a.C. Anatolia.


Affi, 21 dicembre 2012
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IDOLO  IRANIANO

Idolo femminile iraniano - III/II millenio a.C. - Rame arsenicato - Altezza 8 centimetri
Affi, 12 dicembre 2012
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VENERE  STEATOPIGIA
Finalmente una statuetta neolitica di venere steatopigia, non come le tre vendute da Christie's a Londra il 26 aprile 2012 dichiarate essere dell'età del ferro e delle quali ho relazionato il 25 agosto 2012 (vedere sotto). Quelle di Christie's sono sicuramente bellissime, ma la datazione non mi convince.

TEL  HALAF  FERTILITY  FIGURE
Mesopotamia, ca. 5000 BC. Rarer early figures. H 2.1".
Fragmentary: usual repair and
small chip to top of head.
N.B. Queste "veneri" hanno la testa appena abbozzata.
Garda, 8 novembre 2012

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VENERI  STEATOPIGIE
Le statuette in terracotta di donne grasse soltanto nei glutei e nelle cosce (steatopigia: dal greco "stear" grasso e "pyge" deretano) erano abbastanza diffuse in epoca neolitica e Christie's lo scorso 26 aprile a Londra ne ha messe tre all'asta vendendole a prezzi abbastanza elevati:

                                       
Amlash, I millennio a.C., 1750 sterline             -             Siria, V millennio a.C., 2750 sterline             -             Amlash, I millennio a.C., 4750 sterline

Non ho partecipato all'asta perché le due statuette dell'Amlash iraniano attribuite al I millennio a.C. mi sembrano di epoca troppo tarda (siamo già nell'età del ferro) e quindi esse o sono false o la datazione non è corretta.
Queste statuette sono alte poco più di dieci centimetri e vengono definite "veneri steatopigie" perché rappresentavano la bellezza femminile (anche se avevano scopi religiosi).

Anche in ispiaggia in questo periodo vi sono donne steatopigie in bella vista, ma non le definirei veneri ...


Valbonne (France), 25 agosto 2012
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PALEONTOLOGIA  ARCHEOLOGICA
STEGODONTE
Tre statuette in avorio fossile di stegodonte - Indonesia - Altezza da 7 a 9 centimetri.
Ho coniato il termine paleontologia archeologica con riferimento ai fossili animali (paleontologia) ed all'arte preistorica (archeologia).
Caprino Veronese, 13 maggio 2012
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ARTE  E  RELIGIONE
Durante una conferenza universitaria uno studente chiede se le opere scultoree e le raffigurazioni preistoriche possono essere considerate le prime opere d'arte. Risposta negativa, perché hanno intento propiziatorio, religioso o strumentale.
COMMENTO. Ma allora, i dipinti di carattere religioso (Giotto, Leonardo, … Dalì) non sono opere d'arte ?
Verona, 17 ottobre 2011
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CINESERIE ovvero TRUFFE CON DESTREZZA
Dopo i sigilli bronzei malamente contraffatti (antichizzati con vernice verde...) dei quali ho già parlato e che si trovano nella rubrica dedicata all'arte nel sito www.azionisti.eu, ecco un (modernissimo) Pettorale in giada, riferibile epoca Han (206 a.C-220 d.C.) composto da nove pezzi, cm 23” messo in vendita in marzo da una famosa casa d'aste genovese con tanto di adesivo sul retro con la scritta “Made in China”...

Pettorale pseudoarcheologico.

Anche nell'informatica i cinesi hanno raggiungo un livello di contraffazione eccezionale. Ecco una pen drive USB 2 da ben 256 GB venduta su eBay a 16 euro.

Pseudo PenDrive
Questa pennetta ha la caratteristica di scrivere i files nelle directories senza però archiviarli ...

Il seguente invece è un sistema d'allarme GSM venduto su eBay dove però manca sia la fotocamera sia il rilevatore di movimento (previsti dalla descrizione). C'è solo la SIM CARD che riceve ed invia messaggi (a pagamento)…

Pseudo GSM Alarm con LED infrarossi...

COMMENTO. I vecchi pataccari Napoletani impallidiscono di fronte alla destrezza di questi Cinesi.

Caprino Veronese, 23 maggio 2011
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VILLA  BALLADORO  A  POVEGLIANO
         
Anna e Valentino nei locali di villa Balladoro a Povegliano Veronese.
La maniglia bronzea fotografata accanto a me sul portoncino di destra è una "testa da portone".
Povegliano, 5 giugno 2011

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ARTE DEL CORALLO


Capezzale, crocifisso e presepio. Arte del corallo. Manifattura trapanese del XVIII secolo.
Trapani. Museo Agostino Pepoli.
Trapani, 28 marzo 2011
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ARCHEOLOGIA
                     
                 (1)                                                                                (2)                                                        (3)
1) Cono funerario spezzato. Argilla. Diametro base 8 centimetri, altezza 12 centimetri. Egitto XVIII dinastia.
2) Statua lignea: Thot con Amset. Altezza 33 centimetri. Egitto XXV dinastia.
3) Amuleto: due dita di steatite. Altezza 6 centimetri. Egitto XXX dinastia.
Verona, 21 febbraio 2011
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ARCHEOLOGIA


Fibula visigota maschile. Bronzo cesellato e piccola decorazione con pasta vitrea sull'ardiglione. Settimania VI-VII secolo. Lunghezza 5 cm.


Fibula visigota femminile. Bronzo cesellato e decorazione con pasta vitrea blu iscurito. Settimania VI-VII secolo. Diametro 2,5 cm.

Bussolengo, 27 dicembre 2010

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ARCHEOLOGIA


Spillone fenicio per capelli. Oro e pasta di vetro. Tyr (Lebanon) 300 a. C. Lunghezza 7,8 centimetri.


Medaglione romano in avorio: ritratto di donna. Baalbeck (Lebanon) 100 a. C. Diametro 6 centimetri.

Bussolengo, 27 dicembre 2010

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PREZZO  QUADRO  DI  PICASSO

A New York, il 4 maggio 2010, è stato venduto in un'asta da Christie's il quadro di Pablo Picasso “Nudo, foglie verdi e busto [Marie-Therese Walter sdraiata e busto dello stesso Pablo Picasso]”, olio su tela, 162x139 cm., dipinto l'8 marzo 1932, al prezzo di US$ 106.482.500 (diritti d'asta compresi).


"Nudo, foglie verdi e busto". 1932

P. S. Soldi buttati via.

Sommacampagna, 9 maggio 2010

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QUADRI E VAPORI

Sembra ovvio che i quadri non devono essere appesi sopra la vasca da bagno o sopra i fornelli, ma non è sempre così:


                    

Forse l'architetto proprietario è un millantato seguace di Gabriele D'Annunzio pur non possedendo il Vittoriale ma un semplice casale in Toscana.

Sanremo, 22 aprile 2010

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PADOVA

L'arciconfraternita di Sant'Antonio da Padova si riunisce nella sala priorale dove si possono ammirare affreschi come i seguenti:


Padova_Sala_Priore

Da destra a sinistra:

Il Miracolo del Neonato (1510-11 di Tiziano Vecellio)

Sant’Antonio fa trovare il cuore dell’usuraio nel forziere (1511-12 c..di Francesco Vecellio)

Miracolo della mula di Girolamo Tessari (1515 c.)


P.S. Il soffitto a cassettoni policromi e dorati è opera di G. Cavalieri e D. Bottazzo (1506-1510).

Padova, 9 febbraio 2010


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INCA: Origine e misteri delle civiltà dell'oro.
Mostra a Brescia dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno 2010

Oggi, domenica 27 dicembre 2009, ho visitato nel museo di San Giulia di Brescia la mostra sulla civiltà “Inca: origine e misteri delle civiltà dell'oro”. I reperti sono quasi tutti peruviani e sono precedenti all'epoca incaica (XIII-XVI secolo) riferendosi a culture Nasca, Moche, Vicus, Sican e Chimu. Sono oggetti dalle elaborazioni abbastanza semplici (non dimentichiamo che queste popolazioni non conoscevano la ruota e nemmeno la scrittura se non rudimentale) e riguardano più l'archeologia che l'arte. Gli oggetti d'oro assomigliano a quelli celtici della antica età del bronzo.


SignoreDisican

"Corredo" del signore di Sican (ornamenti in oro su busto recente di impasto grigio).


Migliori sono le ceramiche.

BottigliaMoche

Bottiglia Moche in terracotta dipinta e smaltata.


Se adeguatamente preparata la visita alla mostra ha un interessante valore storicistico. Comunque rappresenta un'occasione per vedere riuniti in Italia cimeli che sono conservati in vari musei sudamericani.
C'è ancora moltissimo da studiare sulle civiltà precolombiane che meritano adeguate ricerche affinchè vengano ricostruiti millenni di storia americana.

P. S. La mostra con gli INCA c'entra ben poco: i reperti d'oro presenti sono quasi totalmente preincaici perché quelli esistenti nei templi furono depredati dai conquistadores nel XVI secolo e subito fusi per farne dobloni.
P. S. I manufatti d' “oro” non sono prodotti con oro zecchino ma con lamine sottili di leghe d'oro, rame ed argento.
P. S. E' posta spregevolmente in bella mostra una mummia rannicchiata che interessa soltanto i maschietti.
P. S. Interessante e curiosa è la collegata pinacoteca con numerosi quadri di stile novohispano dove sono raffigurati miscugli razziali di bianchi, amerindi, negri, indiani, meticci, ecc. che “dimostrano” l'integrazione fra Americani e Spagnoli. Il curatore della mostra evidenzia che nonostante gli Spagnoli abbiano compiuto orrende stragi di nativi vi è stata l'integrazione dei popoli (non come gli Inglesi che hanno rinchiuso gli indigeni in riserve). A mio avviso l'integrazione non è stata culturale ma soltanto “fisica” perchè la cultura precolombiana è stata distrutta e soppiantata da quella spagnola imposta con la violenza.


Brescia, 27 dicembre 2009

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ASTA DIPINTI

Oggi 16 dicembre 2009 da Rubinacci a Genova è stato battuto all'asta (lotto 887) il seguente quadro di Luigi Russolo (1885-1947). "Vecchi castagni al convivio". Olio su tavola, cm. 60X68,5.

Russolo_Castagni

E' stato aggiudicato a 122000 euro più il 23% di diritti d'asta per un totale di 150060 euro. Mi limito ad una semplice considerazione: gli alberi raffigurati sono castagni od ulivi ?

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Hanno realizzato "soltanto" complessivamente (i due lotti sono stati unificati) 100000 euro più il 23% di diritti d'asta per un totale di 123000 euro i seguenti cinque dipinti.

LOTTO 716: Scuola veneto-cretese del sec. XV. Predella fondo oro con "Cristo benedicente al centro, Maria a sinistra e Santo a destra", cm. 34x81. La struttura lignea è dorata e policroma, ed è in buono stato di conservazione. Opera di cultura pittorica veneta; ricorda nei modi e nei volti le opere di Paolo veneziano.

Predella716

LOTTO 717: Scuola veneto-cretese del sec. XV. Predella fondo oro composta da un dittico con "Dio benedicente seduto sul trono e Maria" e tre tavole con "Evangelisti". Dittico cm. 44,5x63, le tre tavole cm. 43x28,5, cm. 43x29 e cm. 43x28. Piccole rotture e mancanze sia sulla superficie pittorica che sulla struttura lignea.

Predella717

Se avessi avuto soldi (ma non oltre qualche migliaio di euro) avrei comperato volentieri i cinque quadri “bizantini” del '400, non certo il quadro di Russolo nemmeno per qualche decina di euro, anche se ho il sospetto che le predelle provengano da chiese ortodosse di Cipro o Creta e dintorni.

Genova, 16 dicembre 2009

P.S. Le due predelle protrebbero essere state dipinte da monaci artigiani.
P.S. Più congruo mi sembra la quotazione raggiunta (euro 90000 più spese) dal lotto 878:
Giorgio De Chirico (Volos (Grecia ) 1888 - Roma 1978). "Ritratto di Isabella Far [moglie di De Chirico]". Olio su tela, cm. 35x27.

 DeChirico878

Genova, 16 dicembre 2009

P. S. Incredibilmente oggi ho visto sul sito www.rubinacci.it che i lotti 716 e 717, battuti su offerta cumulativa scritta ad euro 100.000, risultano invenduti. Eppure io ero presente all'aggiudicazione... !

P. S. Il lotto 174 - quattro rarissimi piccoli postincunabuli - è stato aggiudicato ad euro 1600 pur avendo una stima di euro 300/400. Sospetto che fosse presente in sala un compratore che voleva comperarli a prezzo stracciato ... ma non gli è andata liscia perchè lo so io ... Fantafinanza: il destinatario dell'acquisto poteva essere una persona d'accordo con il cosiddetto "esperto" ...

Verona, 18 dicembre 2009

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BAMIYAN - AFGHANISTAN

Nel 2001 i Talebani hanno distrutto a cannonate i Buddha di Bamiyan: due enormi statue scavate nella roccia antiche di oltre quindici secoli delle quali una alta 53 metri. Impiegarono qualche mese.
Questo sacrilegio artistico è avvenuto nell'indifferenza politica mondiale. Mi domando: “Se le statue... ?”.
L'UNESCO si è impegnata a ricostruirle.

.BuddhaBamiyan

Bamiyan, una statua del Buddha: com'era prima della distruzione.

Bardolino, 13 ottobre 2009

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PRAGA, CAPITALE DELL'ARCHITETTURA

Così titola Televideo-RAI a pagina 804/4/5/6. E' vero, ma dietro le facciate non c'è nulla, ad esempio nel Museo Mucha (Muchovo muzeum) ci sono soltanto un paio di poster. Nella ex Cecoslovacchia tutte le opere d'arte le hanno “portate via i Tedeschi” o le hanno "imboscate" e vendute all'estero (così mi ha riferito un antiquario).


Bardolino, 13 ottobre 2009

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DUOMO DI VERONA

VeronaCappellaDuomo  ArteVeronaRitrattoMaffei  VeronaMuseoCappelaMaffei

Val sempre la pena fare una visita al Museo capitolare e al Duomo di Verona (magari assistendo ad un concerto per organo, violino e canto). La biblioteca è consigliata soltanto per coloro i quali hanno il permesso speciale di consultare i manoscritti.

Verona, 26 settembre 2009

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BUSSOLENGO – LEONE PANZUTO

Nella rotatoria di via Gardesana a Bussolengo, sulla Verona-Lazise, troneggia un bronzeo leone alato opera della bussolenghese Licia Massella scultrice ed insegnante di scuola media. Da tener presente che il simbolo di Bussolengo è l'aquila coronata su bosso e non il leone alato di San Marco il quale sta ad indicare soltanto il legame culturale (e politico) con la Serenissima.

Dal punto di vista artistico la statua - trattandosi di un leone panzuto un po' deforme.- mi sembra più adatta ad un carro allegorico carnascialesco piuttosto che all'emblema di Bussolengo.

I leghisti lasciano alquanto a desiderare nel settore artistico e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dovrebbe intervenire per rimuovere tale oscenità e trovarle una collocazione più adeguata ...


Graz, 30 luglio 2009

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BUDAPEST

La Piazza degli Eroi (Hősök tere) è la maggiore di Budapest. Il monumento del Millenario fu costruito nel 1896 per l’anniversario dell'unità nazionale. Qui si possono ammirare le statue dei sette capi tribú della conquista della Patria e quelle dei re e degli eroi piú importanti della storia magiara. Le sette statue di bronzo che circondano la colonna centrale - alta 36 metri sulla quale si erge la statua dell'Arcangelo Gabriele - rappresentano i patriarchi a cavallo in grandezza più grande del naturale: sono armati, hanno baffi fluenti ed incedono con impressionante fierezza. Si prova una grande emozione sentirsi al cospetto di questi silenziosi eroi che sembrano vivi nello sguardo e nell'atteggiamento. 

Sanremo, 13 maggio 2009

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PREZZO DEI CONCERTI

Giovedì 26 febbraio 2009 al teatro del Casinò di Sanremo l'orchestra sinfonica cittadina diretta da Lior Shambadal ha suonato, in memoria del maestro Carlo Farina, musiche di Grieg (La morte di Aase dal Peer Gynt), Tchaikovsy (Concerto per violino ed orchestra op. 35 violinista Alexandre Da Costa) e Beethoven (Sinfonia n. 3). Finalmente un'esecuzione impegnativa ed una scelta di brani accattivante (non come qualche anno fa quanto ad un concerto con opere di Luciano Berio c'erano più orchestrali che ascoltatori-spettatori). Peccato che il prezzo sia aumentato senza preavviso da 10 a 15 Euro senza riduzione per gli ultra 65enni. I maligni hanno pensato che fosse dovuto alla tipologia di spettatori che sono sempre regolarmente anziani: non esistono giovani appassionati di musica classica ! La dimostrazione si è avuta la domenica successiva quando nell'ampio vestibolo del palazzo Borea d'Olmo di corso Matteotti sono stati eseguiti gratuitamente principalmente brani di Mozart e Mercadante: non vi era un giovane che fosse uno !

Sanremo, 2 marzo 2009


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NICOLAUS COPERNICUS

E' stato venduto il 7 dicembre 2008 su www.eBay.com (oggetto numero 260312635259) da un venditore italiano (registrato a Milano ma è di Verona con pseudonimo bibliopathos(4)), il libro "De Revolutionibus orbium coelestium" del 1543 a US$ 35.100
Questo libro non è descritto (scheda da fare ...), non sono nemmeno indicate le pagine, c'è solo la data del 1566 (diversa da quella del frontespizio che è del 1543). Ho scritto al venditore per chiarire l'incongruenza, ma questi non mi ha risposto...
Se fosse l'edizione originale del 1543 varrebbe US$ 2.000.000 (vedere Christie's) e allora ? Non si possono trarre conclusioni perchè trattavasi di asta "privata" e quindi erano sconosciuti gli offerenti.

Sanremo, 8 dicembre 2008

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