FORLI': COLLEZIONI DEL NOVECENTO E MOSTRA SUL LIBERTY ITALIANO
A Forlì, nel palazzo Romagnoli, c'è un'interessante esposizione di
opere di artisti italiani del '900. Cominciamo con la collezione
Verzocchi. Giuseppe Verzocchi (Forlì 1887
- Milano 1970) è stato un industriale italiano arricchitosi con la
produzione di mattoni refrattari. Essendo sensibile alla comunicazione
artistica industriale, organizzò varie mostre e nel 1949 acquistò
numerose opere sul tema del lavoro per un concorso che fu vinto da
Giorgio De Chirico in base ad un referendum dei visitatori della
mostra. Verzocchi (megalomane) pretese che in tutti i quadri fosse
raffigurato un mattone con il simbolo V & D (Verzocchi & De
Romano). Nel 1961 donò la collezione al comune di Forlì. Verzocchi
racconta che considerava molto l'arte e la cultura ma non aveva potuto
studiare perché la sua famiglia non ne aveva le possibilità. Questa
versione autobiografica non è sincera perché il Verzocchi - di
famiglia borghese - si diplomò e, dopo qualche anno, in società con il
conte Ottavio Vittorio De Romano fondò la Verzocchi e De Romano con la
quale si arricchì. Giuseppe Verzocchi, non essendosi laureato, deve
aver avuto un complesso di inferiorità nei confronti dei patrizi
forlivesi molto istruiti ed amanti dell'arte; infatti, visitando la
mostra sul Liberty italiano del '900 della quale parlerò
successivamente, mi sono accorto che i visitatori erano prevalentemente
benestanti locali: dai commenti e dall'abbigliamento si capiva che
erano istruiti e che nelle proprie case possedevano un arredamento
almeno parzialmente in stile Liberty. Girando per Forlì ci si avvede
che è una piccola svizzera: strade larghe con edifici bassi, nessun
quartiere degradato, non ci sono extracomunitari o rumeni o Kebab o
McDonald's. E' un ambiente ricco e chiuso. I potenti si distinguono per
ricchezza e cultura: se non sei istruito sei tagliato fuori: Verzocchi
la cultura la comperava... però ha il merito di non aver sperperato i
soldi che guadagnava con gli operai acquistando panfili o gioielli ma
quadri d'autore...
Forlì, piazza Aurelio Saffi - Municipio
a) Agenzia della Cassa dei Risparmi di Forlì (notare il plurale)
b) Duomo: cappella della Madonna del Fuoco dove è conservata una
xilografia della Madonna con Bambino scampata
miracolosamente.all'incendio che nella notte fra il 4 ed il 5 febbraio
1428 bruciò la scuola di Mastro Lombardino. Da notare l'addobbo con
numerosi garofani rossi che simula l'incendio del 1428.
c) Palazzo dove gli Ordelaffi ospitarono Dante Alighieri e gli Albicini Giosuè Carducci.
COLLEZIONE VERZOCCHII
Concorso IL LAVORO 1950
Antonio Donghi, "Carico di fascine" 1950
Fortunato Depero, "Telaio e tornio" 1949
Giorgio de Chirico, "Forgia di Vulcano" 1949
Questo quadro si classificò primo nel referendum indetto per il concorso
Giovanni Brancaccio, Pescatori di fondo 1949
Fra i tanti della collezione sul tema "Il lavoro", riporto questo per la sgraziatezza del posizionamento del collo...
Luciano Gaspari, "Merlettaia di Burano" 1949 Anna ha voluto essere fotografata accanto a questo quadro in qualità di ricamatrice
Renato Guttuso, "Bracciante Siciliano", 1949
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Simpatica lettera acquarellata di Anselmo Bucci a Giuseppe Verzocchi
per conferma partecipazione al rinfresco del 3 settembre 1949
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ADOLFO WILDT (Milano 1968 - Milano 1931) Collezione Paulucci Raniero Paulucci di Calboli donò alla città di Forlì un importante corpus di opere di Adolfo Wildt
AdolfoWildt, "Maschera del dolore o Autoritratto", marmo, 1906
Adolfo Wildt, "Santa Lucia", marmo, 1926
Adolfo Wildt, "Lux", bronzo, onice, oro e legno, 1920
Adolfo Wildt, "La Protezione dei Bambini", marmo e legno, 1918
Adolfo Wildt, "L'albero della vita", 1921
Adolfo Wildt, "San Francesco", marmo, 1926
Adolfo Wildt, testa in marmo dell'eroe della 1° Guerra mondiale "Fulcieri Paulucci De Calboli", 1919
Anche per la maestosità, è l'opera di Wildt fra le presenti che mi ha impressionato maggiormente
Fulcieri, sebbene morto dolorosamente, viene rappresentato stoicamente.
Forlì, 8 febbraio 2014
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FORLI' - MUSEI SAN DOMENICO - MOSTRA SUL LIBERTY ITALIANO
Sabato scorso a Forlì c'era anche la mostra sul Liberty italiano presso
il complesso museale San Domenico dal titolo "NOVECENTO. ARTE E VITA IN
ITALIA TRA LE DUE GUERRE". Mi sono recato a Forlì proprio per questa
mostra visto che non esiste un museo specifico che raccolga numerose
opere italiane di questo stile. Era un'occasione da non perdere, e non
mi ha deluso anche se la produzione del Liberty è vastissima e
probabilmente molti hanno in casa almeno un oggetto in stile floreale come lo specchio qui sotto:
Specchio Liberty in bronzo fine '800
Forlì, 8 febbraio 2014 - Musei San Domenico - Mostra sul Liberty italiano
Liberty italiano a Forlì - Disegno per mattonella in china e acquarello di Alberto Pasquinelli raffigurante una fritillaria in fiore. 1900
(Questo fiore l'ho fotografato per dipingerlo su di una maglietta)
Liberty italiano a Forlì - Cuscino
Liberty italiano a Forlì - Salotto
Liberty italiano a Forlì - Adolfo Wildt: L'anima e la sua veste 1916
Liberty italiano a Forlì - Sullo sfonto il trittico di Giorgio Kienerk "L'enigma umano"
N.B. Nelle sale della mostra non si poteva fotografare per la
presenza di opere di proprietà privata, però ho ardito per certi
capolavori dei quali volevo una testimonianza personale.